lunedì 8 giugno 2020

My Flower Quarantine


in questo periodo di isolamento, di distanziamento sociale, di restiamo a casa, di sballamento dei ritmi, di ansia iniziale e di smarrimento, di vita sospesa in attesa di nuovi giorni, di nuove notizie e di miglioramenti non ho solo sfornato pizza, pane, pasta fresca consumando quantità inusuale di lievito di birra :) ma ho anche cucinato del cibo con i fiori. un ri-connettersi con la natura, indossandola ovunque:  sulle mie braccia, lungo il mio corpo, nel palmo e nel polso della mia mano. mi sono accorta che la mia passione di dipingere che avevo da ragazzina è riemersa alla luce in questo periodo quantitativo di tempo da trascorrere. ho rielaborato il disegno nel cibo e per il giorno della Pasquetta dove il pic-nic da tradizione è fuori porta, ho immaginato e portato un prato di fiori sulla superficie della focaccia con quello che avevo nella dispensa. per dare un senso a questa giornata importante dell’anno. un'alternativa per avere sempre il sole dentro. questo periodo è stato per me una flower therapy o immersione floreale. i fiori che avevo seminato e piantato in vasi di terracotta nel mio piccolo giardino, in quel mese di inizio febbraio dove ancora tutto era lontano.
viole, rosa elleboro, rosa gialla, primule e margherite. i piccolissimi e bellissimi “non ti scordar di me” fiori blu che spuntano sempre da soli, il mio giardino quest’anno è un immensa distesa e i fiori di gelsomino che sono esplosi come non mai nel mese di maggio.
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