Nickolas
Muray, Frida Kahlo sulla panca bianca del 1938 diventata
poi una famosa copertina della rivista Vogue
una vita piena di dolori, di
sofferenza, di angoscia, di inquietudine, di operazioni, di odio, di pace, di amore, di passione, di gioia, di
allegria, di nastri, di fiocchi, di colori, di rosso, di arancione, di collane,
di orecchini, di ideali, di valori, di coraggio, di forza, di delusioni, di
tristezza, di disperazione, di pazzia, di farfalle, di colibrì, di scimmie,
di
Itzcuintli, di spine, di simboli, di colombe, di arte, di pittura, di pennelli, di
tele, di bozzetti, di busti, di gonne messicane, di scialli, di merletti, di sorrisi, di
pianti, di rossetti, di amici, di canzoni, di birra, di farmaci, di politica, di fermezza,
di determinazione, di cicatrici, di durezza, di spessore, di conflitti, di
separazioni, di aborti, di amputazioni, di linguaggio colorito e intenso, di
risate piene, di donne e di uomini, di tradimenti e riconciliazioni, di lacrime e
di sangue.
attraverso i suoi quadri riesci a
sentire le sue grida e le sue urla. le sue risate e le sue canzoni. i rumori escono
dai suoi disegni prepotentemente per entrare nel tuo stomaco come lame taglienti
fino a farti male e toglierti il respiro! ma dai suoi occhi e dai suoi sguardi traspare tutta la sua
dolcezza, il suo amore per Diego Rivera, la sua passione per l’arte, la sua
fierezza di essere donna, indipendente e la sua grande voglia di diventare madre. la voglia di vivere e di combattere
sempre nonostante tutto!
Frida così eccentrica, bizzarra,
selvaggia, amante della sua terra, violenta, testarda, caparbia e tenera. avida
di vita, di pittura, visionaria e realistica. angelo e demone nello stesso
tempo. ostentatrice di allegria come un pavone che mostra la coda. esorcizza la
tristezza e la paura di morire con l'humor e la fantasia.