sabato 23 gennaio 2010

Blue potato latkes e "La Magia delle Mani"

blue potato latkes
E' vero! I latkes sono buonissimi come dice Sigrid. Direi che sono cugini dei Rösti Svizzeri fatti però senza uova e cipolla, ma veramente simili e ultimamente queste tipo di frittelle stanno spopolando anche in Tv (Prova del cuoco dell'altro giorno) chiamati "Sfizi di patate" con  il prosciutto cotto e altri ingredienti che adesso non ricordo. Comunque tutto ruota intorno a questo tubero chiamato "patata"! E poi via alla fantasia perchè ho capito che si possono fare in svariati modi.  Frittelle da friggere in padella con pochissimo olio di semi.  I Latkes sono di origine ebraica e sono preparati in particolar modo per il Giorno della Memoria sono molto diffusi nei paesi dell'Est ma anche nel Nord Europa. Abbinati alla panna acida che finalmente sono riuscita a trovare anche qui ad Ancona  sono veramente gustosi. E' la prima volta che la mangio e direi che il suo sapore è simile a quello di uno yogurt, quindi un sapore acidulo con consistenza più densa della panna normale. Si può fare anche in casa mettendo un yogurt naturale (meglio se è quello greco) insieme alla panna liquida con del succo di limone per 24 ore a temperatura ambiente per farla fermentare e poi si ripone in frigo conservandola per un paio di giorni se non ricordo male. Quella che io ho trovato e di cui nè ho fatto una scorta è di questa marca e cercherò di impiegarla anche in altre pietanze. Sinceramente mi piace anche così da sola da mangiare a colazione o a merenda. Avendo ancora qualche patata blu Vitelotte di origine francese, ho voluto provare i Latkes con questo tipo di patata  e il risultato è venuto buonissimo, anche perchè non è molto diversa dalla patata che usiamo comunemente, (quella blu è più dolce tendende leggermente al gusto della castagna ) e intingerla nella panna acida è stata una meravigliosa scoperta.

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venerdì 15 gennaio 2010

Angel Cake (o Chiffon Cake)

Angel Cake

Quando Sara aveva lanciato questa raccolta di ricette in rosa era settembre dell'anno scorso con scadenza il 15 gennaio cioè oggi!!! Quindi di tempo a disposizione per pensare che cosa preparare ce n'era in abbondanza. Ma e qui arrivo al dunque, sono una ritardaria in merito ai contest, raccolte, swap ecc. perchè ho tremila cose da fare, beh come tutti, poi penso che di tempo ce nè abbastanza per cui ci si può anche rilassare e prenderla con calma, dedicandosi alle cose più urgenti ecc. In più sono sempre alla ricerca di ricette un po' golosone e particolari e mettiamoci pure che sono puntigliosa e alla ricerca dell'ingrediente un po' diverso dal solito. Ma dopo le feste natalizie, mi sono messa subitissimo alla ricerca di un cibo che avesse quel tocco rosato che lo fa sembrare un po' glamour, fashion, femminile, romantico, poetico. La primavera si sta avvicinando anche se non sembra, ma io già ci penso, sperando che porti anche il buonumore che di questi tempi nè occorre molto! Il colore rosa messo nel cibo come nella vita mi piace molto!  In più è anche il colore che la Lega Italiana ha scelto per la campagna per la prevenzione del tumore al seno! e Sara ha avuto la fantastica idea di farne poi un PDF da inviare ai responsabili della campagna Nastro Rosa,  per sostenere la ricerca di questa malattia di cui noi donne purtroppo ne siamo sempre più colpite! Quindi non potevo mancare assolutamente, per nessuna ragione! Ho incominciato a sfogliare pagine di libri che mi sono regalata a Natale ed anche di quelli che già avevo, ma non trovavo niente che mi stupiva. Poi un giorno in "I Love Torte" di Irish Deseine della Guido Tommasi Editore ho trovato un Angelo di Torta, la cosiddetta "Angel Cake o Chiffon Cake" un dolce americano simile al nostro pan di spagna, molto morbido e soffice. Mi ha colpito sia per la bellezza della foto (una nuvola di un rosa delicato) che per la sua bontà. Solo che ci voleva l'ingrediente giusto cioè il cremor tartaro che non avevo e uno stampo particolare (quello con i tre piedini della Wilton).

Angel Cake
Il cremor tartaro l'ho trovato alla Coop, lo stampo invece dopo le mie varie ricerche in Internet per capire come e dove si poteva trovare e quanto costava (si aggira sui 30 euro circa quello della Wilton) ho capito che era meglio lasciar perdere. Ma prima di arrendermi (siccome sono un po' testarda) e non demordo fino alla fine, parlando con mia madre di questa torta americana che mi aveva incuriosito, esce fuori che lo stampo lo aveva mia cugina che a sua volta lo aveva preso a Pescara consigliato da un'altra cugina che fa spesso questa torta americana! E via con le telefonate e i consigli per la ricetta. Quella del libro l'ho tralasciata perchè richiedeva 15 albumi e la copertura era una glassa di 750 gr di zucchero a velo con 150 gr di burro o mascarpone che non si è capito bene come si doveva preparare e in più per colorare la glassa ci voleva il colorante rosso che a me sinceramente non và di usarlo. Poi una sera, sul tardi, guardando una puntata di "Dolce e Salato" di Valentina Gigli ho sentito che stava preparando proprio l' Angel Cake. Mi sono scritta tutte le dosi e guardato bene bene il procedimento e voilà! Ho deciso che questa era la ricetta giusta! L'Angel Cake di Valentina Gigli con farcitura di panna fresca montata e lievemente rosata di Carla Manfredi :-)

Angel Cake

Ingredienti per la torta:

- 3/4 di cup di zucchero semolato;
- 3/4 di cup di farina;
- 12 albumi a temperatura ambiente;
- 1 cucchiaino e mezzo di cremor tartaro;
- 1/4 di cucchiaino di sale;
- estratto di vaniglia o baccelli di vaniglia;
- 3/4 di cup di zucchero semolato.

Ingredienti per la farcitura:

- 250 ml di panna fresca;
- 3 cucchiaini di zuchero a velo;
- 1 cestino di ribes rosso.

N.B. : per le dosi delle cup (tazze) ci vorrebbero  i dosatori americani come dice Valentina Gigli, ma io non avendoli, ho convertitto le misure, sempre consultandomi su Internet! Benedetta Ineternet! - 3/4 di cup per gli ingredienti asciutti corrispondono a 180 gr.

Angel Cake

Preparazione della torta:

In una ciotola mettere 3/4 di cup (180 gr)  di zucchero con  i 3/4 di cup (180 gr) di farina e setacciarla molto bene, almeno 4 volte e poi tenetela da parte. Montare gli albumi e aggiungere un po' alla volta gli altri 3/4 di cup (sempre 180 gr) di zucchero, un cuchiaino e mezzo di cremor tartaro, 1/4 di cucchiano di sale e l'estratto di vaniglia o anche dei baccelli di vaniglia come ho fatto io. Quando gli albumi saranno montati molto bene aggiungere la farina setacciata con lo zucchero, e delicatamente con una frusta amalgamare dall'alto verso il basso. Mettere il composto nello stampo dell'Angel Cake imburrato e infarinato e infornare a 170 ° per 40 minuti circa con forno statico, altrimenti a 160° per 40 minuti con forno ventilato. Lasciare raffreddare e sformare. Lo stampo viene fatto raffreddare a testa in giù sugli appositi piedini o altrimenti messo su un collo di bottiglia o su delle ciotoline o barattoli. Questo procedimento serve per mantenere soffice e leggero il dolce.

Decorazione della torta:

Per la decorazione potete procedere a vostro piacimento. Valentina Gigli l'aveva lasciata senza farcitura, mia cugina di Pescara di solito la ricopre con il cioccolato, io l'ho farcita con panna fresca montata, 3 cuchiaini di zucchero a velo e l'ho colorata con la spremitura dei ribes passati in un colino e aggiunti alla panna mentre la montavo con le fruste. Poi con una spatola lo ricoperta tutta! Una vera Signora di torta! :-)

Angel Cake

P.S.: per lo stampo se non avete quello con i piedini potete prendere uno circolare con un tubo centrale removibile, questo serve per estrarre il dolce più facilmente.
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sabato 9 gennaio 2010

Happy Year and Happy Book

Happy Year
Archiviato il 2009 diamo il benvenuto al nuovo anno sperando che il 2010 essendo un numero pari, porti  fortuna e qualche segno di cambiamento in tutto. Che avveri molti sogni e desideri, che porti nuove speranze e nuovi posti di lavoro. Che porti salute, benessere e amore. Non faccio bilanci dell'anno vecchio, guardo avanti al futuro e solo il fatto che già si siano allungate le giornate mi si illumina il viso con un lieve sorriso. Dopo le cene e le abbuffate della Vigilia e del pranzo di Natale con i famigliari,  dopo le tombolate e le partite a burraco fatte con gli amici, dopo i festeggiamenti di Capodanno con lenticchia e cotechino, dopo la festa della Befana che come si sa porta via tutte le festività ed anche lo stress, ho bisogno ora di leggere, anzi direi che ho fame di libri, di aria, di silenzio, di pace. Fame di  sapere, di conoscere cose nuove, di assorbire come una spugna tutto ciò che riesco ad assorbire per poi creare e darmi di nuovo alla cucina, ai miei hobbies, alle  mie passioni. Leggere libri che mi sono regalata e che mi hanno regalato, libri di cucina, romanzi che hanno come protragonista principale il cibo e libri poetici per arrichire l'anima come quelli di Alda Merini.
"I poeti lavorano di notte quando i tempo non urge su di loro, quando tace il rumore della folla e termina il linciaggio delle ore. I poeti lavorano nel buio come falchi notturni od usignoli dal dolcissimo canto e temono di offendere iddio ma i poeti nel loro silenzio fanno ben più rumore di una dorata cupola di stelle ".
Testo tratto da A.Merini "Testamento" Crocetti Editore - 1988.
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