martedì 27 marzo 2012

Andar per erbe spontanee o di campo!

Sarà l’aria primaverile, sarà il cambio dell’ora, sarà che poi la vita non va mai per il verso giusto che mi accorgo solo ora che son qui a scrivere dopo circa un mesetto dall’ultimo post! aspettavo con trepidazione e felicità queste giornate tiepide e assolate per fare delle belle camminate e respirare aria buona tra le colline e il mare ma la pigrizia mi assale. Ho giusto fatto l’altra settimana una bella raccolta di erbe spontanee cioè quelle che la natura è pronta ad offrire senza bisogno di coltivarle dato che marzo è il mese giusto per trovarle e raccoglierle. così io con mia madre siamo andate nella campagna vicino all’orto. ho imparato finalmente dopo tanto tempo che lo desideravo a riconoscere queste erbe ed anche ad apprezzarle. armate di cestino, coltellini e pazienza siamo andate alla raccolta  di queste erbe commestibili. ora posso dire che almeno tre o quattro le so riconoscere: le famose poppole  o papavero, le sprane quelle che hanno sulla foglia delle setole e dei spini quindi aspre al tatto, la lattuga selvatica e il crespino o crespigne quelle che hanno le foglie appunto pungenti ma sono più dolci rispetto alle altre. poi ce ne sono tante altre come le cime di rapa o il dente del leone ecc ma in altre zone della campagna e della regione. e fra un mesetto in altre zone come sulle colline ci saranno gli asparagi. abbiamo passato una giornata rilassante, all’aria aperta, condivisa con mia madre che mentre ci chinavamo a raccoglierle, mi raccontava di quando a casa sua se ne mangiavano moltissime e fatte in mille modi. io ho voluto seguire la tradizione contadina marchigiana, cioè saltate in padella con olio, aglio e rosmarino e mangiarle come contorno ma con altre ho farcito una pasta sfoglia aggiungendo lo speck e il gorgonzola dolce per dargli un sapore più appettitoso. con altre erbe ancora e aggiungendo dei pomorini rossi ho preparato un altro buon contorno sempre marchigiano :)
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