Lo conoscete questo piatto antico di verdure? E’ una ricetta contadina tipica delle mie parti e il suo nome è il “Fricchiò” ma so che in altre città d’Italia si conosce come il frecandò nel maceratese, la cianfrotta a Roma, la caponata in Sicilia, il ciambotto nell'Abruzzo e l’Iman Bavildi nella versione turca e…e.. chissà ancora quanti nomi avrà e quante versioni ci saranno non solo qui in Italia ma anche nel resto del mondo. Forse una simile ratatouille francese? Anche se questa è accompagnata da una salsa di peperoni. Ma Paese che vai nomi diversi che trovi! Una preparazione che poi ognuno a seconda delle tradizioni o no mette o toglie un po’ di quello che ha nell’orto o che trova sul mercato. Diciamo comunque che questo del cibo (come credo che lo sia anche per la musica) è un punto d’incontro con le varie culture che si percorrono lungo il mediterraneo o perché no al di là dell’oceano! Questa è la mia versione anconetana che mia nonna cucinava per mio nonno e che poi mangiavamo tutti in famiglia perché è appetitosa e stuzzicante!...son pomodorini, zucchine, melanzane, peperoni che si mettono in una cocotte con cipolla e pomodoro Ops! che si mettevano una volta in padella ora nella cocotte Staub!
giovedì 30 giugno 2011
giovedì 23 giugno 2011
Una torta sotto e sopra con le pesche saturnine!
Queste pesche saturnine mi arrivano direttamente dal piccolo ma ricco frutteto di Enrico che si trova non lontano dalla mia casa! Eggià chi l'avrebbe mai detto! Perchè questo non me lo sarei mai immaginato o sognato, nemmeno nell’anticamera più lontana del mio cervello! J E’ un modo di dire ehhh...perchè dovete sapere che per trovare questi frutti ho girato i mercati e supermercati di mezza provincia della mia città, in lungo e in largo, senza nessun risultato! ed ora queste pesche dal profumo intenso e dalla forma particolare ce l’ho a due passi e non lo sapevo? No, non ci posso credere! Grazie mille Enrico per l’immenso regalo che mi hai fatto e stai sicuro che il prossimo anno ritornerò!
venerdì 17 giugno 2011
Agugliano, i suoi abitanti e il gelato
Si sono chiuse le danze, il sipario è calato, le luci si sono spente e le viuzze del Paese sono ritornate ad essere libere come sempre. Il via vai delle persone intervenute (migliaia!!!) è solo una immagine fissa nei miei occhi! Le manifestazioni d’affetto e i riconoscimenti ricevuti per la qualità del gelato ed anche per la bellezza del Paese accompagnato da un panorama stupendo permesso anche dalle belle giornate che ci sono state, è vivo e presente e rimarrà indelebile nel mio animo. E’ stata una vera maratona del gelato: intensa, movimentata, energica, colorata e spumeggiante! Anche stancante, ho ancora le braccia piene di more per servire le coppette di gelato! Ma è stato tutto gratificante, molto ma molto appagante! E credo che questo sensazione sia comune per tutti coloro che hanno partecipato! L’impegno è stato costante, a partire dai ragazzi fino alle persone in pensione e non, tutti si sono impegnati! Chi andava avanti e indietro su per le salitine a portare le vaschette di gelato vuote per farle poi riempiere, chi invece puliva le stesse vaschette e le palette. Chi apriva litri e litri di latte e panna e chi portava via la spazzatura e chi ecc.ecc. Quanto lavoro c’è dietro una semplice coppetta di gelato! Il Paese si è mobilitato, tutti uniti per lo stesso scopo, tutti insieme a collaborare per far sì che l’evento portasse ottimi risultati!
e così è stato!
Più di 30 mila presenze, oltre 20 quintali del dolcissimo alimento, migliaia e migliaia di coppette!Agugliano è uscito dal suo territorio rendendosi visibile anche a livello nazionale e internazionale! E questo è merito di tutti voi! Ho passato tre giorni indimenticabili, già mi manca tutto questo bel da fare! Mi manca l’atmosfera che si respirava, mi manca quella sottile ma percepibile energia e sensazione affettiva che ti dava la forza per andare avanti e per sentirsi un'unica famiglia. Quanti visi familiari e noti che ho rivisto e quanti di nuovi né ho conosciuti, quante emozioni belle ho vissuto.
sabato 11 giugno 2011
Nuvole d'olio!
Si nuvole d'olio! Avete capito bene! Una spruzzata d'olio del Carmine aromatizzato all'anice Varnelli sopra una crema Brunelli con nocciole caramellate di Cravanzana (Piemone) o sopra un gusto delicato alla nocciola della Val di Noto (Sicilia) con l'intensità della mandorla di Toritto (Puglia) è quello che vi aspetta se venite al 2° Festival del gelato artigianale di Agugliano (AN). Io in questi giorni sono qui, a servire gelato, a fare fotografie, a dare una mano nel laboratorio di Paolo!!! Sono il Jolly tutto fare del momento! e quante cose vedo e osservo e imparo! Se amate il vero gelato artigianale e se siete nelle vicinanze non mancate, perchè ne vale la pena. Scorpirete i sapori e i profumi del nostro territorio, con musica e balletti per le vie del paese, gusterete i biscotti alla lacrima di Morro d'Alba e il fritto assortito di Maria Luisa, i bomboloni appena sfornati dai forni e le pasticcerie del luogo e tantissimi altri gusti di gelato, al basilico, al Bardolino, alla crema d'arancio, ai marron glacè e ...e venite a scoprirli!!! Gelato da tutto il mondo…maestri gelatieri dalle Marche, dal Piemonte, dalla Calabria, dalla Libia, dalla Germania, da Dubai, dalla Toscana, dal Veneto, dalla Sicilia e dall'Abruzzo.
domenica 5 giugno 2011
In the mood for Tè!
Per questo piccolo intervallo pomeridiano ho preparato una granita al tè nero. Il tè si chiama Rosa D’Oriente, è un tè cinese con veri petali di rosa e piccolissimi boccioli, bello alla vista e gradevole al gusto. Vi chiederete un tè freddo?! Non vi stupite per ciò, perché forse non tutti sanno che anche in versione fredda il tè è un toccasana per l’anima e il corpo. E in queste giornate assolate e umide è piacevole dissetarsi con la bevanda più diffusa al mondo. L’aroma esotico di questo tè ci trasporterà in un roseto estivo in piena fioritura. Delicato come un’opera d’arte. Siamo in the Mood for tè! Quindi vi apro le porte del mio piccolo ma rigoglioso giardino dove c’è fiorita tra i vari cespugli una rosa Tè, di una bellezza inaspettata. Ha fiori completamente doppi, con molti petali e con una piacevole mescolanza di rosa intenso e rosso porpora. A maturità i petali tendono ad arrotolarsi dando al fiore un aspetto simile a quello di una dalia. Non ha molte spine. Si chiama “Archiduc Joseph”, forma un arbusto bello e grande. È una rosa profumata vigorosa e molto rifiorente. Le sue piccole foglie allungate e il portamento arioso del cespuglio mi fa sognare di essere immersa in un grandissimo roseto di campagna, con una grande casa padronale, vasche d’acqua piene di ninfee, contornate da piani in legno. Un grande pergolato di rose percorre lungo un sentiero, con alla base bordure fatte di lavanda e ortensie. Varie aiuole fatte di bosso con all’interno rose antiche e tutto intorno una giungla di rose selvatiche che crescono libere su alberi, balaustre e facciate e che fanno entrare a fiotti la luce dorata del pomeriggio assieme a scorci di un paesaggio collinare. Circondati da colori e dai profumi misti, possiamo tranquillamente bere questa granita di tè accompagnata da alcune crostatine con crema pasticciera, fragole e gelatina al basilico. Piccoli dolci dalla friabile e leggera frolla, farcita con una crema morbida e profumata che si abbina benissimo con la gelatina al basilico. Addentare solo una piccola parte di questa crostatina e sorseggiare la granita di tè al profumo di rose è come mordere un pezzo di paradiso! E’ una vera delizia per il palato e non solo! Un piacere immenso per coccolarsi un po’, staccandosi completamente dalla realtà, aspettando la fine della sera con dolcezza e calma e respirando a pieni polmoni quei profumi che solo i fiori e il tè riescono a dare. Voglio ancora sognare!
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