domenica 29 agosto 2010

Melanzane sott'olio alla barese senza cottura

Melanzane sott'olio
L’estate sta proprio finendo e quest’anno niente vacanze lontane da casa ma molto lavoro nell’orto, quanto lavoro! Raccolta di pomodori, melanzane, fagiolini, cetrioli e conservazione degli ortaggi per poterli poi mangiare durante la stagione fredda. Quindi è stato un periodo di conserve! Per la prima volta mi sono cimentata a fare la passata di pomodoro, le pesche sciroppate, le marmellate, le conserve golosone sott’olio e via dicendo perché ora stanno crescendo dei nuovi ortaggi nell'orto, come i peperoncini e quindi si ricomincia! Evviva! Un lavoro stancante e faticoso e se si pensa che è stato fatto in giornate assolate e afose mi vien da dire machimelohafattofare! Ma la passione e la voglia di imparare ha fatto scordare tutto, portando con sè un rilassamento mentale e un appagamento interiore. Oserei dire che è stato entusiasmante poter raccogliere le vecchie tradizioni, memorizzarle e tramandarle, pensando che una volta le faceva mia nonna, poi mia madre ed ora io…proprio una bella soddisfazione che verrà poi portata in dono a qualche amico o assaggiata sulla tavola dell’ortoantico! Tra le tante ricette che avevo questa delle melenzane sott’olio alla barese, che mia madre fa spesso (ricetta che una signora di Bari gli ha insegnato) non me la volevo dimenticare, anzi la volevo assolutamente annotare nel mio blog. Così un giorno dopo Ferragosto io e mia madre siamo andate all’orto e ci siamo messe a preparare le melanzane sott'olio con la mia amica Antonella.
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martedì 10 agosto 2010

Il pomo d'oro quasi confit al forno

pomodorini gold nug e datturino

Tra i vari ortaggi che la bella stagione ci offre, il pomodoro è in assoluto il protagonista! Pomodori di tutte le varietà e forme, piccoli, medi, giganti e strani come il pomodoro “Pigna” che è tutto attorcigliato da sembrare un piccolo cervello, al pendolino di Senigallia o quello di Monte S.Vito e ai bei colori solari che mettono allegria. Per non parlare del sapore e dei vari tipi di preparazione. E’ buono sia crudo che cotto, anzi crudo è buonissimo! Si sente tutto il suo sapore genuino e sano. Mangiarlo direttamente dalla pianta è tutta un’altra cosa, si ha la sensazione di tornare indietro negli anni a quando ero bambina, a quando con mia madre andavo dal contadino a comprare cassette piene di pomodori rossi per farci poi la passata per l’inverno, e mentre raccoglievano i pomodori dalle piante io ogni tanto ne staccavo uno non maturo e dopo averlo pulito nella maglietta via in bocca. Che delizia! Mi ritornano alla mente quelle immagini come se fosse ieri. Ma per fortuna, anche oggi, posso ripetere quel gesto (essendo socia di Ortoantico) e gustarmi così tutti i pomodori seminati :-)
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