chi oggigiorno non trova un
Hamburger nel menù di un ristorante? hamburger di carne, di pesce o
vegetariano? la food mania americana si sta
sempre più diffondendo tra i nostri cibi italiani tanto più che nascono locali
specializzati in questo! solo che l’hamburger italiano è fatto con prodotti
soprattutto nostrani e mediterranei. solo quello vegetariano prende spunto dalla cucina orientale. il pane può essere fatto dagli chef o dal fornaio e può andare dal panino
al latte a quello fatto con il nero di seppia. la carne può essere la chianina o la bistecca di
seitan. il pesce dal baccalà scottato allo sgombro affumicato e il formaggio dal
parmigiano reggiano alla mozzarella di bufala. la salsa da quella al
peperoncino calabrese a quella balsamica per non parlare della verdura che può
essere la cicoria o semplicemente i germogli di soia! insomma l’hamburger
si sta sempre più diffondendo ovunque, come ha fatto la pizza tanti anni fa! questo è il mio modo di interpretare l’hamburger,
utilizzando le Mele Rosa dei Monti Sibillini :) accompagnate con delle fettine di
bacon croccante, formaggio pecorino marchigiano e
salsa di senape delicata!
sabato 20 dicembre 2014
martedì 2 dicembre 2014
di zuppa, di pane alla mela rosa dei Monti Sibillini !
di tutte le riviste o magazine che
parlano di cibo in Italia, ce ne sono due che sono per il mio gusto e secondo
il mio punto di vista quelle che più si avvicinano a quello che mi piace o
perlomeno che mi danno spunti, idee, consigli e voglia di cucinare sempre qualcosa
di diverso e nuovo. che poi ultimamente non riesco nemmeno più a postare qui nel mio blog, presa dal
mio nuovo impegno “Under My Kitchen” ma cucinare quello sempre! allora ritornando alle
riviste vi dicevo sopra che ci sono due riviste che preferisco e sono il magazine di “Jamie
Oliver” e la rivista “Elle a Tavola”. pagine piene di appunti, indirizzi
segreti, mise en place eleganti ed originali, ortaggi colorati, consigli super golosi etc.
oggi vi propongo due ricette che
arrivano
dal magazine “Jamie- ricette che
scaldano il cuore" con qualche mia variante ;-)
mercoledì 5 novembre 2014
Se fosse una mela sarebbe la Mela Rosa dei Monti Sibillini !
la mela rosa dei Monti Sibillini (Presidio Slow food) sarebbe la mia mela preferita! questo piccolo frutto, dalla forma così irregolare che non ne trovi uno uguale all’altro. pieno di sapori e valori nutrizionali così buoni e genuini. la mela rosa ha un gusto così intenso e aromatico, un po’ acidulo ma nello stesso tempo zuccherino. croccante quando la mordi e con un profumo fruttato! tornare in questi posti è sempre bello. le tonalità calde ed avvolgenti della campagna. le colline piene di vigne e uliveti. c'è una esplosioni di colori autunnali così forte che ti senti come se entrassi in un paesaggio da favola. le cime innevate dei Monti Sibillini fanno da sfondo a questo affascinante borgo medioevale. è stato, quello passato un fine settimana bellissimo, con giornate limpide e piene di sole. un cielo dal colore blu acceso che quest'anno non ho visto mai, nemmeno durante il periodo estivo! e l‘aria era pura, sana e ancora mite per essere a Novembre! alla sera un milione di stelle riempivano il cielo e il Paese di Montedinove (dove si è svolta la festa) padroneggiava dall’alto con tutte le sue luci accese.
lunedì 12 maggio 2014
Frida Kahlo - Viva la Vida!
Nickolas
Muray, Frida Kahlo sulla panca bianca del 1938 diventata
poi una famosa copertina della rivista Vogue
una vita piena di dolori, di
sofferenza, di angoscia, di inquietudine, di operazioni, di odio, di pace, di amore, di passione, di gioia, di
allegria, di nastri, di fiocchi, di colori, di rosso, di arancione, di collane,
di orecchini, di ideali, di valori, di coraggio, di forza, di delusioni, di
tristezza, di disperazione, di pazzia, di farfalle, di colibrì, di scimmie,
di
Itzcuintli, di spine, di simboli, di colombe, di arte, di pittura, di pennelli, di
tele, di bozzetti, di busti, di gonne messicane, di scialli, di merletti, di sorrisi, di
pianti, di rossetti, di amici, di canzoni, di birra, di farmaci, di politica, di fermezza,
di determinazione, di cicatrici, di durezza, di spessore, di conflitti, di
separazioni, di aborti, di amputazioni, di linguaggio colorito e intenso, di
risate piene, di donne e di uomini, di tradimenti e riconciliazioni, di lacrime e
di sangue.
attraverso i suoi quadri riesci a
sentire le sue grida e le sue urla. le sue risate e le sue canzoni. i rumori escono
dai suoi disegni prepotentemente per entrare nel tuo stomaco come lame taglienti
fino a farti male e toglierti il respiro! ma dai suoi occhi e dai suoi sguardi traspare tutta la sua
dolcezza, il suo amore per Diego Rivera, la sua passione per l’arte, la sua
fierezza di essere donna, indipendente e la sua grande voglia di diventare madre. la voglia di vivere e di combattere
sempre nonostante tutto!
Frida così eccentrica, bizzarra,
selvaggia, amante della sua terra, violenta, testarda, caparbia e tenera. avida
di vita, di pittura, visionaria e realistica. angelo e demone nello stesso
tempo. ostentatrice di allegria come un pavone che mostra la coda. esorcizza la
tristezza e la paura di morire con l'humor e la fantasia.
mercoledì 26 febbraio 2014
frittelle di mela rosa dei Monti Sibillini e semi di anice verde di Castignano
se il buongiorno si vede dal mattino alloraaaaaaa andiamo bene! no nel senso che, quando mi è arrivata l'altro giorno, la ricetta via mail, tramite mia cugina Maria Pia, giunta a Lei via telefono dalla suocera di Sassoferrato, che a sua volta è pervenuta nella cucina della suocera di mia cugina, dalla figlia della sua cugina veneziana...[un attimo che respiro]...ecco si, ci sono...riprendo il fiato...non chiedetemi come è approdata nelle mani della suocera di mia cugina che non lo so, ecco...dicevo che ero in uno stato a dir poco compiaciuto e sorridente! ma poi il "diavoletto" ci mette lo zampino (in questo caso mia madre) che mentre amalgamavo il tutto mi dice: "è troppo sodo l'impasto, aggiungi un po'di latte" . aggiungo, aggiungo, ai suoi ordini, rispondo! ;-) ma poi quando andiamo a mangiarle (le frittelle) l'impasto dentro era crudo! mannaggia, mannaggia e rimannaggia! riprendo tutti gli ingredienti senza scompormi, anzi più carica di prima e decido di cambiare pure qualcosina, facendo di testa mia! non aggiungo il latte e con il parere concordo di mia cugina e quello sfavorevole di mia madre al posto del rum metto il Varnelli, aggiungo un cucchiaino di anice verde di Castignano e sostituisco i pinoli con delle mandorle. mescolo bene il tutto e quando il composto è formato, vado a friggere nell'olio le frittelle per poi arrotolarle nello zucchero a velo. e finalmente dopo due tentativi le frittelle di mele rosa soooooono quiiii !! - veramente solo sul computer perché sono già finite! appena cotte sono una vera delizia - in tutto il loro splendore e profumo! quello aromatico della mela rosa dei Monti Sibillini e quello meraviglioso dell'anice verde di Castignano!
martedì 4 febbraio 2014
crema di cannellini, ceci, aglio e anelli di cipolle arrosto con timo
le ricette che oggi vi propongo sono tratte dal libro “What Katie Ate” che in Italia è
stato tradotto con “In cucina con Katie. Ricette e altri piccoli segreti”. in
inglese vuol dire quello che ha mangiato Katie o quello che Katie ha mangiato. invertendo
il soggetto il concetto è sempre quello! Beh vi domanderete ma chi questa Katie?
per molte di noi foodblogger è una domanda semplicissima ma per chi ancora non la
conosce e vuole sapere chi sarai mai questa Katie eccomi qui pronta! Katie è una
fotografa irlandese che per anni ha lavorato in uno studio grafico. poi ha conosciuto
suo marito Mick australiano e si è trasferita a Melbourne dove è stata assunta
da un importante studio come Design Director. per anni si è domandata se quello
fosse stato il suo vero lavoro nonostante le sue passioni per il design. ogni giorno si trascinava al lavoro
in maniera non soddisfatta come se ci fosse qualcos’altro che l’aspettasse
dietro l’angolo senza capire cosa fosse. poi quando nel 2009 muore sua madre
comincia a spronarsi e mettere ordine
nella sua vita. abbandona il suo lavoro grazie alla fortuna che le aveva
lasciato la madre e il padre e comincia a pensare cosa fare. nei mesi
successivi si rende conto che qualsiasi cosa fa gira intorno al cibo diventando sempre più una passione. decide così che sarebbe diventata la
migliore pasticcera di cupcakes ma senza ottimi risultati, poi la migliore
produttrice di biscotti glassati ma anche qui niente da fare, come pure la più brava
sfornatrice di macarons ma neppure questo era il suo campo. dopo vari fallimenti e il morale a zero, una sera una idea la colpì! avrebbe unito la sua esperienza creativa con la passione
per il cibo diventando una fotografa e food stylist. con questo entusiasmo comincia
la sua carriera attrezzandosi di buone fotocamere, facendo dei corsi di
fotografia, cucinando le ricette stagionali e sempre nuove. poi il suo tutor
Mark Boyle gli suggerisce di aprire un blog on line chiamandolo “What Katie Ate”
e da qui il libro. è un libro fatto con foto dal
colore marrone e nero, stile vintage e un po' retrò, dove il set non è perfetto nella mise en place. qui non c’è
la perfezione del cibo posto nel piatto garbatamente, non ci sono macchie o
gocce di unto nella teglia o nei piatti. qui ci sono le posate sporche del cibo
che si è appena mangiato, pezzi di formaggio e gocce d'olio sulla tavola,
limoni spremuti e cibo spezzato posti però in maniera chic. e questo per me la rende
speciale! uno stile inconfondibile. molto lontano dallo stile perfetto, bianco
e pieno di luce della fotografia che si trova in giro e che a me non dispiace
affatto! ma questo modo di comunicare di Katie in
maniera diversa mi affascina. mi sento attratta dalle pagine
di questo libro e non vorrei mai riporlo nella libreria. è come se avesse una
calamita! mi invoglia e mi stimola a cucinare, ad assaggiare quel cibo. un libro da sfogliare ma anche da mangiare non
solo con gli occhi!
lunedì 20 gennaio 2014
Cuor di me(la) composta
siamo quasi alla fine di gennaio di
questo nuovo anno e ancora non avevo fatto un post! la pigrizia a volte ti
assale così tanto che per riprendere in mano la situazione ti ci vuole una bella
“scecherata” e così dopo essermi scossa
e miscelata bene ho sfornato questi biscotti golosissimi. li ho
preparati molte volte e farciti con diversi tipi di confetture. se li riempite con la
golosissima nutella farete felici i vostri ragazzi! biscotti super collaudati direi!!
se poi con delle formine a forme di cuore creiamo delle finestrelle donandogli
un tocco romantico, possono diventare dei doni che renderanno felice la persona a
cui volete regalarli. questi di oggi sono farciti con la composta di mela rosa e mosto
di Montedinove e il gusto un po’ asprigno della composta si sposa bene con il
dolce della frolla. provateli con qualsiasi confettura o marmellata, non avrete
sorprese!
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