sabato 27 settembre 2008

XII Festivaletteratura Mantova # 2

Continuo con la seconda parte del festival della letteratura di Mantova, parlandovi della cosa più importante, quella degli incontri con gli scrittori e di tutti gli altri eventi che fanno parte di questa manifestazione culturale.
Come ogni anno a settembre, e questo è il dodicesimo, Mantova diventa la città dei libri, e per chi non ci è mai stato la sensazione oltre a quella di immergersi in un libro come dicevo
nel post precedente è anche quella di entrare fisicamente in un film, dove tutto si trasforma in libro e parole e dove la cultura è la protagonista principale.
Scrittori importanti, grandi saggisti e narratori, poeti e giornalisti, si incontrano con il pubblico venuto ad ascoltare, a prendere appunti e a discutere.
I negozianti allestiscono le loro vetrine con volumi di libri antichi o contemporanei che non sai più se sono negozi di pelletteria, di abbigliamento o librerie; le vie della città indossano pannelli con delle storie scritte con l’intenzione di far spostare il passante in un altro posto per sapere come continua la storia; il Rio di Mantova dona le sue acque agli artisti contemporanei per trasformarsi in un luogo di esposizione all’aperto, con installazioni creative come quella di Lorella Salvagli ”Una creatura sull’acqua”, sagome femminili bianche distese l’una accanto all’altra e allacciate per le mani, unite fortemente come se temessero il risveglio e dove in loro si rispecchia il cielo e si percepisce la pace; e quella di Daniela Rosi “Passarono”, costituita da tante scarpe bianche che da lontano sembrano tanti gabbiani, collocate in diverse posizioni sull’acqua, evocando le tracce lasciate dalle persone incontrate nel passato, favorendo la relazione tra sogno e memoria.
Differenti linguaggi espressivi come la musica, la video arte, la fotografia, la scrittura e la danza si uniscono per offrire al passante emozioni poetiche e sognanti!
Mantova è anche questo, arte, sogno, musica e spettacolo! E non solo, è anche un centro a misura di bambino con iniziative sempre più interessanti rivolte ad un pubblico più giovane!
E sullo sfondo la bellissima città dei Gonzaga, affascinante ed elegante, con i suoi gioielli di monumenti, come Palazzo Ducale con la sua Camera degli Sposi del Mantenga, Piazza Sordello, il Duomo, Piazza delle Erbe, il Teatro Bibiena, la Torre dell'Orologio, il Palazzo della Ragione, il Palazzo Broletto (o del Podestà) e il Palazzo Te residenza estiva dei Gonzaga.
La città è tutto un fermento con code alla biglietteria, le vie sono invase dai turisti e dai cittadini, le signore mantovane con baschetto e guanti alle mani pedalano elegantemente la loro bicicletta spostandosi da un evento all’altro, altre siedono ai tavoli a fare l'aperitivo, la fila agli eventi si allunga sempre più che i minuti passano, e beati i primi che riescono a prendere i posti in prima fila, la coda alla fine dello spettacolo per farsi autografare il libro dallo scrittore preferito! La rincorsa di molti turisti a trovare un tavolo libero. Ma anche la passione di tutti noi di condividere e di mettere a confronto la letteratura in tutta la sua ricchezza con la diversità delle lingue, delle generazioni e delle culture.

E per chi non è riuscito a prenotare nessun evento ma anche per chi ha già eventi prenotati ed ha dell’altro tempo libero, ci sono in giro per la città diverse situazioni curiose e interessanti come:

Aree relax - cioè spazi per soste brevi, per chi vuole prendersi un po’ di pausa e bere un caffè a cura di illy caffè, come quelle in Piazza Concordia, con le dirette di Farhreneit intervistando gli ospiti del festival;

Le librerie di scambio - una tradizione anglosassone (il festival è nato ispirandosi a quello inglese di Hay on way) situate in Piazza Alberti, in Piazza Erbe e alla biglietteria del Festival, per chi vuole scambiare libri che non ama e trovarne altri più inerenti al suo gusto, o per chi ama i libri un po’ vissuti e usati, ecco le librerie di scambio permettono di cedere un libro prendendone un altro o facendo un ‘offerta equa. Un baratto letterario e un’idea molto semplice ma utile e a fin bene in quanto l’offerta sarà utilizzata per acquistare altri libri per i bambini del reparto pediatrico dell’ ospedale di Mantova.

Intermezzi letterari - con comizi in giro per le piazze come quello di Corradio Augias in Piazza Mantegna sul tema della libertà che deve essere difesa sempre e comunque, o alle visite all’Orologio Astronomico di Piazze Erbe;Le letture serali - di Cecilia Valdés eroina dell'omonimo romanzo dello scrittore cubano Cirilo Villaverde, narrate da Bianca Pitzorno.
Blurandevù – appuntamenti dove un gruppo di ragazzi volontari intervista alcuni degli scrittori ospiti al Festival con domande anche da parte del pubblico. E le pagine nascoste, rassegna cinematografica di film documentari dedicati ai libri e alle vite degli scrittori.
E vi sembra
finito?

Ma come ci pensate!

C’è ancora SCINTILLE!!! ALLA TENDA SORDELLO - una serie di appuntamenti brevi- appunto 30 minuti di improvvisa energia– rapidi incontri a due come quello con Patrizio Roversi e Andrea Segrè (Professore ordinario di Politica agraria internazionale e preside della Facoltà di Agraria di Bologna) riguardante il tema della spazzatura e lo spreco del cibo. Argomento molto interessante e infatti ho comprato il libro “Elogio dello – spreco + eco” FORMULE PER UNA SOCIETA’ SUFFICIENTE – una vivace lezione che si sviluppa attorno a due termini: spreco e sufficienza.
E gli autori presenti al Festival, ogni anno ce ne sono 100 o forse più, a presentare i loro ultimi libri ed a essere intervistati regalandoci attimi di emozioni e qualche briciola della loro quotidianità, del loro privato, scoprendo anche come sono riusciti a scrivere quel libro o come sono diventati scrittori. Sensazioni che rimangono nel profondo e che ti riempiono l’animo.
Ecco
Mantova è tutto questo e poi come si fa a non innamorarsene?
E a non ritornare?

Questo è invece l’elenco

degli eventi a cui ho partecipato:

Leonardo Padura Fuentes (scrittore cubano) intervistato da Paolo Zaccagnini. Fuentes è il più interessante tra i numerosi scrittori di letteratura poliziesca ambientati a Cuba e con argomenti abbastanza spinosi per il regime cubano ma che lui ha sempre scritto con assoluta libertà. Ha conquistato critica e pubblico con la figura del detective Mario Conde abituato a risolere i propri intricai casi fra i vicoli dell’Avana vecchia, inoltrandosi in posti doe i turisti non riescono a conoscere. Libro “La nebbia del passato”
Michele Serra con Ritorno al Comico. Scrittore a vent’anni sull’Unità e oggi scrive su Repubblica e anche sull’Espresso. Nel 1991 ha fondato Cuore settimanale satirico che ha diretto sino al 1994. Libro “Breviario Comico”. Ha parlato di un legame stretto tra comicità e paura. Si ride, o si cerca di farlo, per vivere e superare la paura. La comicità e la satira sono arti, e come tali esistono per chi le fa e chi le cerca. Indispensabile poi che la satira non si rivolga solo contro il potere, ma anche contro la società.
Nicole Krauss (scrittrice di New York e moglie di Jonathan Safran Foer) intervistata da Wlodek Goldkron. Ultimo libro ”La storia dell’amore” e dal quale si dovrebbe fare un film.

Jonathan Safran Foer (uno dei più talentuosi scrittori americani) intervistato da Gad Lerner. Giovanissimo ma già famoso avendo iniziato a scrivere il suo primo romanzo “Ogni cosa è illuminata” a 19 anni e averlo pubblicato a 25 anni, alla ricerca delle sue origini. Da questo libro è stato tratto anche un film omonimo di grande successo. L’ultimo libro “Molto forte, incredibilmente vicino” è un libro dove la scrittura riporta cancellazioni, sottolineatue rosse, scritte del mondo yiddish, numerose immagini fotografiche, disegni e soluzioni grafiche inconsuete che danno vita a un originale romanzo illustrato e dove le ultime due pagine sono poesia pura. E' una storia narrata attraverso le parole di un ragazzino, Oskar, il quale tenta di affrontare la morte del padre, una delle quasi tremila vittime del crollo delle due torri del World Trade Center in seguito agli attentati terroristici di quel terribile giorno. Straziante, poetico, ma anche pieno di speranza. Un vero capolavoro!
Gillo Dorfles (critico d’arte e filosofo – nato a Trieste nel 1910 e quindi oggi ha 98 anni!) intervistato da Beppe Finessi. Si è parlato un po’ di tutto, dell’arte dei tempi passati a quella contemporanea, del design, dell’architettura. Di come oggi le mode cambiano in modo continuo, durando solo alcuni mesi mentre un tempo duravano anni. Oggi siamo circondati da troppi oggetti, rumori, macchine e invece l’uomo ha bisogno di pausa, di intervallo in ogni cosa nell’amore e nel lavoro. Per Dorfles"Il segreto della vita è il centellinamento". Libro “Il Kitsch – Antologia del cattivo gusto” è l’opera più celebre tradotta in sette lingue.
L'ultimo libro è "Horror Pleni" - La civiltà del rumore.
Yael Lerer con Maria Nadotti ed Elisabetta Bartuli -TRADURRE IN EBRAICO LA VOCE DEGLI ARABI. Yael Lerer è una donna molto coraggiosa. Nel 2000 a Tel Avivha mette in piedi la sua casa editrice con un atto di solidariet. Con i soldi lasciati dalla nonna decide di fondare la casa editrice Al Andalus, con lo scopo di colmare un vuoto: quello della diffusione della letteratura araba in Israele. Tra i titoli tradotti in ebraico da Al Andalus, si trovano i versi del poeta palestinese Mahmoud al Darwish, il romanzo La porta del sole di Elias Khouri e molte altre opere di poesia e narrativa. La Lerer racconta ad Elisabetta Bartuli e Maria Nadotti otto anni di grandi progetti, molto lavoro e qualche successo.
E poi…..tra i tavolini o per le vie della città trovi volti noti come quelli di Angela Terzani moglie dello scomparso scrittore e giornalista Tiziano Terzani, Giovanni Allevi pianista e compositore mio conterraneo, Beppe Severgnini, Lella Costa assidua frequentatrice del Festival, Alessandra Casella attrice e conduttrice televisiva, Eugenio Scalfari giornalista, scrittore e editorialista…e il bello di tutto questo è che loro si muovono in tranquilla libertà e privi di snobismo, in modo modesto solo come i grandi sanno fare! E tu rimani lì stupita, emozionata e incantata!
La dodicesima edizione di Festivaletteratura si è conclusa con l'intenso intervento di Roberto Saviano al Teatro Sociale, autore di Gomorra, in un inaspettato fuoriprogramma, non visto da me in quanto ero in partenza per il rientro a casa!

E’ stata un’esperienza piacevolissima, ricca di occasioni, di riflessione, di svago e diciamolo anche di spunti enogastronomici con i prodotti tipici mantovani, dai tortelli di zucca alle pappardelle con i funghi porcini, dall’assaggio di formaggi con miele al lambrusco mantovano e al gelato di Madame Chocolat con cioccolato proveniente da più parti del mondo e con sculture cioccolatose esposte nel suo negozio in un vicoletto della città …
L'appuntamento per tutti è all'anno prossimo per il tredicesimo Festivaletteratura che si terrà a Mantova dal 9 al 13 settembre!
Spero di avervi invogliato almeno un po’ a venire!
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martedì 9 settembre 2008

XII Festivaletteratura di Mantova

I migliori commensali
accettano tutto ciò che gli si offre, mangiano lentamente e assaporano con discernimento. Non hanno fretta di andarsene dal luogo dove hanno ricevuto un’ospitalità raffinata e rimangono per la serata

Jean-AnthelmeBrillant-Savarin
“Fisiologia del gusto”.

Parlarvi del Festival della letteratura di Mantova è come immergersi in un libro di 600 pagine ricco di parole e aneddoti, di aforismi e di citazioni, di capitoli che si rincorrono l’uno dietro l’altro, di una valanga di immagini colorate che ti rimangono impresse negli occhi da non dimenticarsene più.

E' come se la città avesse indossato un elegante abito di sartoria, con cura nello scegliere il tessuto e con una minuziosa attenzione al dettaglio, arricchito solo leggermente da qualche piccolo affascinante gioiello. Un vestito sobrio e semplice che ti coinvolge ad ammirarlo in tutto il suo splendore.
I ristoranti, le osterie, i bar e le locande si sono messi addosso il loro miglior profumo di sapori tradizionali, e la scia delle pietanze si infila nelle vie e nei cortili della città, attirando a sé i turisti e i mantovani stessi. Alcuni si sono inventati anche dei cestini ghiotti da portare con sé!
Le piazze, i teatri, le chiese, i musei e i giardini si sono aperti a braccia aperte per ospitare scrittori famosi e giornalisti, una lunga coda di persone con biglietto aspetta con calma l’apertura dell’evento mentre al lato opposto altre persone senza biglietto sperano di poter entrare per vedere e ascoltare attentamente il loro scrittore preferito.
I volontari con la maglietta blu si prestano a servire diligentemente i loro ospiti con cortesia e solarità e si impegnano in tutte le attività del festival al fine di rendere queste cinque giornate la realizzazione di un sogno nato dall’Associazione Filofestival nel 1997.
Prima di parlarvi degli scrittori che sono assolutamente importanti ma che richiedono un po’ più di tempo per descrivere gli eventi, vi voglio far conoscere questo inaspettato ma incantevole posto scovato per caso tramite un biglietto da visita intravisto da “Madame Chocolat” e incuriosito per il modo di presentarsi, ovvero un bigliettino arrotolato di colore rosso e infilato in un maccherone rigato di pasta. Quindi capirete la mia curiosità! E meraviglia delle meraviglie appena l’ho letto ho capito che era il mio paradiso :)

Sto parlando della librogusteria"Il Pensatoio" formaggi & libri da meditazioni. Un ozionegozio creato a Mantova da due sorelle - un luogo che cerca di integrare il gioco dell'acquisto e il sapore di una ricerca intellettuale.

L’aneddoto all’inizio del post è scritto sulla carta che ricopre il cestino che ho acquistato, "formaggi da passeggio" come lo definiscono loro; piccole scatole comodi da portare e ripiene di formaggi a piccole dosi, da assaporare da soli o in compagnia per piccole cene o pause pranzo.
Il mio cestino da asporto conteneva:
Caprino con mirtilli - Corona di mele con farina di mele e nocciole - Mimolette quello di colore arancione - Carreblu con fave di cacao e rhum - Cioccolatini al gorgonzola e al parmigiano reggiano quei bottoncini colorati di verde e di una goduria a dir poco ecellente!

Il primo “Il Pensatoio Gusto” è una formaggeria o meglio ancora una boutique del latte, dove si possono trovare formaggi italiani e stranieri, mostarde, confetture, vini, birre artigianali, biscotti salati, cioccolatini al formaggio, confezioni regalo, formaggi da asporto.

Sandra e Giulia le formaggere


L’altro “Il Pensatoio Libro” è appunto una libreria, colorata e accogliente, che propone libri di cucina, di narrativa gastronomica, libri per ragazzi, saggi d’arte.

Laura la libraia


Articoli come "Le Pensa tazze” cioè delle tazze con aforismi culinari e"Le Scalda parole” cioè un vestito di stoffa e ricamo per cambiare il look ai propri libri e per custodire le storie che hai tra le mani!
Realizzati con stoffe di recupero cucite a mano, o se hai dei ritagli di tessuti li puoi portare da loro con le misure del tuo libro e loro te lo cuciranno, personalizzando così il tuo libro!

E poi ci sono “Le Pensa scatole”
idee regalo per portare a casa un pensiero di Mantova, del Festival e del Pensatoio:
La Scatola del Mantovano: è stata pensata per chi non abita a Mantova; contiene 1 libro, 1 mostarda, 1 sbrisolina e 1 pezzetto di Parmigiano Reggiano;

La Scatola delle Coccole: è stata pensata per le anime romantiche, da consumarsi in pigiama preferibilmente rosa; contiene 1 libro, 1 dolcezza e 1 formaggio molto goloso;

La Tua Scatola: quello che più ti piacerebbe avere loro te la costruiranno apposta per te!

Tutte idee pensate appositamente da Pensatoio.


Davvero formidabili, creative e piene di fantasia queste ragazze! E poi ci sono anche le rassegne come:
Librai per un giorno
Fuori teatro
Crescere pensanti
Pensa degutazioni
Librathè
PensaSuarè

Un luogo dove sapori ed intelletto si uniscono creando un divino punto d’incontro.
Quanto vorrei avere anch’io un negozio così! Non avrei voluto andarmene nemmeno per tutto l’oro del mondo. Ho lasciato un pezzettino del mio cuore là.TO BE CONTINUED…
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giovedì 4 settembre 2008

Una nota dolce per ....

un Week End Letterario
Eccovi un cheesecake gelato con frutti di bosco e muesli croccanti! Era da tempo che volevo sperimentare questo tipo di dolce dal gusto un po' particolare perchè l'abbinamento formaggio e zucchero insieme non è che mi convinceva molto, ma siccome amo preparare e degustare ricette americane, inglesi e questo tipo di dessert è tipico della tradizione americana, per la precisione di New York, ma che si sta divulgando anche in Europa e in Italia, non ho potuto farne a meno e così mi sono messa all'opera....
Questo dolce si presta a molteplici lavorazioni, quello originale newyorkese è cotto al forno, ma ci sono anche delle versioni semi-freddo senza la necessita di passarle in forno come questa che ho preparato io, e in più si può fare con diversi tipi di frutta.
Vi lascio per qualche giorno perchè domani parto per Mantova come vi dicevo qui, emozionata ed entusiasta per questo mio nuovo incontro letterario con gli scrittori di questa dodicesima edizione...ho prenotato gli eventi e non vedo l'ora di girare per le vie di Mantova, una città che in questi giorni parla solo a guardarla, i libri sono esposti ovunque, anche nelle vetrine di tutti i negozi e gli ospiti importanti passeggiano tranquillamente per i vicoli e gli angoli della città, e può capitare che mentre stai mangiando ti ritrovi vicino uno scrittore importante che ti sembra di sognare....ah che meraviglia di posto! E non so quanti libri comprerò!!!
E allora in attesa del mio ritorno, all'incirca domenica sera sul tardi....vi posto questa dolcezza per poi risentirci la prossima settimana con il reportage dell'evento. Ah dimenticavo di dirvi che questo cheesecake è venuto delizioso e che l'accostamento formaggio e zucchero è molto invitante, direi un semifreddo da leccarsi i baffi!
Ingredienti per 6 persone:
200 gr di formaggio light Philadelphia
150 gr di yogurt magro naturale
1 albume
40 gr di zucchero
1 cestino di lamponi
1 cestino di mirtilli
1 cestino di ribes rossi e bianchi
40 gr di muesli croccanti al miele
1 limone
un pizzico di sale
Preparazione del cheese cake gelato:

Frullare il formaggio light e lo yogurt nel mixer, montare a neve l'albume con l'aggiunta di un pizzico di sale fino ad ottenere una meringa soda e luminosa e poi amalgamare molto delicatamente con il composto del formaggio e yogurt.
Mettere la carta da forno in uno stampo da plum cake e riempirlo a strati, con i frutti di bosco misti dopo aver aggiunto il succo di un limone, il composto ottenuto di yogurt e formagio e infine mettere il muesli croccante al miele. Mettere il plum cake nel freezer per almeno 2 ore. Tiratelo fuori 30 minuti prima di servirlo. Tagliatelo con un coltello bagnato con acqua fredda e accompagnatelo con un rametto di ribes o qualche mirtillo.
Buon fine settimana!

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