L'inverno è il periodo degli agrumi. Arance, mandarini e clementine in questi giorni se ne trovano a chilate e le clementine sono dei frutti che a me piacciono molto perchè sono una via di mezzo tra i mandarini e i mandaranci. E' un frutto dolcissimo, succoso e senza semi, che questi a me danno molto fastidio quando mi rimangono in bocca :(
venerdì 23 gennaio 2009
martedì 20 gennaio 2009
This Is Where We Live!
Libri, libri e libri, carta, carta e carta, parole, parole e parole!
“Benvenuti nella nostra città, nel nostro mondo di libri. Qui è dove viviamo”
Questo è il promo di questo meraviglioso e originale video dal titolo "This Is Where We Live" e io continuo con il dire che in una città simile ci vivrei benissimo e piacevolmente :)
Questo video è stato realizzato dalla casa editrice inglese 4th Estate specializzata in letteratura di qualità per celebrare il suo 25 anniversario di attività (che sarà proprio quest'anno) e prodotto da Apt Studios e Asylum Films usando più di 1000 libri e tre settimane di lavorazione per la sua creazione.
Il risultato è strepitoso :)
Se guardate il filmato, vedrete che l'animazione si svolge nella città di Londra fatta "letteralmente" di libri, di parole e di lettere. Le persone che attraversano la città in ogni distretto e nelle varie ore della giornata, dal mattino alla sera, sono create con carta di libri come pure gli uccelli che sorvolano la città.
Qui potrete vedere le immagini fisse che fanno parte del video così da cogliere i particolari e dettagli che per me sono un'opera d'arte.
Libri sacrificati per una giusta causa a quanto sembra, anche se sono stati conservati come ricordo o riciclati, nel caso qualcuno si sia preoccupato per l'impatto ambientale che avrebbe avuto nel distruggere un migliaio di libri.
P.S. si intravede anche la locanda dello chef Giorgio Locatelli aperta a Londra nel 2002 e divenuta oggi uno dei migliori ristoranti italiani della capitale britannica.
Una pubblicità fatta da persone con idee davvero geniali!
venerdì 9 gennaio 2009
Grom e la enocioccogelateria Brunelli
Ultimo post su Torino poi non ne parlo più prometto! Ma le cose che ho visto in tre giorni son tante (pensate se ci stavo una settimana!) , d'altronde Torino èTorino :) e volevo riportarle tutte sul mio blog come traccia del mio viaggio.
Allora ero giunta in via Giuseppe Garibaldi, via dei negozi fashion e glamour, quando mi passa vicino un ragazzo con in mano una coppetta blu di gelato con una scritta bianca. Penso un attimo, conto uno, due, tre e ho l'illuminazione! è il gelato di GROM! e allora comincio a guardare attentamente a destra e a sinistra della via alla ricerca della gelateria per poter assaggiare questo gelato tanto nominato nelle rete e descritto come il gelato più buono che c'è!
lunedì 5 gennaio 2009
Torino e Siddhartha il Buddha!
Quando sono stata a Torino nel mese di ottrobre2008, il venerdì pomeriggio - giorno del mio arrivo - dopo circa sette ore di treno, io e la mia amica Eleonora siamo andate a fare un giro in pieno centro per ammirare i bei monumenti, i palazzi, le vie e i portici per non parlare dei caffè storici che credo siano fra gli ultimi rimasti in Italia!
Erano e resteranno luoghi affascinanti sia per gli occhi che per il palato, perché sono caratterizzati da splendide architetture e da decori molto antichi e perché nelle loro atmosfere un po’ ovattate si continua a poter gustare una golosa serie di prelibatezze gastronomiche che vanno dal cioccolato alla pasticceria mignon, dalle bevande come il vermut o il bicerin per cui il Piemonte è giustamente famoso.
A Piazza V. Veneto mi sono soffermata un po' di tempo per ammirare la Piazza con i suoi porticati e i suoi palazzi con il loro stile ottocentesco mi hanno fatto ricordare un po' i palazzi francesi, d'altronde qui hanno soggiornato re, marchesi, duchi ecc. quindi girare per il centro di questa città vuol dire anche godere del fascino un po' parigino.
Se poi a tutto ciò si aggiunge il ricordo e l'affetto di un mio carissimo zio che abitava proprio qui l'emozione è divenuta ancora più forte! Con lui e la sua famiglia ho passato una indimenticabile estate di tanti anni fà, molti anni fà direi.
Mi ha portato in lungo e in largo per la città e dintorni, persino sulle colline a prendere la carne da un macellaio di sua fiducia, e non vi dico che buona era quella carne! Non ho più ritrovato quel sapore e quella qualità!
E' stato un tuffo nel passato dei ricordi famigliari a me molto cari e ho voluto quindi assaporare e guardare intensamente questa città, ho fissato lo sguardo per diversi minuti su ogni palazzo e piazza, ho rivisto il Po' a ridosso delle colline e sentendo il rumore delle sue acque mi sono ritornate in mente le immagini delle canoe che lo attraversano d'estate...
Ah quante passeggiate ho fatto in quel Parco che costeggia le rive del Po'! Che bei ricordi...
Ma torniamo al presente, come vi dicevo eravamo in Piazza V. Veneto, dopo di chè abbiamo proseguito a passo lento per Via Po' e ci siamo ritrovate a piazza Castello e poi a Palazzo Madama, per finire in via Giuseppe Garibaldi.
Siamo ritornate indietro e abbiamo preso per via Roma e caminnando, camminando ci siamo trovate nella bellissima, magnifica seicentesca piazza San Carlo di Torino dove c'era la mostra fotografica "Siddhartha il Buddha" di Tiziana e Gianni Baldizzone che la Fondazione Torino Musei e la Città di Torino, in collaborazione con Torino Spiritualità ha presentato dal 25 settembre all’ 8 dicembre 2008 scorso.
L’esposizione era formata da ottanta fotografie con immagini a colori molto intensi e con foto di oggi scattate nei luoghi in cui il Siddhartha operò e diffuse il proprio insegnamento. Gli espositori erano 40 disposti in modo circolare e con foto avanti/retro e illuminazione notturna per far si che il visitatore lo percorra in senso orario con riferimento alla Kora del Buddista.
Erano disposte in otto tappe, numero equivalente alle fasi della vita di Buddha dalla venuta al mondo fino alla fine della vita terrena. Ciascuna immagine era commentata da un testo e da citazioni dai testi sacri sulla vita del Buddha, e la mostra era accompagnata dal libro Siddharta, il principe che divenne Buddha.
Una mostra che ha ripercorso quindi la vita del Siddaharta, per conoscere e apprendere l’incontro con la sofferenza, con il dolore, la malattia e la morte e la scelta di abbandonare i privilegi di principe tramite la ricerca della via della liberazione, l’illuminazione, la dottrina e la predicazione.
La scelta poi di affiancare alle fotografie alcune citazioni tratte dai testi tradizionali è stata azeccata in quanto ha dato alla foto una parola, un sentimento e quindi un emozione.
Le foto poi erano talmente belle e suggestive che guardare quegli occhi con quello sguardo così profondo e penetrante era come leggere la loro anima e capire quello che volevano trasmettere.
Un percorso veramente spirituale e appena sono calate le prime ombre della sera, si sono accese le luci trasformando la mostra in un’atmosfera ancora più affascinante di quello che era.
"Ad ogni passo del suo cammino Siddharta imparava qualcosa di nuovo, poiché il mondo era trasformato e il suo cuore ammaliato. Vedeva il sole sorgere sopra i monti boscosi e tramontare oltre le lontane spiagge popolate di palme. Di notte vedeva ordinarsi in cielo le stelle, e le falce della luna galleggiare come una nave nell'azzurro. Vedeva alberi, stelle, animali, nuvole, arcobaleni, rocce, alberi, fiori, ruscelli e fiumi; vedeva la rugiada luccicare nei cespugli al matino, alti monti azzurri diafani nella lontananza. Tutto questo era sempre esistito nei suoi mille aspetti variopinti, sempre erano sorti il sole, la luna, sempre avevano scrosciato i torrenti e ronzato le api, ma nel passato tutto ciò non era stato per Siddharta che un velo effimero e menzognero calato davanti ai suoi occhi, considerato con diffidenza e destinato a essere trapassato e dissolto dal pensiero, poiché non era realtà: la realtà era la di là delle cose visibili. Ma ora il suo occhio liberato s'indugiava al di qua, vedeva e riconosceva le cose visibili, cercava la sua patria in questo mondo, non cercava la Realtà, nè aspirava ad alcun al di là. Bello era il mondo a considerarlo così: senza indagine, così semplicemente, in una disposizione di spirito infantile. Belli la luna e gli astri, belli il ruscello e le sue sponde, il bosco e la roccia, la capra e il magiolino, fiori e farfalle. Bello e piacevole andar così per il mondo e sentirsi così bambino, così risvegliato, così aperto all'immediatezza delle cose, così fiducioso."
Siddharta - Hermann Hesse -Adelphi
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