sabato 29 dicembre 2012

chips di pere al cioccolato e zenzero, aspettando il nuovo anno !!

 
e dopo la previsione sbagliata dei Maya (quanto vociferare), dopo la cena della vigilia di Natale, il pranzo di Natale e quello di S. Stefano, dopo le grandi abbuffate e anche dopo le tante tisane e camomille all'ora di cena, aspettiamo che arrivi il nuovo anno buttandoci alle spalle tutto ciò che di vecchio, brutto e triste ha portato! rimbochiamoci le maniche e andiamo avanti, aspettanto che l'Epifania tutte le feste e la crisi se le porti via. che sia poi un veglione fatto tra amici o parenti, che sia al ristorante o in un casolare, in discoteca o lungo le vie di una capitale europea, il cenone di mezzanotte deve essere un punto di inizio per ricostruire e per dire basta! si devono trovare alternative lavorative che possano ridare dignità e speranza ai giovani e non giovani. non dobbiamo essere passivi a tutto ciò. anzi bisogna essere audaci e tenaci! bisogna ritrovare il coraggio per potere parlare di progresso. non demordere mai. sono una persona che ha un carattere ottimista e spero che ci sia una svolta per tutti. che si possa avere un diverso stato d'animo pensando al nostro Bel Paese. che si  possa credere in un futuro più luminoso e più accogliente senza andare lontano.
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mercoledì 12 dicembre 2012

polpette di cavolo e treccine alla paprica

 
noi donne siamo consapevoli di fare più cose nello stesso momento. con una mano giriamo le verdure e con l’altra rispondiamo al telefono,  mentre mettiamo in forno una pietanza andiamo a stendere i panni o a fare i letti, mentre con le mani laviamo i bicchieri o i piatti, con un piede spostiamo il cestino della spazzatura. senza contare che poi nel frattempo il tuo cervello pensa a cosa preparare per cena o come fare per incastrare tutto il lavoro che devi svolgere nell’arco di una giornata. pezzi di carta che si uniscono uno dopo l’altro per formare un unico foglio dove tutto sta in ordine e che alla fine della giornata ti porta a stare per qualche minuto rilassata sul divano. diciamo che possiamo svolgere più compiti contemporaneamente. siamo come il sistema operativo di un PC che svolge più Task = più compiti! come scaricare la posta, navigare in Internet o scaricare le foto dal telefono o dalla macchina fotografica, fare la scansione o altro ancora. Mah e qui era dove volevo arrivare, a volte il cervello fuma come pure il sistema operativo va in tilt! nel senso che quando si mettono moltissime cose sul fuoco, alla  fine qualcosa bruciamo o la rompiamo! è quello che è successo a me oggi! dopo aver fatto la spesa, avevo messo in forno dei ravioli pasticciati, sul fuoco una pentola con acqua e fagioli, il secondo era pronto per fortuna, apparecchiato la tavola. nel mentre sono andata a fare i letti, messo i panni in lavatrice. avendo ancora del tempo sono andata a leggere la mail al Computer, aperto FB quel poco per vedere le ultime news.  continui a navigare perchè pensi che hai ancora del tempo sufficiente prima che si cucini tutto e invece no! pensi male! ma ti imbatti in un video su YOUTUBE veramente piacevole che ti riempe di  gioia e che ti fa sognare portandoti lontano con la testa. rimani folgorata al tal punto che anche senti un odore di bruciato, non pensi che provenga dalla tua cucina. non gli dai peso. sei talmente presa che ti concedi ancora altri 5 minuti di rilasso fino a quando l’odore di bruciato si fa persistente e allora scatta il neurone che prima sognava e ti fa saltare dalla sedia, facendoti rinsavire e tornare in sé! ti rendi conto che quel sentore di bruciato viene dalla tua cucina e corri di corsa subito di sopra.  e ti accorgi che i fagioli sono diventati NERI come pure la PENTOLA! non ti scoraggi però,  prendi i fagioli e li butti nell’umido, prendi la pentola e la getti nell’indifferenziata L e fai a meno del contorno. noi donne siamo consapevoli che come sappiamo bruciare le pentole noi, non le brucia nessuno! e pensare che oggi è il giorno perfetto essendo il 12.12.2012! di solito è sempre il contrario, questa è l’eccezione che conferma la regola :)
invece quando ho preparato, la scorsa settimana, queste stuzzicanti polpette di cavolo e queste deliziose treccine alla paprica mi sono presa tutto il tempo necessario facendo una ricetta alla volta e non facendomi prendere dalla fretta! Il risultato? finiti subito!
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martedì 30 ottobre 2012

di torte, di tea cosy e ricordi...

quando ero adolescente e frequentavo la Scuola Media “Montessori” nel paese dove sono cresciuta, oltre alle materie classiche di italiano, matematica e geografia c’era  anche l’ora della materia “Tecnica” o ”Educazione Tecnica”. a noi ragazze veniva insegnato a cucire e ritagliare stoffe per creare borse, gonne e altro ancora. si imparava anche a realizzare i famosi pon-pon con il cartoncino. ve lo ricordate? quello con due cerchi uguali che al loro interno si ritagliava un altro cerchio più piccolo per farci passare il filo di lana? e quando il cartoncino era bello imbottito, si prendeva le forbici e si introduceva la punta di una delle due lame tra i due cerchi di cartoncino e si tagliavano tutti i fili intorno? e poi con un altro filo si passava tra i due cartoncini e si stringeva forte forte per legarlo e formare i pon-pon? e cosa servivono questi pon-pon? beh a fare dei bellissimi e colorati bruchi :-) certo che oggi nelle  scuole altro che cucito e maglia si impara! io ancora conservo una borsa fatta con la stoffa di jeans, con al suo interno una fodera a fiorellini carinissima, con manici di legno molto vintage ma ancora di moda ! ora la porta mia figlia ;-) e a casa d’inverno quando non si avevano i compiti da fare avevo imparato a fare la maglia con i ferri, l’uncinetto, il mezzo punto e anche qualcosa di ricamo. fare la maglia come anche cucirsi dei vestiti era un modo per passare il tempo e per avere anche degli abiti “hand-made” (ora si dice così, in inglese fa tutto più chic ;)) particolari e originali in modo che lo avevi solo tu :P...i modelli li trovavi sulle riviste tipo RAKAM o MANIDIFATA!! poi si cresce, si cambia il modo di impiegare il tempo, arrivano le tecnologie e le nuove mode. ma la memoria, quella, rimane! almeno per il momento! no vi dico questo perché quando ho visto il tea cosy ho subito pensato di riprendere in mano i ferri! ma all’inizio ho avuto un vuoto! Oh My God! e adesso? da dove inizio? ho preso una pausa ed ho cominciato a pensare. poi ho messo il fil di lana nel pollice sinistro e un ferro sotto il braccio destro. ho incominciato a mettere le maglie ad una ad una e la memoria è tornata all’istante! dritto e rovescio, rovescio e dritto senza fermarmi. solo qualche riflessione di studio per capire come dovevo fare al meglio questo vestitino per la teiera e quante maglie avrei dovuto mettere per farlo su misura :-) dove scalare le maglie o dove aumentarle e poi via! alla fine ce l’ho fatta senza aver letto nessuna spiegazione sul da farsi ma cercando solo di ragionare quale era il  miglior modo per realizzare questa copriteiera e devo dire che improvvisando con la poca lana rimasta nella macchina da cucito di mia madre che ancora ogni tanto sferruzza tra ferri e uncinetto, mi è venuto fuori un bel cappottino! in questi giorni poi mia madre ha fatto una bella pulizia nella sua soffitta e sono venuti fuori dagli scatoloni questi giornali che vedete nelle foto degli anni 70/80! che ricordi e che emozione sfogliarli! ora che ripreso a sferruzzare lo farò per moOolto tempo anche perché non mi ricordavo più che antistress che è! rilassa moltissimo e puoi anche guardare la televisione mentre lo fai seduta sul tuo divano. non a caso in questi ultimi anni lavorare a maglia è di gran moda e basta leggere su Internet come stanno spuntando negozi chiamati “knit café" cioè luoghi dove oltre a prendere un caffè o un tè si lavora a ferri e a uncinetto scambiandosi delle chiacchere e consigli vari. e non solo tra donne ma anche tra uomini! come le vecchie tradizioni di famiglia e delle nostre nonne si trasformano nel tempo senza passare mai di moda.
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giovedì 25 ottobre 2012

ancora zucca!

eh siiii!!! ancora zucca! day by day questo ortaggio sta invadendo la mia cucina ma in maniera piacevole e avvolgente. anche perchè si presta a molte varianti. ci si può riempire un intero menù :-) colori e sapori autunnali offrono alla tavola delle calde ricette. l’autunno è spettacolare con queste tonalità e gli ortaggi che popolano la terra sono pittoreschi. questa volta però è cotta al forno, arricchita con del formaggio greco e aromi. un bel contrasto tra dolce e salato.
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martedì 16 ottobre 2012

la zucca arrangata !

 
Prendo fiato e mi immergo nella scrittura. sono arrivata di corsa a questo giorno ma ce l’ho fatta! non potevo non partecipare all’interessante e lodevole contest che Virginia insieme a ProgettoMondoMla ha indetto per assicurare la giusta alimentazione ai bimbi e alle loro mamme nei paesi dove ancora purtroppo c’è la fame! basta regalare una ricetta (che abbia come protagonista il pane) al fine di creare  un calendario e un libro per  raccoglierne i fondi. il pane è il protagonista assoluto di questa giornata. l'alimento che sulla mia tavola e non credo solo sulla mia, non manca mai anzi da quando ho il lievito madre (per l'esattezza un anno e mezzo) me lo preparo handmade e direi che come gusto non ci sia altro pane comprato al forno che tenga :)
cibo e sicurezza alimentare sono alla base della nostra costituzione fisica e mentale. nonostante il fatto che siamo nel 2012 il numero delle persone che non possono permettersi pasti regolari non soltanto nei Paesi considerati poveri, ma anche nelle nazioni più ricche è in aumento. facciamo attenzione a non sprecare nemmeno una mollica di pane e non solo pane!
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venerdì 12 ottobre 2012

una tatin di carote nere e una spremuta di melograno :)

lo so lo so e lo so! il colore nero non dona molto al cibo. una pietanza così scura può sembrare, anzi no, direi che sembra provenire dal ricettario della "Famiglia Addams" e in effetti quando l'ho presentata ad A. me l'ha subito detto :O ! ma prima bisogna assaggiare e poi criticare eheheh. una tatin con carote nere o viola suvvia cosa sarà mai! la ricetta proviene dall'ultimo numero di Sale & Pepe di cui io ho rivoluzionato i colori degli ingredienti! dovevo pure impiegarle in qualcosa di particolare queste carote tanto ricercate. e quando mi sono imbattuta sulla foto della rivista è stato amore a prima vista! è mia ho detto! ora non fermatevi alle foto, ma osate e provate a cucinarle in questa maniera. si fa velocemente e se volete un po' di rumorio e risate a tavola, accompagnate da occhi e facce inorridite, non avete che da fare questa ricetta ahahhah. ma credetemi il risultato alla fine è buono e quel gusto particolare dato dalla salsa di soia caramellata con lo zucchero e il burro lo rende molto asiatico. farete un'ottima figura, infatti poi è stato apprezzato. e avrete dimostrato che sapete cucinare anche qualcosa dalle note orientali ;) se ora non vi tenta, tenetela in archivio per la festa di Hallowen :DDD
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lunedì 8 ottobre 2012

i colori autunnali degli ortaggi

il mondo degli ortaggi così vasto, così assortito, così brillante anche d'autunno! colori caldi e sapori intensi. un bel raccolto sulle tonalità del colore viola, giallo e verde. passando dai fagiolini alle melanzane lunghe striate o in tinta unita, alla melanzana slim gim e baby. l'Orto Antico è avvolto dai colori autunnali da portare in tavola gustandoli con bel sorriso :D 
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giovedì 4 ottobre 2012

Bubble Tea Time e le perle di tapioca

Francesca abita ad Amsterdam ma è italiana ed è amante del tè e di tutto ciò che gli gira intorno, anzi approfitto per dirvi che fa anche a mano dei carinissimi tea cosy! cosa sono? dei copriteiera lavorati a maglia o all’uncinetto che trovo simpaticissimi e graziosi :) alla fine di giugno Francesca ha pubblicato questo post! mentre lo leggo mi accorgo che per preparare il Bubble Tea occorrono "Le perle di Tapioca"! Oh my God! ora dove le trovo ste perle?! parlando poi con lei su FB gli scrivo: “ ad avercele queste perle”! mi sembra come quando diversi anni fa, per la precisone quattro anni fa, non trovavo dalle mie parti la vendita del tè matcha! era introvabile! ora le perle di Tapioca :( ma Francesca  mi risponde gentilmente: “te le mando io, qui ad Amsterdam si trovano". così appena ho ricevuto a casa il pacco, con grande stupore ho visto per la prima volta queste perline tutte bianche che poi una volta cotte diventano trasparenti. non vedevo l'ora di assaggiarle ma quest’estate per una serie di motivi vari non ho avuto il tempo materiale per provarle. ma l’estate ancora continua, eccome se continua! e con una percentuale di umidità così alta che mi sta entrando in tutti i pori della pelle! sembra di essere per l'appunto in Tailandia :) siamo in tema quindi :) solo che prima di pubblicare la ricetta giusta ci ho messo un po’ di tempo perché non riuscivo a trovare la proporzione ideale per cucinare le perle. ma con pazienza ho provato e riprovato giungendo alla conclusione che leggerete più sotto.
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giovedì 20 settembre 2012

Il Circo delle Pulci e la sua magica ricetta


prendete un ex garage della Renault a Milano in via Maiocchi, dategli una bella mondata e ripulita;
metteteci dentro stand, banchetti, tappeti, una band, diversi food court e il DaWanda market;

aggiungeteci moltissimi articoli  hand-made al centopercento: colletti in pelle e di cotone, collane e orecchini con frange, collisciarpa double face, cappelli, cinture, fasce, scarpe, occhiali, spille, bottoni, anelli, accessori per capelli, abiti, borsette, gilet, vestiti, maglie, gomitoli di lana, poster, vinili e biglietti fatti da new designer e artigiani ed infine una manciata di chicche bizzarre e vintage;
insaporite con una bella dose di sorrisi, cinque cucchiai colmi di magia e amore quanto basta;
unite al composto un sorprendente intrattenimento gestito dallo staff del Circolo dellePulci. artisti, deejay, performer circensi, attori, showmen, giochi e cooking workshop per bambini, lettura dei tarocchi, torte morbidose in faccia, un allegro dentista ma con carie, il tiro a segno con la Barbie, le tre teste e animazione live. mescolate energicamente tutti gli ingredienti e quando il composto inizia a bollire aggiungere un pizzico di follia. poi cuocere per circa 12 ore a fuoco basso. nono non vi preoccupate se arriverà sera e calerà la notte, perché si accenderanno piccole lampadine. tutte in fila indiana sospese in aria su lunghi fili per farvi compagnia. piccole stelle che luccicheranno sopra di voi.

poi una volta cotta la ricetta vi troverete in mano, ops! vi troverete nel piatto un cibo prezioso pieno di profumi, ricordi, romanticismo e passione che vi riporteranno indietro nel tempo con una tremenda nostalgia al passato ma che piacerà sia ai grandi che ai piccini :)
sarete inebriati da questa fantastica ricetta che non potrete più a farne a meno sia per il sapore un po’ retrò che per il gusto. vi senirete di vivere una favola, dove le sagome di cartone si animano e le persone vere sembrano dei cartoons :) realtà e fantasia si mescolano e si intrecciano facilmente. non capirete più in quale mondo viviate. vorreste che non finisse mai questa pietanza per restare ancorati a questa fantastica storia che è Il Circo dellePulci :)
morso dopo morso, assaggio dopo assaggio rimarrete sorpresi ed entusiasti dal miscuglio degli ingredienti, dal retrogusto berlinese, dal profumo speziato di creatività, dalle note  di calore ed emozione.
diciamo che è la mia ricetta preferita? Si direi proprio di sì!
impossibile non provarla!
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giovedì 9 agosto 2012

una crostata dal bosco

eccomi di ritorno da un evento fatto la settimana scorsa. posto la foto fatta velocemente con il cellullare, non rende giustizia all'occhio ma posso garantirvi che al palato era deliziosa! è piaciuta moltissimo a tutti gli invitati. in particolar modo ad Annamaria una dolcissima signora di Rimini a cui mando un bacio ed a Simone (si legge Zimone perchè è un nome tedesco) che era interessata a sapere  come si fa una crostata. ringrazio Cristina per l'oppurtunità che mi ha dato fidandosi di me, ringrazio i suoi invitati che sono stati di una gentilezza e cordialità unica! ringrazio anche Lisa che ha preparato dei buonissimi cocktail e Luna che mi ha tenuto l'aggiornamento degli ospiti :) e tutta la famiglia! Grazie di cuore! tornando ora alla crostata in questione diciamo che ho fatto un mix tra la pasta frolla e la farcitura. nel senso che la ricetta della pasta frolla proviene da un programma su Alice credo che sia "Dolce e Salto" quando c'era Valentina. è sempre mia madre che prende al volo le ricette in televisione, me le consiglia non ricordandosi bene il programma :) per la farcitura invece ho trovato questa gustosissima e insolita variante di crema sfogliando le pagine della rivista "Cucina Moderna" di molti anni fa, di cui ho cambiato qualche cosa: non ho messo il rum e utilizzato più frutti di bosco. non ho messo la pasta frolla surgelata. niente pasta sfoglia surgelata! ma pasta frolla fatta a mano :) quindi freschissima!
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martedì 24 luglio 2012

i colori delle bietole !


quando il tempo fuori è grigio e non solo fuori, io ho bisogno di colore, di positività e di energia per ricaricarmi e tirare fuori i colori dell’anima che in questo momento sono solo sfumature di grigio appunto! ho bisogno di andare oltre. al di là delle siepe, delle nuvole e del malumori. sabato scorso giocando in anticipo sulle previsione delle condizioni meteo che annunciavano arrivi di temporali e abbassamento delle temperature, mi sono recata all’orto per raccoglie queste biete colorate. un bel cesto di coste che vanno dal rosso intenso all’arancione, dal fucsia al rosa per poi arrivare al giallo.
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giovedì 19 luglio 2012

Le forme del Verdicchio


Voltiamo pagina e parliamo di vino!
Il mese scorso ho partecipato ad una degustazione svoltasi al Belvedere di Agugliano
LE FORME DEL VERDICCHIO
DISCORSI DI TERRITORI, PERSONE, ANNATE
E…ASSAGGI DI LIQUIDO ODOROSO.
VECCHIE ANNATE E ANTEPRIME DI
COLONNARA
FATTORIA CORONCINO
FATTORIA SAN LORENZO
GAROFOLI
LA DISTESA
SANTA BARBARA
Il tutto presentato da SANDRO SANGIORGI
12 assaggi di verdicchi in 2 fasi
PRIMA BATTERIA di VINI GIOVANI
4 DEL 2010 (annata seria) e  2 DEL 2009 (annata felice)
SECONDA BATTERIA di VINI PIU’ VECCHI dal 2009 al 1999 passando per il 2004 e 2000
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venerdì 13 luglio 2012

sogno di una notte di mezza estate...

...il temporale improvviso di ieri pomeriggio non aveva tolto il mio entusiasmo nel cucinare ai fornelli le ultime cose da portare per un evento in campagna. sissà i temporali d'estate vanno e vengono e quindi non avevo dubbi che il sole poi rispuntasse all'improvviso. e così è andata. il sole è uscito tra le nuvole e l'aria si è rinfrescata portando via tutta la calura e l'afa del giorno. arrivata nel posto ho scaricato tutte le mie cosucce e mentre mi accingevo a farcire gli antipasti mi arriva una telefonata da mia figlia. con tono spaventato e  affannato mi dice che è caduta dal  motorino facendosi male! mi dice che ha una ferita molto brutta! ...pausa da parte mia... panico totale! telefono a mio marito e parto subito con la macchina per raggiungerla. abrasioni plurime in tutte le parti del corpo (collo, mento, spalle, mani, gambe) per fortuna sulla fronte no! almeno lì potevo baciarla. e in una coscia aveva legata una fascia bianca,  messa da una signora del posto che era soccorsa ad aiutarla in quanto aveva sentito un rumore forte! in braccio aveva portato anche una bottiglia d'acqua e un bicchiere. grazie ancora signora per le accortezze donate a mia figlia. che guarda il destino, ora so pure chi è ed anche lei sa chi sono io, solo che non ci siamo mai conosciute di persona. ma sia io che mia madre e mio padre conosciamo molto bene la loro figlia Daniela !! le porterò un dolce fatto da me appena posso. poi guardo più in là e vedo il motorino! appoggiato sul ciglio della strada. la parte davanti tutta distrutta! da buttare via. mia figlia piangeva disperatamente e mi ripeteva: mi dispiace mamma. mi dispiace mamma continuando ancora a piangere. l'ho abbracciata piano piano per non fargli male dicendogli che del motorino non mi interessava un cavolo! l'importante era che Lei stava bene e che avremmo risolto il problema! mio marito era già arrivato da pochi minuti e cercava di risolvere altre cose. io tra una parola e l'altra, tra un bacio e una carezza fatta a mia figlia, la rincuoravo perchè era molto spaventata! era sotto shock ! per il resto stava bene, si muoveva e camminava da sola. allora io  e mio marito decidiamo il da farsi. Lei se ne va con il padre al pronto soccorso di Ancona ed io con l'ansia nello stomaco ritorno a finire di sistemare le cose, raccomandando a mio marito che sarei partita subito se c'era qualcosa di grave! avrò chamato mille volte mentre splamavo robiola e philadelphia, mentre preparavo questi finger food di riso venere, mentre cercavo di mettere ordine nella mia mente. ecco come si può rovinare un sogno di una notte di mezza estate! ero partita con la gioia nel cuore, con il sole nelle labbra. con la voglia di fare. poi...poi tutto è svanito nel nulla. è vero il detto: "figli piccoli problemi piccoli, figli grandi problemi grandi". chiamo ancora mio marito e finalmente mi dice che i punti non servono. non ha niente di rotto. ritorna in me un po' di luce e vado fuori nel prato a fare alcune foto per distrarmi un po'. foto fatte in fretta e furia e si vede, senza un tocco di precisione nel mettere il pomodorino o la rucola al loro posto affinchè fossero in bella posa. ma posso dirvi che è piacuto molto! ad una certa ora, poco dopo aver saputo che mia figlia con mio marito erano a casa, prendo le mie cose, cesti e cestini, vassaoi, ciotole e ambaramban. saluto le persone e me ne ritorno a casa con la disperata voglia di vedere mia figlia e di baciarla. per fortuna o sfortuna, ancora questo non lo so, i punti non servono perchè la sostanza portata via nella parte della coscia è molto ampia e per intervenire (parlando questa mattina con la gentilisima e bravissima dermatologa) si dovrebbe prendere una parte di tessuto da un'altra parte e metterla nel punto dove manca. si è deciso per ora di lasciar rimarginare o far ricreare da sola la pelle con le pomate (procedimento che va più alla lunga) ma questo poco importa...si vedrà poi nei prossimi giorni in base a come reagisce la pelle e  si deciderà se sia il caso di intervenire o meno chirurgicamente.  Lei, mia figlia non si ricorda di come è successo il fatto. ieri inveece quando mi aveva chiamato, mi aveva detto di come erano andate le cose. oggi nulla, non si ricorda niente. non si rammenta di come è successo. e non si ricorda nemmeno di quello che ha fatto prima. sono molto preoccupata per questo ma i dottori hanno detto che è normale. queste cose accadono quando c'è un grosso spavento. anche la dottoressa questa mattina mi ha detto le stesse cose. e che se c'era qualcosa di grave ieri al pronto soccorso gli avrebbero fatto altri accertamenti come la Tac ecc...speriamo bene!
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sabato 23 giugno 2012

un aperitivo cena

...buon sabato! dove siete al mare? o in qualche pineta a gustarvi il fresco? io purtroppo oggi me ne sto a casa a riposarmi sotto le pale del ventilatore. leggerò qualche libro, annaffierò abbondantemente le piante che puro loro soffrono il caldo e poi questa sera me ne andrò a cena fuori sulle colline di Jesi nel piccolo antico borgo di Castelbellino a cenare presso "Il Tamburo Battente" tipica e bizzarra osteria di cui il proprietario è un grande artista! e ammirerò il bellissimo panorama che si affaccia sulla vallle dell'Esino. speriamo che lì ci sia un po' d'aria! un giorno vi parlerò anche di questo caratteristico posto e del suo creativo oste :) ora voglio invece parlarvi brevemente di quello che ho preparato per un aperitivo cena di alcuni giorni fa :) vi faccio vedere gli scones al formaggio e quelli al Tè Matcha che adoroooooooo (vabbè questo per chi mi segue non è una novità) e la frutta. in pratica una parte dell'entrata del menù e la conclusione dello stesso...nel mezzo del cammin della sera ero troppo impegnata :) 
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martedì 19 giugno 2012

crema alla vaniglia del Madagacar

...in questi giorni di caldo intenso non ci resta che rinfrescarci il palato con cibi e dolci freschi... questa crema alla vaniglia è ideale per concludere un fine pasto serale, da godersela lentamente in modo da sentirne tutto il suo profumo. un profumo così avvolgente che ti porta con la mente a pensare lontano, a isole incontaminate come quella del Madagascar da cui proviene la stecca di vaniglia che ho utilizzato chiamata appunto Vaniglia di Mananara del Madagascar Presidio SlowFood :)
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venerdì 15 giugno 2012

Voglia di gelato…d’autore !!

Chi ha partecipato alla terza edizione del Festival del Gelato Artigianale ad Agugliano la voglia di gelato finalmente l’ha tolta una volta per tutte. eh si perché in questi tre giorni di Kermesse i gusti e le varianti di gelato tradizionale ed originale sono state molteplici! sabato scorso nelle prime ore del pomeriggio quando ancora la calca della gente doveva arrivare mi son fatta due passi tra i vari stand e ho assaggiato quasi tutti i gusti compresa la focaccina calda al burro con gelato alla mandorla, ciliegia, fiordilatte e semi di cacao. una focaccina che mantiene bene il freddo dentro e il caldo al suo esterno. questa focaccia è stata presentata da Stefano Vianello di Treviso ed è stata una vera novità. quella sensazione di caldo e freddo che veniva fuori ad ogni morso aumentava la voglia di mangiarne ancora. una squisitezza! e direi ottima per sostituire una cena J I gusti che mi sono piaciuti di più? Beh ecco la lista è lunga, ma cominciamo con il gusto mascarpone e amaretto con guarnizione di fico e Oreo! avete presente il biscotto internazionale conosciutissimo? ecco proprio quello...presentato da Barbara Mozzati e Gianfranco Viscito provenienti dalle Isole Canarie, due gusti sorprendenti! un altro gusto che mi è piaciuto molto è stato “Sere d’estate” con mascarpone, pere e cioccolato di Orlando Volpini (Marche). il gusto Bardolino e Olio Extra Vergine del Garda della Famiglia Pasini - Gelateria Mattielli (Veneto) direi ottimo, sembrava di bere veramente il vino e gustare l’olio :D poi vediamo...il  gusto siciliano! cassata con pistacchio mandorlato e latte di capra di Paolo Antico della gelateria Preferita di Partinico (Sicilia) una s-q-u-i-s-i-t-e-z-z-a. la crema di limoncello, profumo di Sorrento e limone con i meravigliosi e profumati limoni della costiera sorrentina di Davide Guglielmo (Campania) sono stati un incanto. il cioccolato allo zenzero e moscatella di Umberto Spada (Abruzzo). la crema del pastoresorbetto alle visciole della Società Agricola le Cantine del Cardinale Serra dei Conti presentato da Palmiro Bruschi (Toscana) tanto simpatico quanto bravo! il cioccolato fondente al 62% e fragola (senza glutine e lattosio) del bravissimo Antonio Luzi - Gelateria Makì (Fano - Marche) il buonissimo malto d’orzo e gianduia di Marco D’Oronzo della gelateria Marchetti (Piemonte). la crema con vin santo e ciambella , ricotta di pecora e miele di castagna di Matteo Carloni (Umbria). la nocciola e cioccolato bianco variegato al fico di Luigi Lo Scalzo (Jesi - Marche) e infine ma non per importanza “Last but not least” la mandorla della Val di Noto con Casciotta d’Urbino e Sapa del grande Paolo Brunelli (Agugliano - Marche) che ha saputo accostare gusti insoliti.  questo gusto con il formaggio è stato qualcosa di notevole in tutti i sensi. penserete ma il formaggio con il gelato? maddai su non ci credo che ci sta bene! invece il formaggio con il gelato ci sta bene come il cacio con le pere : ) e la sapa ? Bè la sapa detta anche “mosto cotto” avvolge il formaggio con la mandorla in maniera piacevole e armoniosa donandogli un tocco di magia.
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mercoledì 6 giugno 2012

di Casciotta d’Urbino DOP, gocce di Sapa e Capinera!


...e dopo le nuvole d’olio dell’anno scorso quest’anno il nostro maestro Paolo Brunelli ci sorprenderà con un abbinamento salato e inedito. il gusto della mandorla della Val di Noto valorizzata con una grattugiata di formaggio: la Casciotta d’Urbino” DOP dell’Azienda Tre Valli di Jesi e qualche goccia di Sapa o "mosto cotto". un gelato tradizionale abbinato ad un gusto salato J da non perdere!  l’ho provato e devo dire che il sapore è squisito! ci sarà la conosciutissima Crema Brunelli” divenuta un classico per la nostra zona e non solo! siamo così giunti alla terza edizione del Festival del Gelato Artigianale che si svolgerà sempre per le vie del centro storico del Paese di Agugliano ma con un appuntamento nell’ex convento di Castel d’Emilio divenuta sede dell’Associazione che in collaborazione con l’amministrazione comunale, la Confartigianato e la Pasticceria Internazionale, organizza l’evento. Qui il programma nei dettagli !! nell’arco delle tre giornate ci saranno varie prelibatezze da gustare fatte da professionisti del settore. alcuni gusti in anticipo? tanto per farvi venire l’acquolina alla bocca? ciliegia e menta e fior di cacao proposta dal bravissimo Luigi Tirabassi - Regione Lazio; malto d’orzo dall’altro sempre bravo maestro Alberto Marchetti - Regione Piemonte; gelato all’olio d’oliva extravergine del Garda e gusto al Bardolino dalla Famiglia Pasini - Regione Veneto; crema del pastore e gelato con la visciola selvatica dal super scatenatissimo e  campione italiano della gelateria Palmiro Bruschi - Regione Toscana. ci saranno tantissimi altri gusti da assaggiare tutti fatti  con ingredienti di prima qualità senza conservanti e coloranti. spettacoli musicali e di danza - Aperigelato che si terrà ogni giorno prima della cena e concorsi e premi come quello di Ilario Berardi 2012 per il Giornalismo Enogastronomico o il Concorso Gelato d'Autore MIG Longarone 2012.

Vi ho convinti? Io vi aspetto...mi trovate presso lo stand di Paolo Brunelli ovviamente!!
arrivate nella Piazza al centro e chiedete ;)
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venerdì 1 giugno 2012

My Birthday and your...

…compleanni, eventi , merende, aperitivi cena, per una pausa dal lavoro rilassante, per un dolce tè da condividere con le amiche, per riscoprire il piacere di una buona lettura accompagnata da una tazza di tè e da deliziosi dolcetti o cibi salati eccomi a vostra disposizione! ebbene si “alla venera” età dei 50 anni, cambio giostra, mi faccio un bel giro e mi lancio in questo progetto che per me è una passione, sperando che arrivino delle richieste. una è già arrivata e lo vedete dalle foto. è andata benissimo e un grazie con stima e affetto va ad A. che mi ha chiesto di organizzarle il compleanno di sua nipote, una bellissima e dolcissima bambina di due anni. ho curato le decorazioni, i dettagli con biglietti e nastri in modo che tutto fosse perfetto e coordinato. ho allestito la tavola con rose rosa ed edera, vasi e vassoi e scelto i colori dell’evento che erano: rosa, verde e marrone. poi ho cucinato tante delizie come: muffin al formaggio e semi di zucca, muffin al formaggio ed olive con semi di papavero, focaccia al rosmarino e al timo, ciambella alle pere e formaggio, madeleines al profumo di limone bio e tè matcha, cookies chocolate crinkles, muffin con gocce di cioccolato, cake al cioccolato bianco e tè matcha e la torta che purtroppo non sono riuscita a fotografare perché presa ad accendere le candeline (non so quante volte le ho accese per far felice la splendida bimba). ma ho preparato una crostata con crema pasticcera e ganache al cioccolato con la scritta degli auguri al cioccolato bianco e panna e nastro rosa a pois bianco, che girava tutto intorno alla cake e un bel fiocco davanti. il tutto appoggiato su una alzatina. per finire come dono ai bambini che hanno partecipato al compleanno un sacchettino trasparente con dentro un muffin al cioccolato con un cuoricino rosso, con etichetta annodata con un filo in tinta a righe rosa e bianco per ringraziare coloro che avevano partecipato al compleanno.
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giovedì 17 maggio 2012

Salutiamoci con sugo di fava e pomodorini !!

ecco la ricetta con la tenerissima fava raccolta all’Orto!! un bel sughetto per accompagnare delle tagliatelle di semola di grano duro con cacao e peperoncino (specialità umbra)! un pacco di pasta che mi ha portato mia figlia quando è stata in gita scolastica circa un anno fa nei pressi di Castelluccio. oltre a questo pacco di pasta al cioccolato e peperoncino mi ha portato, un altro con la cannella, la famosa e conosciutissima lenticchia di Castelluccio di Norcia, un barattolino di miele con zafferano e dei sacchetti di riso alle fragole, sale alle rose e dell'amaranto. ha speso tutto quello che aveva per portarmi queste prelibatezza, in quanto sa che sua madre va pazza per le cose buone e ricercate :) ed era anche ora che lo tiravo fuori dalla dispensa questo bel pacco di pasta, altrimenti sarebbe restato lì senza consumarlo e sarebbe stato un vero peccato! poi in rete è partitto un contest indetto dal un bel quartetto di donne: Brii, Lo, Stella e Cobrizo che ha realizzato il simpatico logo - per dare via ad una iniziativa "Salutiamoci, mangiare bene per stare bene". un modo pe rimpararre a cucinare qualcosadi buono e sano e conoscere il giusto rapporto tra cibo e salute rispettando la stagionalità. il cibo è molto importante per prevenire i tumori e alte malattie che oggigiorno sono sempre più frequenti e di cui ogni anno purtroppo l'età si abbassa di molto! quindi prevenire è meglio che curare!
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mercoledì 9 maggio 2012

L'orto Antico nella Cocotte Staub !!

L’orto nel piatto! ops nella Cocotte! eggià, ho messo queste piantine di pomodoro nelle deliziose cocottine di ceramica rosso fuoco! ieri avevo bisogno di staccare e quindi me ne sono andata all’OrtoAntico. e in queste giorni c'è tanto lavoro da fare! quanto c’è da seminare! pomodori, peperoni, peperoncini, erbe aromatiche, fagioli, patate ecc…c'è qualche volontario? :-) le varietà di pomodori sono moltissime e questa che vedete nella cocottina rossa è la varietà Prince of the Trial. si prende una piantina ad una, ad una per poi metterla nei vasi di torba. qui resterà una decina di giorni, il tempo di crescere 10/15 cm e poi verrà interrata nei solchi fatti con l’aratro. ma prima di fare questo lavoro, ho bisogno di una mezz’ora di rilassamento e il mio rilassamento consiste nel godermi i frutti che la natura offre cioè quelli che in realtà abbiamo piantato noi che facciamo parte di questa Associazine Culturale. in questo posto di campagna mi rigenero, sto in pace con me stessa ed è come se ritornassi bambina. quando mi buttavo distesa sui campi di grano, nascondendomi  tra le spighe. mio padre mi cercava. io non rispondevo e tra le spighe sbirciavo la scena. che ridere. poi alla fine uscivo fuori e mi facevo vedere con il sorriso sulle labbra. Ah che tempi di beatitudine e di felicità! e soprattutto di spensieratezza!  si lo so che non ci si deve buttare sopra le spighe perché il grano si rovina ma chi non ha mai provato a farlo? alzi la mano? essere distesi su un campo di grano, con il capo all'insù e guardare il cielo blu con le scie bianche degli aerei è di una bellezza che non so esprimere in parole. ma mi riempe il cuore di gioia.
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giovedì 3 maggio 2012

Spaghetti alla chitarra o troccoli pugliesi!

Questo post lo dedico a mia madre che con tanto amore, passione e volontà ha dedicato la sua vita alla cucina e che in questa giornata di sole si è sottoposta ad un intervento al ginocchio! incrocio le dita! da molto tempo volevo condividere con voi questa ricetta che mi ricorda le grandi abbuffate che facevo con i miei cugini quando si andava a passare l’estate in Puglia. eh si perchè d'estate io con la mia famiglia si andava a San Severo dove sono ora rimasti alcuni dei miei zii...e poi tutti al mare nei meravigliosi posti del Gargano :) Vieste, Pugnochiuso, Vico Garganico, Mattinata ecc...erano le mie mete di mare e la foresta umbra era un'oasi di pace e tranquillità dopo una assolata giornata di sole :) quando si arrivava dai miei zii era tutta una festa! la tavola era imbadita con tantissimi cibi del posto. mozzarelle e formaggi divini di cui ancora ricordo il sapore  e la bontà, passate di pomodoro fatte in casa accoglievano i primi piatti con una genuità  insuperabile! e questo tipo di pasta fatta in casa era uno dei must di allora e sei poi se li vogliamo condire con un bel sughetto tutto corposo che si avvinghia allo spaghetto, ne viene fuori un primo da leccarsi i baffi ;-) in Puglia si chiamano “Troccoli” e si differenziano da quelli abruzzesi per lo spessore in quanto sono più grossi. Così un giorno di marzo, ci siamo messe con molta pazienza (io e mia madre) a impastare questo semolino e per fortuna che accanto a me c’era Lei che mi aiutava a capire come fare perché, la per là sembra una ricetta semplice, ma in effetti non lo è, se poi ci aggiungiamo il fatto che io sono una principiante in fatto di pasta fatta in casa, capirete meglio la mia difficoltà. ma piano piano riuscirò a fare bene e da sola anche questa pasta…diciamo che è stata una bella impresa anche per mia madre che è una veterana in materia, perché abbiamo avuto dei problemi con la macchina della pasta, ma tutto poi si è risolto!  ne sono usciti dei spaghetti in perfetta forma al cubo. secondo la tradizione vengono fatti con uno strumento di legno chiamato chitarra e da qui appunto l’origine del nome, ma se non avete questa deliziosa chitarra, si può usare la machina della pasta, come abbiamo fatto noi. è un piatto che mi piace assai ;-)
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martedì 24 aprile 2012

...di papaveri, calendule e borragine

...domenica mattina qualche raggio di sole è comparso tra le nuvole.sparse nel cielo ed io ho approfittato per raccogliere all’Orto Antico dei fiori da portare alla merenda cena. ho raccolto calendule e borragine a volontà. tra le erbe del campo si vedeva qualche macchia di papavero rosso che ondeggiava a ritmo del vento e chiazze di colore arancione invece fluttuavano da un'altra parte del campo attirando la mia attenzione. mi sono avvicinata e mi sono accorta che erano papaveri arancioni! che sorpresa è stata per me! molti li conoscono quasi esclusivamente rossi, ma i papaveri sono anche di altri colori come il rosa, il giallo, il bianco e il nero. sulla Terra vivono, infatti, almeno 70 specie diverse e i loro petali coprono quasi per intero i colori dell’arcobaleno - fatta eccezione per l’azzurro. le varietà di questa razza hanno fiori dai petali impalpabili, con sfumature di colore tra le più delicate e iridescenti esistenti in natura. con colori invertiti, ossia con le macchie alla base dei petali e gli stami chiari invece che neri rispetto a quelli rossi. sono stata talmente colpita dalla bellezza leggiadra di questo fiore che voglio deliziarvi con le immagini del cosidetto “papavero californiano”. e poi fiori come le calendule e la borragine hanno riempito il mio cestino di vimini per colorare e guarnire una bella insalata...
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venerdì 20 aprile 2012

Biscotti formato bustina di Tè


Mentre mi accingevo  a farmi delle ciocche blu ai capelli (eh si ogni tanto noi donne abbiamo bisogno di change) ma solo alcune ciocche, davanti al viso, per il momento, mi è capitato di leggere un servizio della giornalista Candida Morvillo, fatto a Monica Guerritore sull’inserto Io Donna del Corriere della Sera.  Il titolo era “Il talento mi ha reso libera. Come Oriana”. La Fallaci secondo Monica Guerritore, autrice e protagonista di Mi chiedete di parlare. La Guerritore spiega come ha studiato contratti e interviste, parlando anche con il nipote per cercare Oriana. Il nipote gli raccontò un aneddoto di sua zia. quando era piccola, Oriana pianse solo una volta nella sua vita e questa fu quando ci furono i bombardamenti a Firenze. i morti erano ovunque e Lei scavalcando quei morti si mise a piangere. Raggiunta dal padre, le dà uno schiaffo per calmarla dicendogli che non si piange. da allora Oriana non ha più pianto. in seguito la Guerritore trova un’intervista in cui Oriana spiega di come ha iniziato a scrivere. e dice: “Una notte, ho visto sulla macchina da scrivere che emergevano parole che restavano ferme. Tac, facevo un segno. Tac, un’altra parola”. E aggiunge: “Gocce. Tac tac. Gocce che non scivolano via come gocce”. ecco le lacrime che non poteva versare. Freud chiarirebbe bene cos’era la scrittura per lei – spiega Monica Guerritore. Interessante mi dico! come scrivere per me! cioè non scrivo perché non riesco a piangere anzi questo mi viene bene. credo che scrivere per me, sia come liberarsi di tanti dubbi o indecisioni su quello che penso. nel senso che scrivere mi aiuta ad esprimermi in maniera più facile per essere capita. quando lo faccio a voce con le persone non riesco a spiegare bene quello che sento e quello che provo. non mi vengono fuori le parole la terminologia giusta per far capire quello che vorrei dire. mi si intrecciano le parole e a volte dalle mille cose che vorrei dire, parlo talmente veloce che sembro una logorroica. ed ecco che allora con le foto, con la cucina e con lo scrivere qui sul mio blog catturo le mie emozioni e le mie sensazioni e riesco a trasmettere quello che sento dentro nell’anima, lo faccio con calma, mi do tempo e faccio delle pause. così mi sento libera, libera di volare, di essere me stessa! le parole scritte su carta, sono per me come una fonte inesauribile di energia che mi dà la carica per andare avanti in certe giornate no, in certi momenti in cui sei giù di morale. questa mia passione riesce a colmare quel senso di vuoto che a volte mi prende e mi fa ritornare il sorriso e la voglia di continuare ad essere ottimista e positiva. e insieme a tutto questo, se unisco la voglia di fare con le mani dei piccoli lavori come questi biscotti fatti con la pasta frolla formato bustina da tè – ma solo biscotti, perché il tè vero si beve in foglie, allora tutto rientra nella norma e mi do sicurezza e autostima!  chissà Freud cosa direbbe in merito? mah non lo so. so soltanto che tutto ciò mi rende felice e che mi fa star bene !! scopro e ascolto me stessa. assaporo e mi gusto cose che  non sapevo di avere. ora fuori il tempo è grigio e si sente tuonare, ma una buona tazza di tè non me la toglie nessuno. così calda da riscaldare le mie mani e il mio cuore. mi gusto questo delizioso biscottino immerso nel cioccolato nero, bianco e verde fatto così per assomigliare alla bustina di tè nero, bianco e verde. Nnn credete che con queste cose la giornata sia più apprezzabile e gioiosa?
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venerdì 6 aprile 2012

Stencil augurale con le erbe nelle uova :)

L’idea dello stencil nelle uova mi è venuto in mente leggendo il suo blog a sua volta pervenuta da colei che ha progettato questa carinissima decorazione :) seppur di origine antica queste uova così decorate, non fanno parte della mia tradizione pasquale, ma mi sono piaciute così tanto che ho voluto sperimentarle. il desiderio era quello di colorarle con il tè Matcha sperando che le uova diventassero di quel bel colore verde luminoso, ma mi sono sbagliata e dovevo immaginarlo (testarda io sono!! lo sapete!? sii) a cottura le uova bianche mi son diventate rosa (nonostante le avessi fatte bollire a fuoco lento per 10 minuti e poi lasciate riposare non solo per 15 minuti come da ricetta ma per circa un’oretta, sempre  con coperchio). devo dire che comunque l’impronta delle erbe aromatiche è venuta :P e all’olfatto il profumo era quello del tè Matcha (almeno una nota del tè c’era)… ma per averle del colore verde dovrò provare con gli spinaci come dice Lea - credo che vengano meglio ;) quindi se volete fare lo stencil con delle tinte e delle mascherine come madre natura crea nelle uova,  prendete le verdure come le carote, le barbabietole, il cavolo rosso,  gli  spinaci o le spezie come il curcuma, lo zafferano, la paprika ecc. usate le uova bianche quelle dell’antica razza livornese a piumaggio bianco (trovate al Carreful) e sbizzarritevi con le erbe aromatiche come: menta, basilico, timo, rosmarino, salvia e prezzemolo o quello che avete nel vostro giardino,  oppure potete usare anche dei fiorellini come le violette, non-ti-scordar-di-me, pratoline (fiori piccini), cosa che proverò presto. prendete delle collants elasticizzate  che non usate più e tagliatele in lunghezze o tubi di  10 cm per potere inserire le uova su cui avrete appoggiato prima delle foglie di erbe aromatiche, per poi legare le due estremità dietro l’uovo e metterle nei pentolini con i liquidi dove si intingeranno del colore  desiderato creando così lo stencil. a fine lavoro togliere le uova dalla tintura e poi sciogliere ed eliminare le collants elasticizzate e le erbe. Place the eggs on a wire rack to dry, with the stenciled side facing up.mettere ad  asciugare per almeno 1 ora. When you are ready to serve them, dip a paper towel in the vegetable oil and gently rub the outside of the eggs with the oil to create a nice sheen and to bring out the vibrance of the colors.prima di portarle a tavola strofinare delicatamente la parte esterna delle uova con un tovagliolo di carta bagnato con dell’olio per donarle un aspetto lucente e far emergere la vivacità dei colori. Serve immediately, and keep any uneaten eggs refrigerated. Se non le servite subito tenere le uova in frigorifero.
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martedì 27 marzo 2012

Andar per erbe spontanee o di campo!

Sarà l’aria primaverile, sarà il cambio dell’ora, sarà che poi la vita non va mai per il verso giusto che mi accorgo solo ora che son qui a scrivere dopo circa un mesetto dall’ultimo post! aspettavo con trepidazione e felicità queste giornate tiepide e assolate per fare delle belle camminate e respirare aria buona tra le colline e il mare ma la pigrizia mi assale. Ho giusto fatto l’altra settimana una bella raccolta di erbe spontanee cioè quelle che la natura è pronta ad offrire senza bisogno di coltivarle dato che marzo è il mese giusto per trovarle e raccoglierle. così io con mia madre siamo andate nella campagna vicino all’orto. ho imparato finalmente dopo tanto tempo che lo desideravo a riconoscere queste erbe ed anche ad apprezzarle. armate di cestino, coltellini e pazienza siamo andate alla raccolta  di queste erbe commestibili. ora posso dire che almeno tre o quattro le so riconoscere: le famose poppole  o papavero, le sprane quelle che hanno sulla foglia delle setole e dei spini quindi aspre al tatto, la lattuga selvatica e il crespino o crespigne quelle che hanno le foglie appunto pungenti ma sono più dolci rispetto alle altre. poi ce ne sono tante altre come le cime di rapa o il dente del leone ecc ma in altre zone della campagna e della regione. e fra un mesetto in altre zone come sulle colline ci saranno gli asparagi. abbiamo passato una giornata rilassante, all’aria aperta, condivisa con mia madre che mentre ci chinavamo a raccoglierle, mi raccontava di quando a casa sua se ne mangiavano moltissime e fatte in mille modi. io ho voluto seguire la tradizione contadina marchigiana, cioè saltate in padella con olio, aglio e rosmarino e mangiarle come contorno ma con altre ho farcito una pasta sfoglia aggiungendo lo speck e il gorgonzola dolce per dargli un sapore più appettitoso. con altre erbe ancora e aggiungendo dei pomorini rossi ho preparato un altro buon contorno sempre marchigiano :)
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martedì 28 febbraio 2012

La stracciatella in versione abruzzese

Il sole splende da più di una settimana sulle mie colline e la neve sta scomparendo. l’aria è quasi primaverile e mite ed io mi sto rigenerando e rifiorendo come una pianta. Le cose da sistemare sono molte ma piano piano farò tutto. Il terrazzo è stato ben lavato e pulito e il giardino l’ho quasi sistemato. Peccato che molte piante sono andate distrutte dalla neve. le primule però sono rimaste intatte come pure il gelsomino ha retto bene ma altri arbusti si sono rovinati o spezzati. per nostra fortuna, le grondaie e le tegole della mia casa hanno sopportato bene il peso della neve ma per altri invece sono andate distrutte come certe tubature che non hanno retto alle temperature troppo gelide. ma il sole mi sta priportando il buon umore. quando mi affaccio al balcone o se cammino per strada sento il rumore leggero della neve che si scioglie. le vie sono piene di piccoli ruscelli che con il loro scorrere lento dell’acqua mi danno un senso  di calma e silenzio. le colline cominciano a riprendere il colore verde dell’erba. i tramonti sono spettacolari, sono caldi e colorati, vanno dall’arancione al rosso intenso per poi terminare con lo stesso colore ma più pallido e  tenue e il sole con la sua luce luminosa scende sempre dietro gli Appennini. è bello vedere di nuovo sbucare l’erba dai campi. è bello sentire anche il cinguettio di quei poveri uccellini che ce l’hanno fatta a sopravvivere al freddo. è bello vedere la natura rigermogliare. rimani incredula di come si possa passare nel breve tempo (della durata di una quindicina di giorni) da un mondo all’altro senza spostarsi. rimani sorpresa di come il tempo possa scombinare e stravolgere la vita delle persone  e della natura che ti circonda. ora però il paesaggio è colorato :) e il colore bianco sta lasciando il posto ai colori brillanti e allegri della primavera. carnevale è passato inosservato lasciando una piccolina traccia. e nel periodo polare molte minestre, zuppe e brodi caldi hanno riscaldato i nostri corpi infreddoliti. tra i vari primi caldi preparati, un giorno mi è venuta in mente di fare la stracciatella nel modoin cui si prepara nelle regione dell'Abruzzo. la stracciatella...mmh...quanti ricordi mi riportano alla mente. una volta era sempre presente nei menù delle Cresime, Comunioni o matrimoni. non c’era un pranzo di cerimonia senza avere come primo piatto la stracciatella. poi con il tempo è passata di moda  e il suo uso non è stato più apprezzato e richiesto. ma a me è sempre piaciuta e questa che vi presento è in versione abruzzese. me l’ha fatta mangiare tanto tempo la suocera di mia cugina Daniela che vive a Pescara quando ero ospite da Lei. l’ha preparata per noi dicendomi che questo piatto si usava anticamente nell’entroterra abruzzese. mai avrei immaginato che l’insalata nel brodo si abbinasse così bene! 
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domenica 12 febbraio 2012

...andare oltre il bianco

....chiudere gli occhi e vedere altri colori. andare al di là del bianco, del colore della neve e vedere la luce blu del mare. la luce gialla del sole. la luce verde dei pini. la luce rossa del corbezzolo. vorrei tendere una fune tra una collina e l’altra. avanzare passo dopo passo come una funambola. senza cadere. vorrei essere come Soseki un anziano pittore che vive a sud del Giappone e possedere l'arte assoluta...

“Perché in realtà per Lei la cosa più difficile non era mantenersi in equilibrio, e nemmeno dominare la paura, e tantomeno camminare su quella fune infinita, su quel filo di musica intervallata da vertigini abbacinanti. La cosa più difficile, quando avanzava nella luce del mondo, era di non tramutarsi in fiocco di neve.”
 “Scrivere è avanzare passo dopo passo, pagina dopo pagina, sul cammino del libro. il difficile non è elevarsi dal suolo e mantenersi in equilibrio sul filo del linguaggio, aiutato dal bilanciere della penna. Non è neppure andar dritto su una linea continua e talvolta interrotta da vertigini effimere quanto la cascata di una virgola o l’ostacolo di un punto.  No, il difficile, per il poeta , è rimanere costantemente su quel filo che è la scrittura, vivere ogni ora della vita all’altezza del proprio sogno, non scendere mai, neppure per qualche istante, dalla corda dell’immaginazione. In verità, il difficile è diventare funambolo della parola."
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martedì 31 gennaio 2012

The Strand Bookstore NYC

Il bello di camminare per le strade di NYC è quello che ti puoi ritrovare in posti che avresti voluto vedere ma che non avresti mai pensato di farcela in quanto il tempo è sempre poco oppure quello di trovare luoghi o negozi sconosciuti ma straordinariamente belli. e il caso (fato o chiamatelo come volete) ha voluto che (nella prima giornata a NY iniziata alle 9 della mattina e conclusa all’una di notte) trovassi sul mio cammino (mentre percorrevamo la Broadway, all’altezza con la 12ma strada, poco prima di Union Square,  dopo una breve sosta, su una panchina fuori di un coffee shop) la libreria “Strand Bookstore”  di cui avevo tanto sentito parlare in tutte le guide e forum. E con immediata meraviglia (come se mi si è accendesse la lampadina, quella di Archimede Pitagorico,  ve la ricordate? IDEA!!) mi è ritornata alla mente la storia di questa libreria e siamo entrate immediatamente nonostante la stanchezza e tutto il resto! tanto è aperta sino alle 11.00 di sera :)  Appena entri ti accorgi dei libri che ospita e che libri! Ha la più grande collezione della città di libri rari, usati e fuori stampa e detiene il titolo del più grande negozio al mondo di libri usati.. Il suo principale concorrente è Powell's Books in Portland  Oregon. Qui si comprano e vendono libri nuovi e usati. Il negozio occupa tre piani e mezzo, utilizzando un mezzo piano per uffici e un piano supplementare come spazio di magazzino. As of December 2011, the store has 2.5 million books. Una stanza con vecchi tomi è riservata per feste o cerimonie  e a partire dal dicembre 2011 il negozio ha circa 2,5 milioni di libri con  conduzione ancora famigliare, bello no? qui potete leggere la sua storia.
I libri sono sistemati su scaffali, ampie navate, sopra e sotto piani in legno.  Pile di libri usati come sgabelli, libri sparsi ovunque, un apparente disordine che, invece a ben guardare è tutto messo in un ordine perfetto,  catalogato per materie, sotto materie, lingue e ordini alfabetici. Puoi trovare vastissimi trattati, dall’arte alla storia,, dalla letteratura alla filosofia, dai classici in lingua originale ai calendari cinesi, dalle magliette con le scritte e calamite raffiguranti la città come souvenir, dai audiolibri ai  libri in braille per non vedenti e…ancora mille e mille altre cose…da sembrare una Babele di libri - Borges!! Ed infatti una volta che sei dentro la libreria sembra che di essere in un altro mondo, di vivere in una città antica e un po’ magica come quando Harry Potter trapassa il muro del binario 9 ¾ della stazione ferroviaria londinese King’s Cross situato, tra i binari 9 e 10 ("Harry Potter e la pietra filosofale”). Chiaramente non ho potuto visitarla tutta e mi sono soffermata sulla sezione Cook, Design e Fashion trovando un’infinità di libri provenienti da tutte le parti del mondo.
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lunedì 16 gennaio 2012

Lo stoccafisso all'Anconetana


Buon lunedì e buon inizio settimana! Le festività son finite e meno male perché qui non se ne poteva più di mangiare così èèèè!!! non siamo più abituati a mangiare pranzi con antipasti, diverdi primi e secondi e contorni. Per non parlare dei dolci, panettoni, torroni e chi più ne ha più ne metta. Quindi eccoci qua, ritornati alla quotidianità. pranzi regolari e cene sobrie e delicate fatte di zuppe e minestroni. Però prima di postare dei piatti più soft vorrei  condividere con voi questa ricetta della nostra tradizione marchigiana che si mangia alla vigilia di Natale (oltre al brodetto di pesce). lo stoccafisso all’anconetana! Questo piatto è molto rinomato e molto frequente sulle nostre tavole alle vigilie e quaresime e anche no. Eh si perché questo dello stoccafisso all’anconetana è un piatto decisamente importante qui nelle Marche. c’è anche un’Accademia e un libro “Stoccafissando” nati dall’amore di questo merluzzo proveniente dalle isole lofoten. divenuto da molto tempo “re” indiscusso (insieme al brodetto all’anconetana) della nostra cucina. a mio marito, mia madre e mio padre e parenti piace moltissimo, a me un po' di meno ma questo non vieta che non ne debba parlare. sissamai che un domani cambi idea :) e questa ricetta è stata tramandata a mia madre da un’anziana signora (anconetana doc) che ora non c’è più. una persona squisita e molto carina nei nostri confronti. Barbara era il suo nome come quello della mia nonna paterna, ed era la mamma di amici di famiglia. quando i miei genitori avevano il ristorante mia madre cucinava questa ricetta al venerdì e divenne uno dei piatti del menù più apprezzato e più richiesto dai clienti! oltre al coniglio in porchetta e al vitello arrosto. Infatti la gente che proveniva da fuori Ancona e dalle Marche, se capitava nella giornata di venerdì ordinava come secondo lo stoccafisso perché fatto in questo modo non lo avevano mai mangiato. ed erano entusiasti perché aveva quel sapore gustoso e appetitoso che alla fine ci con il sughetto rimasto ci facevano anche la scarpetta :)
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