giovedì 8 ottobre 2009

La "Quercia della Memoria"!


L’autunno si sa porta con sé feste e sagre popolari, che celebrano i frutti di questa calda e confortante stagione. E domenica scorsa sono stata ad una gita fuori porta, beh gita non è il termine giusto ma diciamo che va bene così, dato che le cose fatte con passione e con piacere si trasformano poi come una vacanza! Dicevo domenica scorsa ho partecipato alla manifestazione “Paesaggi & Passaggi”che si è svolta presso la “Quercia della Memoria” un agriturismo bioecologico situato a Contrada Vallato – San Ginesio (MC) in un piccolo borgo di case fatte tutte con la pietra e il legno, all’interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Abitanti rimasti: undici!!! – l’ho scoperto dopo aver parlato con due anziani. Quando sono arrivata alle 9.00 circa della mattina, la giornata era stupenda, un grande sole brillava su tutto il panorama e l’aria era pulita e fresca. Appena scesa dalla macchina mi si presenta davanti un casolare di pietra e un orto tutto ben curato con una staccionata fatta di canne di bambù, cartellini in legno con scritte colorate e disegnini molto carini riportanti il nome dell’ortaggio o del frutto che gli era accanto, un’amaca appesa, dei gattini e un cane che giravano lì intorno, dei spaventapasseri e tanti cartelloni con la scritta del WWF. Mi avvicino e comincio a vedere tantissime zucche colorate e dalle forme più disparate, mazzi di erbe aromatiche appesi a testa in giù, pannocchie di mais ovunque e casette per la nidificazione di api, calabroni, pipistrelli, altri insetti e uccellini vari. Entro piano piano salutando chi mi passa accanto e mentro mi avvicino alla sala da pranzo intravedo una zona da rimanere con il fiato sospeso! Un lavandino di pietra come quelli di una volta! Rubinetto in rame e sotto una tendina colorata scorrevole per coprire le cose che non si vogliono far vedere, una finestrina dove un raggio di sole filtrava prepotentemente rischiarando le foglie di una pianta e portando un po’ di calore, mensole con sopra tanti boccali e bicchieri di vetro, pentole in rame e terracotta. Insomma mi è sembrato di entrare in una cucina fiabesca! Ma tutta la struttura mi è sembrata incantevole e non avrei mai pensato che ancora potessero esistere certe cose! Il tempo mi si è fermato per un attimo come se volesse tornare indietro di 50 anni, al tempo in cui ancora vivevano i contadini e si mangiavano cose buone!



La Quercia della Memoria oltre ad avere un fascino tutto particolare è anche una fattoria didattica riconosciuta dalla Regione Marche con spazi dedicati alla manualità, al gioco, all’espressività e laboratori didattici all’aperto.


In convenzione con il WWF Italia gestisce il CREDIA (Centro di Educazione Ambientale inserito nel sistema INFEA della Regione). La referente è Federica di Luca con l’aiuto della dolcissima mamma Carla e suo marito Franco, che hanno curato nei minimi dettagli ogni stanza rispettando la natura e la biodiversità con materiali tutti ecologici. La cucina propone prodotti della stagione ed ha il profumo della montagna basandosi su un’attenta ricerca della cultura pastorale e contadina dei Sibillini. Una manifestazione quella di domenica dedicata agli orti, orti antichi, orti sociali e orti della biodiversità. Una passeggiata narrativa tra gli orti in compagnia degli anziani del luogo (rimasti in pochi!) per tramandare i loro vissuti e i loro saperi ai giovani di oggi. Un ponte di memorie tra passato e presente. Il tutto guarnito da un pranzo rurale preparato con i prodotti biologici dell'orto, curato dal creativo chef Renato Matteo, dal sapiente Eduardo Lo Giudice dell'Orto Antico, dalle pazientose Paola e Natalìa, (non so quanta verdura hanno pulito!) e dalla brava Federica addetta all’orto e da tanti altri volontari che ora non ricordo il nome.

Abbiamo cucinato per circa 150 persone tra cui 50 erano bambini e il menu era composto da: riso semi integrale con zucca, pancetta, trito di erbe aromatiche, e olio di clementine, panzanella, insalata di fagioli cenerini dei sibillini con trito di verdure (carote sedano cipolla), patate arrosto con olive nere e pezzi di salsiccia, zuppa di ceci con verdure (carote-sedano-cipolla-aglio-pepe-sale-olio-salvia) per insaporire, formaggio pecorino, frittelle alle tre verdure (peperoni, melanzane e zucchine) fatta con pastella semplice e come dolce spicchi di mela cotta al forno con copertura di nocciole tritate, un pizzico di cannella in polvere e un biscottino racchiuso il tutto in un bicchiere e per finire caffè d’orzo!




Un grazie particolare va alla Signora Carla (mamma della titolare) per la gentilezza e la disponibilità che ci ha dimostrato spiengandoci i vari posti degli utensili, piatti, recipienti, vassoi e pentole per cucinare e a Federica Di Luca per aver avuto il coraggio di iniziare questo ambizioso e bellissimo progetto a cui auguro di poterlo portare avanti con enorme successo e a tutti coloro che ci hanno aiutato per aver vissuto una giornata istruttiva e molto divertente!
P.S: si può anche restare a dormire dato che l’agriturismo è fornito di camere, poche ma buone!
PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI:
Agriturismo Bioecologico “La Quercia della Memoria”Contrada Vallato – San Ginesio (MC)
Tel.  0733/694431  0733/694431 – cell.  348/4768272  348/4768272
e-mail: fdiluca@interfree.it - www.querciadellamemoria.it


TO BE CONTINUED...

Nei loro terreni cercano di recuperare semi di cereali e legumi di varietà antiche o in via di estinzione come il grano duro senatore cappelli, farro di cocco, orzo nudo, kamut, mais otto file, cece nero di Altamura, promuovendo il processo di “conservazione ecoregionale”, vengono prodotte e vendute erbe officinali sotto forma di tisane, tinture, oli essenziali, oli aromatici.
Nell'azienda ci sono tre asini e una cinquantina di animali da cortile, come il pollo “razza Ancona”, utilizzati nelle varie attività della fattoria didattica che sono molteplici partendo dagli itinerari naturalistici da compiere con gli asini, all'istituzione di laboratori didattici come quello delle erbe officinali, arboreo dei frutti dimenticati, orto biologico, percorso sensoriale, delle piante officinali. L'azienda possiede anche una ludoteca e una biblioteca specializzata con testi sull'agricoltura biologica e il riconoscimento delle piante.
...e per finire c’è la stanza del telaio dove è stato recuperato un antico telaio del '900, originario dei Sibillini assieme a strumenti della lavorazione della lana, del lino e della canapa, e domenica 15 novembre si svolgerà un evento legato all’arte della filatura e tessitura dal nome “La sapienza delle mani” e la stanza del mulino da cui prende il nome il borgo di Vallato in quanto una volta c’era un mulino ora scomparso. Una stanza dove sono state recuperate delle macine a pietra per produrre profumate farine, trasformate in pane, pasta.

“Vogliamo proporre al visitatore un nuovo modo di abitare il tempo della memoria, alleggerita dalla retorica del ricordo e dall’imitazione del passato. Mettiamo in dialogo linguaggi antichi e moderni,storie grandi e piccole di civiltà locali e di culture lontane fra tre continenti Europa, Africa e Asia perché il viaggio nel mondo rurale non rimanga limitato al proprio angolo di vita, ma diventi un’esperienza normale di conoscenza sugli uomini, l’ambiente e le cose ”
Questo diciamo che è il loro slogan che condivido in pieno e faccio personalmente i miei complimenti a Federica Di Luca per l’eccellenza e la bravura in tutto! e in particolar modo per l’esempio che sta cercando di dare per far conoscere a più persone possibili questa realtà. La scelta del nome “La quercia della Memoria” è azzeccata! Perché le storie, le culture, le persone, i cibi del passato sono la memoria per il confronto culturale di oggi sia locale che globale!
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12 commenti

  1. Mi hai quasi fatto venir voglia di andarci...peccato essere un pò troppo lontano da me...
    Ma mai dire mai
    Baci

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  2. grazie mille per questo post!!!!
    grazie a te ho scoperto un posto meraviglioso dove il tempo sembra essersi fermato ai sapori, colori, odori di una volta!un incanto!
    nn vedo l'ora di andarci e ci andrò presto grazie al tempo ancora bello e al fatto che nn ci vuole molto da dove abito io:)))
    grazieeee!!

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  3. che magnifiche foto carla, c'è da perdersi.... ciao!

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  4. Buongiorno a tutti!

    *simo: esatto! Chissà un giorno che sarai da queste parti :-) Baci

    *chiara: è davvero un posto stuendo e se fai il giro per la Contrada edrai che bei casolari e castte che troverai :-)

    *Babs: e non sai quante nè avrei voluto mettere! a presto babs!

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  5. Che bel post, Carla!!! Per un attimo mi sono sentita trasportare dal mio cupo ufficio ipertecnologico in aperta campagna, davanti a una tavola imbandita di piatti fumanti e circondata da persone sorridenti e "vere". Bellissima la cesta dei gattini, tutti da coccolare!!!

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  6. Carla, ma ci hai aperto le porte di un luogo meraviglioso, antico e aperto a tutti. Grazie per avermelo segnalato anche su FB. Bisogna dare risalto a realtà così vere ed autentiche, e che foto!

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  7. *onde99: ma grazie! I gattini erano un'amore :) e quello nero era tremendamente pacciuccone :)

    *francescaV: Ciao francesca! Si un posto d'altri tempi, ce ne fossero di più di persone così che si prodigano a mantenere e recuperare il cibo dell passato ;)

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  8. sembra semplicemente un posto meraviglioso...magico...unico...capisco perchè lascia memoria e traccia..sono felice di vedere attraverso i tuoi occhi questi incanti :)

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  9. Concordo con Simo. Fa proprio venir voglia di andarci - e anch'io purtroppo devo dire: peccato che il posto non mi è vicino. Comunque complimenti a tutti. Davvero un'ottima iniziativa.
    ;-)

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  10. *Lo:ed è così !!! Incantevole e magico :-)

    *davide:grazie davide per i complimenti e benvenuto nel mio blog! Ora devo farti i complimenti io per il tuo che trovo molto ben curato e istruttivo :-) ciao a presto!

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  11. Un Luogo caldo,accogliente che trasmete tranquilità.
    Un luogo dal calore e odore di altri tempi.
    Complimenti!


    Danizete

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