Continuo con la seconda parte del festival della letteratura di Mantova, parlandovi della cosa più importante, quella degli incontri con gli scrittori e di tutti gli altri eventi che fanno parte di questa manifestazione culturale.
Come ogni anno a settembre, e questo è il dodicesimo, Mantova diventa la città dei libri, e per chi non ci è mai stato la sensazione oltre a quella di immergersi in un libro come dicevo nel post precedente è anche quella di entrare fisicamente in un film, dove tutto si trasforma in libro e parole e dove la cultura è la protagonista principale.
Scrittori importanti, grandi saggisti e narratori, poeti e giornalisti, si incontrano con il pubblico venuto ad ascoltare, a prendere appunti e a discutere.
Come ogni anno a settembre, e questo è il dodicesimo, Mantova diventa la città dei libri, e per chi non ci è mai stato la sensazione oltre a quella di immergersi in un libro come dicevo nel post precedente è anche quella di entrare fisicamente in un film, dove tutto si trasforma in libro e parole e dove la cultura è la protagonista principale.
Scrittori importanti, grandi saggisti e narratori, poeti e giornalisti, si incontrano con il pubblico venuto ad ascoltare, a prendere appunti e a discutere.
I negozianti allestiscono le loro vetrine con volumi di libri antichi o contemporanei che non sai più se sono negozi di pelletteria, di abbigliamento o librerie; le vie della città indossano pannelli con delle storie scritte con l’intenzione di far spostare il passante in un altro posto per sapere come continua la storia; il Rio di Mantova dona le sue acque agli artisti contemporanei per trasformarsi in un luogo di esposizione all’aperto, con installazioni creative come quella di Lorella Salvagli ”Una creatura sull’acqua”, sagome femminili bianche distese l’una accanto all’altra e allacciate per le mani, unite fortemente come se temessero il risveglio e dove in loro si rispecchia il cielo e si percepisce la pace; e quella di Daniela Rosi “Passarono”, costituita da tante scarpe bianche che da lontano sembrano tanti gabbiani, collocate in diverse posizioni sull’acqua, evocando le tracce lasciate dalle persone incontrate nel passato, favorendo la relazione tra sogno e memoria.
Differenti linguaggi espressivi come la musica, la video arte, la fotografia, la scrittura e la danza si uniscono per offrire al passante emozioni poetiche e sognanti!
Mantova è anche questo, arte, sogno, musica e spettacolo! E non solo, è anche un centro a misura di bambino con iniziative sempre più interessanti rivolte ad un pubblico più giovane!
Mantova è anche questo, arte, sogno, musica e spettacolo! E non solo, è anche un centro a misura di bambino con iniziative sempre più interessanti rivolte ad un pubblico più giovane!
E sullo sfondo la bellissima città dei Gonzaga, affascinante ed elegante, con i suoi gioielli di monumenti, come Palazzo Ducale con la sua Camera degli Sposi del Mantenga, Piazza Sordello, il Duomo, Piazza delle Erbe, il Teatro Bibiena, la Torre dell'Orologio, il Palazzo della Ragione, il Palazzo Broletto (o del Podestà) e il Palazzo Te residenza estiva dei Gonzaga.
La città è tutto un fermento con code alla biglietteria, le vie sono invase dai turisti e dai cittadini, le signore mantovane con baschetto e guanti alle mani pedalano elegantemente la loro bicicletta spostandosi da un evento all’altro, altre siedono ai tavoli a fare l'aperitivo, la fila agli eventi si allunga sempre più che i minuti passano, e beati i primi che riescono a prendere i posti in prima fila, la coda alla fine dello spettacolo per farsi autografare il libro dallo scrittore preferito! La rincorsa di molti turisti a trovare un tavolo libero. Ma anche la passione di tutti noi di condividere e di mettere a confronto la letteratura in tutta la sua ricchezza con la diversità delle lingue, delle generazioni e delle culture.
E per chi non è riuscito a prenotare nessun evento ma anche per chi ha già eventi prenotati ed ha dell’altro tempo libero, ci sono in giro per la città diverse situazioni curiose e interessanti come:
Aree relax - cioè spazi per soste brevi, per chi vuole prendersi un po’ di pausa e bere un caffè a cura di illy caffè, come quelle in Piazza Concordia, con le dirette di Farhreneit intervistando gli ospiti del festival;
Le librerie di scambio - una tradizione anglosassone (il festival è nato ispirandosi a quello inglese di Hay on way) situate in Piazza Alberti, in Piazza Erbe e alla biglietteria del Festival, per chi vuole scambiare libri che non ama e trovarne altri più inerenti al suo gusto, o per chi ama i libri un po’ vissuti e usati, ecco le librerie di scambio permettono di cedere un libro prendendone un altro o facendo un ‘offerta equa. Un baratto letterario e un’idea molto semplice ma utile e a fin bene in quanto l’offerta sarà utilizzata per acquistare altri libri per i bambini del reparto pediatrico dell’ ospedale di Mantova.
Intermezzi letterari - con comizi in giro per le piazze come quello di Corradio Augias in Piazza Mantegna sul tema della libertà che deve essere difesa sempre e comunque, o alle visite all’Orologio Astronomico di Piazze Erbe;Le letture serali - di Cecilia Valdés eroina dell'omonimo romanzo dello scrittore cubano Cirilo Villaverde, narrate da Bianca Pitzorno.
Blurandevù – appuntamenti dove un gruppo di ragazzi volontari intervista alcuni degli scrittori ospiti al Festival con domande anche da parte del pubblico. E le pagine nascoste, rassegna cinematografica di film documentari dedicati ai libri e alle vite degli scrittori.
E vi sembra
finito?
Ma come ci pensate!
C’è ancora SCINTILLE!!! ALLA TENDA SORDELLO - una serie di appuntamenti brevi- appunto 30 minuti di improvvisa energia– rapidi incontri a due come quello con Patrizio Roversi e Andrea Segrè (Professore ordinario di Politica agraria internazionale e preside della Facoltà di Agraria di Bologna) riguardante il tema della spazzatura e lo spreco del cibo. Argomento molto interessante e infatti ho comprato il libro “Elogio dello – spreco + eco” FORMULE PER UNA SOCIETA’ SUFFICIENTE – una vivace lezione che si sviluppa attorno a due termini: spreco e sufficienza.
E gli autori presenti al Festival, ogni anno ce ne sono 100 o forse più, a presentare i loro ultimi libri ed a essere intervistati regalandoci attimi di emozioni e qualche briciola della loro quotidianità, del loro privato, scoprendo anche come sono riusciti a scrivere quel libro o come sono diventati scrittori. Sensazioni che rimangono nel profondo e che ti riempiono l’animo.
Ecco
Mantova è tutto questo e poi come si fa a non innamorarsene?
E a non ritornare?
Questo è invece l’elenco
degli eventi a cui ho partecipato:
Leonardo Padura Fuentes (scrittore cubano) intervistato da Paolo Zaccagnini. Fuentes è il più interessante tra i numerosi scrittori di letteratura poliziesca ambientati a Cuba e con argomenti abbastanza spinosi per il regime cubano ma che lui ha sempre scritto con assoluta libertà. Ha conquistato critica e pubblico con la figura del detective Mario Conde abituato a risolere i propri intricai casi fra i vicoli dell’Avana vecchia, inoltrandosi in posti doe i turisti non riescono a conoscere. Libro “La nebbia del passato”
Michele Serra con Ritorno al Comico. Scrittore a vent’anni sull’Unità e oggi scrive su Repubblica e anche sull’Espresso. Nel 1991 ha fondato Cuore settimanale satirico che ha diretto sino al 1994. Libro “Breviario Comico”. Ha parlato di un legame stretto tra comicità e paura. Si ride, o si cerca di farlo, per vivere e superare la paura. La comicità e la satira sono arti, e come tali esistono per chi le fa e chi le cerca. Indispensabile poi che la satira non si rivolga solo contro il potere, ma anche contro la società.
Nicole Krauss (scrittrice di New York e moglie di Jonathan Safran Foer) intervistata da Wlodek Goldkron. Ultimo libro ”La storia dell’amore” e dal quale si dovrebbe fare un film.
Jonathan Safran Foer (uno dei più talentuosi scrittori americani) intervistato da Gad Lerner. Giovanissimo ma già famoso avendo iniziato a scrivere il suo primo romanzo “Ogni cosa è illuminata” a 19 anni e averlo pubblicato a 25 anni, alla ricerca delle sue origini. Da questo libro è stato tratto anche un film omonimo di grande successo. L’ultimo libro “Molto forte, incredibilmente vicino” è un libro dove la scrittura riporta cancellazioni, sottolineatue rosse, scritte del mondo yiddish, numerose immagini fotografiche, disegni e soluzioni grafiche inconsuete che danno vita a un originale romanzo illustrato e dove le ultime due pagine sono poesia pura. E' una storia narrata attraverso le parole di un ragazzino, Oskar, il quale tenta di affrontare la morte del padre, una delle quasi tremila vittime del crollo delle due torri del World Trade Center in seguito agli attentati terroristici di quel terribile giorno. Straziante, poetico, ma anche pieno di speranza. Un vero capolavoro!
Gillo Dorfles (critico d’arte e filosofo – nato a Trieste nel 1910 e quindi oggi ha 98 anni!) intervistato da Beppe Finessi. Si è parlato un po’ di tutto, dell’arte dei tempi passati a quella contemporanea, del design, dell’architettura. Di come oggi le mode cambiano in modo continuo, durando solo alcuni mesi mentre un tempo duravano anni. Oggi siamo circondati da troppi oggetti, rumori, macchine e invece l’uomo ha bisogno di pausa, di intervallo in ogni cosa nell’amore e nel lavoro. Per Dorfles"Il segreto della vita è il centellinamento". Libro “Il Kitsch – Antologia del cattivo gusto” è l’opera più celebre tradotta in sette lingue.
L'ultimo libro è "Horror Pleni" - La civiltà del rumore.
Yael Lerer con Maria Nadotti ed Elisabetta Bartuli -TRADURRE IN EBRAICO LA VOCE DEGLI ARABI. Yael Lerer è una donna molto coraggiosa. Nel 2000 a Tel Avivha mette in piedi la sua casa editrice con un atto di solidariet. Con i soldi lasciati dalla nonna decide di fondare la casa editrice Al Andalus, con lo scopo di colmare un vuoto: quello della diffusione della letteratura araba in Israele. Tra i titoli tradotti in ebraico da Al Andalus, si trovano i versi del poeta palestinese Mahmoud al Darwish, il romanzo La porta del sole di Elias Khouri e molte altre opere di poesia e narrativa. La Lerer racconta ad Elisabetta Bartuli e Maria Nadotti otto anni di grandi progetti, molto lavoro e qualche successo.
E poi…..tra i tavolini o per le vie della città trovi volti noti come quelli di Angela Terzani moglie dello scomparso scrittore e giornalista Tiziano Terzani, Giovanni Allevi pianista e compositore mio conterraneo, Beppe Severgnini, Lella Costa assidua frequentatrice del Festival, Alessandra Casella attrice e conduttrice televisiva, Eugenio Scalfari giornalista, scrittore e editorialista…e il bello di tutto questo è che loro si muovono in tranquilla libertà e privi di snobismo, in modo modesto solo come i grandi sanno fare! E tu rimani lì stupita, emozionata e incantata!
La dodicesima edizione di Festivaletteratura si è conclusa con l'intenso intervento di Roberto Saviano al Teatro Sociale, autore di Gomorra, in un inaspettato fuoriprogramma, non visto da me in quanto ero in partenza per il rientro a casa!
E’ stata un’esperienza piacevolissima, ricca di occasioni, di riflessione, di svago e diciamolo anche di spunti enogastronomici con i prodotti tipici mantovani, dai tortelli di zucca alle pappardelle con i funghi porcini, dall’assaggio di formaggi con miele al lambrusco mantovano e al gelato di Madame Chocolat con cioccolato proveniente da più parti del mondo e con sculture cioccolatose esposte nel suo negozio in un vicoletto della città …
L'appuntamento per tutti è all'anno prossimo per il tredicesimo Festivaletteratura che si terrà a Mantova dal 9 al 13 settembre!
Spero di avervi invogliato almeno un po’ a venire!
Spero di avervi invogliato almeno un po’ a venire!