Siamo rientrati (io e il gruppo di Orto antico) l’altra domenica sera con una pioggia battente che non ci ha lasciato mai per tutto il ritorno a casa e con una certa malinconia nell'animo, beh dopo un weekend trascorso a Milano presso lo Spazio Valcucine nell’esclusiva area milanese di Brera il pensiero nostalgico si è fatto sentire. In occasione della quattro giorni dedicata allo shopping di prodotti di arredamento, percorsi di design, arte e architettura il cui tema era “L’arte di vivere, una nuova intimità”, Valcucine ha interpretato questo evento e festeggiato i suoi 30 anni di attività con il concept “Valcucine, una foresta di idee sostenibili”. Un bosco di alberi fatto con sagome di legno erano posizionati davanti le vetrine di ingresso, ai loro piedi tante piantine di peperoncini rossi allineate l’una dopo l’altra a mo di raggiera, e altre piantine di salvia e rosmarino contornavano l’opera. Ogni albero rappresentava un’innovazione che l’azienda ha portato avanti negli anni e descritta con dei messaggi e disegni messi su delle tavole appoggiate a dei piedistalli che si trovavano nei grandi vasi che li circondavano. E la pioggia faceva sentire maggiormente il profumo di tutte quelle piantine donando all’aria autunnale un tocco magico. La libreria Eco BookShop curata dalla bravissima Erika Sartori, era piena di libri di architettura, design, gardens, ecologia ambientale, saggi e narrativa e poi c'erano moltissimi libri per bambini dell’artista/designer Bruno Munari. Libri sparsi su di un lungo tavolo dedicato alla lettura o appoggiati sulla meravigliosa libreria verticale che faceva da divisore tra uno spazio e l’altro. Aperta nel giugno scorso questa è la prima libreria a Milano specializzata in bioarchitettura e proprio qui domenica 17 ottobre scorso si è svolto l’incontro con Orto antico e la giornalista/eco attivista, project manager di “Lunedi Sostenibili” Emina Cevro Vukovic per un incontro sul tema della biodiversità in agricoltura. Hanno partecipato anche “Ortiinconca” e “Il Giardino degli Aromi”, si è parlato dei rischi che stanno correndo i nostri terreni e le nostre colture, su come difendere e promuovere un’agricoltura più sostenibile e su come è possibile cambiare le nostre abitudini.
lunedì 25 ottobre 2010
sabato 9 ottobre 2010
Murabilia e suoi tre Baluardi
Quale posto migliore per rappresentare la decima edizione di Murabilia o mura in fiore se non quello dei tre Baluardi di San Regolo, della Libertà e San Salvatore incastonati nelle splendide mura cinquecentesche della città di Lucca? Chi già ci sarà stato nelle passate edizioni dirà: ma che bella scoperta! Ma per me che era la prima volta che andavo è stato sorprendente! Arrivati verso sera, dopo un viaggio di circa 5 ore dovuto al traffico presente sull’Appennino tosco-emiliano ma con un tramonto stupendo che scendeva verso Pisa, le mura di Lucca ci hanno dato il benvenuto con una calda luce dei lampioni che la avvolgeva teneramente e da una modesta temperatura autunnale. Sapevamo che sarebbe stata una mostra/mercato di altissimo livello e molto variegata per le cose da vedere, ma mai avrei immaginato di quale portata! I tre Baluardi erano riempiti da migliaia di orchidee, ninfee stupende, piante alimentari e da collezione, piante da frutto tropicali, del cioccolato, del caffe', del carrubo, delle noci e altri frutti ortaggi di ogni specie, pianta del cotone, delle uova (piccole melanzane bianche che sembravano uova) semi e semini, peperoncini e composizioni di peperoncini da rimanere con gli occhi sbalorditi, cappelli fatti a mano con le migliori stoffe e creatività, oggetti per la cucina e la casa in stile vintage, sedie, tavoli, poltrone, innaffiatoi, catini e vasche di antiquariato, fili di lana racchiusi in barattoli come marmellate, sciarpe in seta dalle sfumature più delicate. E per finire una mostra pomologica nei sotterranei dell’orto botanico da rimanere esterefatti! Decine e decine di pere, mele, fichi, susine,pesche, melograni, uva dalle forme, colori e nomi particolari. Una mostra di bonsai, un concorso per ortaggi di produzione amatoriale, gara di pesatura di zucche di cui una enorme, anzi la più grande mai vista! Conferenze, seminari, concorsi e laboratori e poi tanto camminare su e giù tra un Baluardo e l’altro, passando attraverso un bellissimo viale alberato e con il contorno di una giornata d’incanto. Tutto è proceduto benissimo! E tra le novità più interessanti c’è stato l’allestimento temporaneo della più completa libreria italiana del verde Piante e saperi con titoli sia italiani che stranieri dove io mi sono soffermata assai! E nel pomeriggio una piacevolissima sorpresa! Verso le cinque squilla il mio cellulare e dall’altra parte una voce mi dice: sono Mirco dell’ortodimichelle, ci vediamo? Mi dice lui. Ma certo! rispondo io! E così ci siamo conosciuti! Mirco è il famosissimo ortista/stilista della blogsfera, simpaticissimo e gentile, entrambi dei bei chiacchieroni ;-) e curiosissimi di sapere tante cose. Lunghi fiumi di parole hanno fatto da compagnia alla nostra piacevolissima ora, camminando per la mostra e ammirando le bellezze dell’orto Botanico. Certo un giorno per vedere tutto e con tranquillità è risultato pochino, le cose da vedere erano tante! L’unico rammarico che ho avuto è stato quello di non essere andata a vedere il centro della città di Lucca con le sue piazze e le sue stradine ma ci sarà modo di recuperare in un’altra occasione.
lunedì 4 ottobre 2010
Le pesche sciroppate come una volta!
Buon Lunedì! Buon inizio settimana e buon ottobre! Dopo le mura in fiore di Murabilia dove ho conosciuto LUI lo stilista/ortista, dopo il festivaletteratura, dopo l'evento al bosco dei folletti e dopo l'evento Bio cultura all'Oasi Ripa Bianca di Jesi riesco a riprendere in mano il blog! Era ora! forse qualcuno affermerà! Vero Gianluca? e non solo lui! Beh scuate ma io sono una! :-) Ho archiviato moltissime foto, macinato ore di strada e ore di volontariato per l'orto, vediamo più in là se riesco a parlarvi di tutto ciò...poi uno non è che ha solo gli eventi da fare e le mostre da vedere, ma ha anche una famiglia da portare avanti, un lavoro da seguire, una casa da sistemare, un cane, un gatto e due tartarughe da accudire, il cambio di stagione ancora da fare, il giardino che seppur piccolo di metratura ha bisogno di attenzioni...insomma c'è ne da fare e non sembra! Ma veniamo a noi! Avendo la fortuna di aver come amico e come socio dell'Ortoantico una persona (colui che mi dice sempre: ancora sei rimasta a quel post! argh! lo strozzerei! ), dicevo, avendo questa persona che ha dei frutteti nella Valdaso (AP), quest'estate ho fatto provvista di molti chili di pesche a polpa gialla, la cosidetta "genovese" dal sapore così unico e squisito che non sentivo da tempo! Non c'è confronto con quelle del supermercato, no no non esiste proprio sul mercato un sapore e un profumo così buono! e quindi perchè non consevarle per l'inverno e farne delle pesche sciroppate come le faceva una volta mia madre? Ieri ho tirato fuori dalla dispensa uno dei barattoli che ho fatto e preparato con cura quest'estate. Sinceramente non vedevo l'ora di aprirne uno per vedere per primo se le pesche erano venute buone come quelle che mangiavo quando ero piccola e per secondo per avere una piccola soddisfazione dato che le ho fatte per la prima volta! Così ho aperto un barattolo e più preciamente quello a cui ho aggiunto della vaniglia di Mananara, perchè ne ho fatti altri con dei rametti di rosmarino e delle stecche di cannella. Uno spettacolo di pesca! Un sapore e un gusto ottimo, fantastica da mangiare lentamente per assaporare il frutto al cento per cento. Per il prossimo anno vi consiglio di farle! La ricetta è semplicissima e il sapore ve lo ricorderete per sempre!
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