venerdì 23 ottobre 2009

Torta al cioccolato di Eric e le meringhe di Donna Hay!

sableèè e meringhe al tè Matcha
"L’unico modo per resistere alle tentazioni, è cedervi”. Lo diceva Oscar Wilde!
Vi è mai capitato di avere bisogno di mangiare il cioccolato? Di avere quella voglia infrenabile di un cioccolatino, di una barretta, di una torta, di una mousse, di una bevanda o di una tavoletta al cioccolato? Insomma di sgrancochiare un quadretto di cioccolato fondente? A me capita spesso e quando capita non c'è altro cibo che riesce a colmare questo vuoto allo stomaco! e se non ho preparato nessun dolce cerco il barattolino della Nutella nella credenza, che non manca mai e via con delle cucchiaiate o a volte (scusate) mi piace proprio metterci le dita! e se poi ho nel frigo un po'di mascarpone la festa è fatta! Anche queste sono delle gratificazioni no? Per non parlare della ganache di cioccolato di cui ne vado matta! In più questa settimana a Perugia c'è l'Eurochocolate e non posso andarci, allora che cosa faccio? Mi consolo con questa torta al cioccolato di Eric (chissà perchè sarà di Eric) trovata sfogliando le pagine di questo meraviglioso libro "Garden Party"molto ben curato sull'arte del ricevere. Il risultato? Troppo buona! Ha stimolato piacevoli e dolci sensazioni! Mi ha saziato e mi ha reso felice in quanto non solo fa bene alla salute ma anche all'umore (tanto questo lo sapete). E' sempre una gioia per me assaporare questo sublime e prezioso alimento. Altrimenti perchè si chiamerebbe il cibo dei dèi? Ora però dovrò stare un po' di giorni in astinenza :-) e speriamo che non escano dei brufolini :-)
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giovedì 15 ottobre 2009

Un dolce risveglio!

creazione
Svegliarsi la domenica mattina, con calma, molta calma, stiracchiarsi un po', rigirasi dall'altro lato del letto e assopirsi ancora per altri cinque minuti. Cominciare a pensare che è domenica, che non ci sono sveglie che suonano e che finalmente mi aspetta una colazione con i fiocchi dove tutto è già pronto! Solo il tempo di mettere a bollire un po' d'acqua per il tè! Si perchè il sabato sera per me è l'anteprima della colazione del giorno dopo. Quando nella casa c'è silenzio o ci sono appena delle voci soffuse che provengono dalla TV, mi metto ai fornelli a preparare dolci o salati per la colazione della domenica mattina. Questo momento della giornata è per me, puro rilassamento e compiacimento! Di solito preparo delle torte con le mele, delle crostate, dei muffins dolci e salati, dei scones e biscotti, ma per questa colazione ho deciso di fare delle mele cotte aromatizzate con delle spezie e un cake al cioccolato fondente alternato da uno strato di tè Matcha, con una tazza fumante e ben calda di tè bianco. Non amo fare la colazione con il cappuccino o con un bicchiere di latte caldo (anche se mi piace) ma non posso sempre permettermelo per via di problemi intestinali e quindi prendo spesso il tè. In questo caso ho optato per il tè dell'amore, voglio coccolarmi un po'. Un tè bianco con boccioli di rose bianche. Un'infusione dal gusto delicato e dai toni puri e cristallini, simbolo di un amore che nasce o che nel tempo si accresce. Non ho dei ricordi legati alla colazione che mi mandano in estasi in quanto la facevo sempre da sola e frettolosamente, ma poi dopo il matrimonio con la mia famiglia le cose sono cambiate almeno alla domenica perchè durante la settimana si va sempre di corsa (brutta abitudine!) e avendo ognuno orari diversi, la colazione si fa da sè. E allora questa colazione la dedico a me stessa, a mio marito e ai miei figli, anche se quando preparo i dolci con il tè non è che siano molto felici :-) ma apprezzano molto il resto! Con i primi freddi faccio spesso le mele cotte essendo molto nutritive e non collegatele all'ospedale! In questa versione aromatizzata con cannella e chiodi di garofono sono gustosissime! Poi un cake che faccio spesso e di cui cambio gli ingrendienti ogni tanto per variare un pochino. Sentire la casa che si inebria di questi profumi di spezie, di mela e di cioccolato, creando un alchimia magica che sale su su sino al piano superiore sino a raggiungere le camere, ti fa sentire a casa, ti scalda il cuore e ti avvolge in uno stato di grazia. E come è dolce svegliarsi così la domenica mattina!
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sabato 10 ottobre 2009

Gli Orti Insorti di Elena Guerrini


Verso le ore 16.00 circa del pomeriggio di domenica 4 ottobre presso l’agriturismo "La Quercia della Memoria", ho partecipato allo spettacolo di terra “Orti Insorti” dell’attrice Elena Guerrini, nel bel mezzo di uno spazio ciottoloso, con delle balle di fieno a terra, un tavolo con sopra una tovaglia di plastica a fiori, tantissimi libri aventi come tema l’orto e il giardino, oggetti antichi e panni stesi sui rami degli alberi, tantissime sedie in legno per il pubblico e Lei al centro con indosso un cappello dal colore rosso vivo, un vestito scamiciato e un grembiule legato alla vita.
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giovedì 8 ottobre 2009

La "Quercia della Memoria"!


L’autunno si sa porta con sé feste e sagre popolari, che celebrano i frutti di questa calda e confortante stagione. E domenica scorsa sono stata ad una gita fuori porta, beh gita non è il termine giusto ma diciamo che va bene così, dato che le cose fatte con passione e con piacere si trasformano poi come una vacanza! Dicevo domenica scorsa ho partecipato alla manifestazione “Paesaggi & Passaggi”che si è svolta presso la “Quercia della Memoria” un agriturismo bioecologico situato a Contrada Vallato – San Ginesio (MC) in un piccolo borgo di case fatte tutte con la pietra e il legno, all’interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Abitanti rimasti: undici!!! – l’ho scoperto dopo aver parlato con due anziani. Quando sono arrivata alle 9.00 circa della mattina, la giornata era stupenda, un grande sole brillava su tutto il panorama e l’aria era pulita e fresca. Appena scesa dalla macchina mi si presenta davanti un casolare di pietra e un orto tutto ben curato con una staccionata fatta di canne di bambù, cartellini in legno con scritte colorate e disegnini molto carini riportanti il nome dell’ortaggio o del frutto che gli era accanto, un’amaca appesa, dei gattini e un cane che giravano lì intorno, dei spaventapasseri e tanti cartelloni con la scritta del WWF. Mi avvicino e comincio a vedere tantissime zucche colorate e dalle forme più disparate, mazzi di erbe aromatiche appesi a testa in giù, pannocchie di mais ovunque e casette per la nidificazione di api, calabroni, pipistrelli, altri insetti e uccellini vari. Entro piano piano salutando chi mi passa accanto e mentro mi avvicino alla sala da pranzo intravedo una zona da rimanere con il fiato sospeso! Un lavandino di pietra come quelli di una volta! Rubinetto in rame e sotto una tendina colorata scorrevole per coprire le cose che non si vogliono far vedere, una finestrina dove un raggio di sole filtrava prepotentemente rischiarando le foglie di una pianta e portando un po’ di calore, mensole con sopra tanti boccali e bicchieri di vetro, pentole in rame e terracotta. Insomma mi è sembrato di entrare in una cucina fiabesca! Ma tutta la struttura mi è sembrata incantevole e non avrei mai pensato che ancora potessero esistere certe cose! Il tempo mi si è fermato per un attimo come se volesse tornare indietro di 50 anni, al tempo in cui ancora vivevano i contadini e si mangiavano cose buone!
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sabato 3 ottobre 2009

Alla ricerca dell'uva fragola!



Vi ricordate il film “All’inseguimento della pietra verde?” o quello di Harry Potter “Alla ricerca della pietra filosofale?” Ecco io mi sono ritrovata pressoché nella stessa identica situazione, beh proprio uguale no, ma all’incirca! Perché trovare questa uva fragola è stata come andare alla ricerca di un tesoro o di un gioiello perduto! Eppure abito sulle colline marchigiane e qui intorno è una meraviglia di colori autunnali tra il grigio argentato delle foglie dell'’ulivo a quello rosso, giallo e marrone delle foglie della vite. I lunghi filari stanno lì, tutti belli dritti e precisi nonostante siano in salita, per non parlare poi delle qualità del vino che qui si trovano di tutte le varietà. Dal protagonista in assoluto "Mister Verdicchio dei castelli di Jesi" alla Madame "Lacrima di Morro d’Alba" , per non parlare del "Sir Rosso Conero" e la "Miss Vernaccia di Serrapetrona", ma di uva fragola nemmeno l’ombra! Non può essere! Siamo una terra di vini oltre che di altre prelibatezze. E qui in rete stanno tutti (o quasi tutti) a sfornare focacce e torte con l’uva fragola rossa. Archhhh che rabbia! Ma lo sapevate che esiste anche l’uva fragola bianca? Ebbene sì, esiste, esiste ed è quella che mi è capitata tra le mani! Dopo varie telefonate a conoscenti del paese con la fatidica domanda di come potevo procurarmi questa benedetta uva e dopo varie perlustrazioni sui banchi dei supermarket senza nessun risultato…e avendo sguinzagliato in lungo e in largo tutte le persone che potevano (forse) sapere qualcosa, ohi nemmeno cercassi un fossile raro! non avevo trovato niente, neanche la sua ombra! Mi ripetevano tutti all'unisono che non era facile da trovare. Invece l’altro giorno mio marito mi telefona e mi dice che l'aveva trovata! Un suo amico che possiede i vigneti ce l'ha regalata. Evvai ho detto! Ma appena arrivato a casa, vedo che ha con sé un bel trancio d'uva con molti grappoli, ma grappoli con acini dal colore bianco e rimango un po’ perplessa e rammaricata! Credevo che esistesse solo del colore rosso e anche mio marito ha detto la stessa cosa. Mah, pausa di riflessione e ripensamenti vari...avrà frainteso l'amico di mio marito? Non credo perchè è un intenditore...ci sarà l'uva fragola bianca?
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