e dopo la previsione sbagliata dei Maya (quanto vociferare), dopo la cena della vigilia di Natale, il pranzo di Natale e quello di S. Stefano, dopo le grandi abbuffate e anche dopo le tante tisane e camomille all'ora di cena, aspettiamo che arrivi il nuovo anno buttandoci alle spalle tutto ciò che di vecchio, brutto e triste ha portato! rimbochiamoci le maniche e andiamo avanti, aspettanto che l'Epifania tutte le feste e la crisi se le porti via. che sia poi un veglione fatto tra amici o parenti, che sia al ristorante o in un casolare, in discoteca o lungo le vie di una capitale europea, il cenone di mezzanotte deve essere un punto di inizio per ricostruire e per dire basta! si devono trovare alternative lavorative che possano ridare dignità e speranza ai giovani e non giovani. non dobbiamo essere passivi a tutto ciò. anzi bisogna essere audaci e tenaci! bisogna ritrovare il coraggio per potere parlare di progresso. non demordere mai. sono una persona che ha un carattere ottimista e spero che ci sia una svolta per tutti. che si possa avere un diverso stato d'animo pensando al nostro Bel Paese. che si possa credere in un futuro più luminoso e più accogliente senza andare lontano.
sabato 29 dicembre 2012
mercoledì 12 dicembre 2012
polpette di cavolo e treccine alla paprica
noi donne siamo
consapevoli di fare più cose nello stesso momento. con una mano giriamo le
verdure e con l’altra rispondiamo al telefono, mentre mettiamo in forno una pietanza andiamo
a stendere i panni o a fare i letti, mentre con le mani laviamo i bicchieri o i piatti, con un piede
spostiamo il cestino della spazzatura. senza contare che poi nel frattempo il tuo
cervello pensa a cosa preparare per cena o come fare per incastrare tutto il
lavoro che devi svolgere nell’arco di una giornata. pezzi di carta che si
uniscono uno dopo l’altro per formare un unico foglio dove tutto sta in ordine
e che alla fine della giornata ti porta a stare per qualche minuto rilassata
sul divano. diciamo che possiamo svolgere più compiti contemporaneamente. siamo
come il sistema operativo di un PC che svolge più Task = più compiti! come
scaricare la posta, navigare in Internet o scaricare le foto dal telefono o
dalla macchina fotografica, fare la scansione o altro ancora. Mah e qui era dove
volevo arrivare, a volte il cervello fuma come pure il sistema operativo va in
tilt! nel senso che quando si mettono moltissime cose sul fuoco, alla fine qualcosa bruciamo o la rompiamo! è
quello che è successo a me oggi! dopo aver fatto la spesa, avevo messo in forno
dei ravioli pasticciati, sul fuoco una pentola con acqua e fagioli, il secondo
era pronto per fortuna, apparecchiato la tavola. nel mentre sono andata a fare
i letti, messo i panni in lavatrice. avendo ancora del tempo sono andata a
leggere la mail al Computer, aperto FB quel poco per vedere le ultime news. continui a navigare perchè pensi che hai ancora del tempo sufficiente prima che si
cucini tutto e invece no! pensi male! ma ti imbatti in un video su
YOUTUBE veramente piacevole che ti riempe di gioia e che ti fa sognare portandoti lontano con la
testa. rimani folgorata al tal punto che anche senti un odore di bruciato, non
pensi che provenga dalla tua cucina. non gli dai peso. sei talmente presa che
ti concedi ancora altri 5 minuti di rilasso fino a quando l’odore di bruciato
si fa persistente e allora scatta il neurone che prima sognava e ti fa saltare
dalla sedia, facendoti rinsavire e tornare in sé! ti rendi conto che quel
sentore di bruciato viene dalla tua cucina e corri di corsa subito di sopra. e ti accorgi che i fagioli sono diventati NERI come
pure la PENTOLA! non ti scoraggi però, prendi i fagioli e li butti nell’umido, prendi
la pentola e la getti nell’indifferenziata L
e fai a meno del contorno. noi donne siamo consapevoli che come sappiamo bruciare le
pentole noi, non le brucia nessuno! e pensare che oggi è il giorno perfetto
essendo il 12.12.2012! di solito è sempre il contrario, questa è l’eccezione
che conferma la regola :)
invece quando ho
preparato, la scorsa settimana, queste stuzzicanti polpette di cavolo e queste
deliziose treccine alla paprica mi sono presa tutto il tempo necessario facendo
una ricetta alla volta e non facendomi prendere dalla fretta! Il risultato? finiti subito!
martedì 30 ottobre 2012
di torte, di tea cosy e ricordi...
giovedì 25 ottobre 2012
ancora zucca!
eh siiii!!! ancora zucca! day by
day questo ortaggio sta invadendo la mia cucina ma in maniera piacevole e avvolgente. anche perchè si presta a molte varianti. ci si può riempire un intero menù :-) colori e
sapori autunnali offrono alla tavola delle calde ricette. l’autunno è
spettacolare con queste tonalità e gli ortaggi che popolano la terra sono
pittoreschi. questa volta però è cotta al forno, arricchita con del formaggio greco e aromi. un bel contrasto tra dolce e salato.
martedì 16 ottobre 2012
la zucca arrangata !
Prendo fiato e mi immergo nella
scrittura. sono arrivata di corsa a questo giorno ma ce l’ho fatta! non potevo
non partecipare all’interessante e lodevole contest che Virginia insieme a ProgettoMondoMla ha indetto per assicurare la giusta alimentazione ai bimbi e alle
loro mamme nei paesi dove ancora purtroppo c’è la fame! basta regalare una
ricetta (che abbia come protagonista il pane) al fine di creare un calendario e un libro per raccoglierne i fondi. il pane è il protagonista assoluto di questa giornata. l'alimento che sulla mia tavola e non credo solo sulla mia, non manca mai anzi da quando ho il lievito madre (per l'esattezza un anno e mezzo) me lo preparo handmade e direi che come gusto non ci sia altro pane comprato al forno che tenga :)
cibo e sicurezza alimentare sono
alla base della nostra costituzione fisica e mentale. nonostante il fatto che
siamo nel 2012 il numero delle persone che non possono permettersi pasti
regolari non soltanto nei Paesi considerati poveri, ma anche nelle nazioni più
ricche è in aumento. facciamo attenzione a non sprecare nemmeno una mollica di
pane e non solo pane!
venerdì 12 ottobre 2012
una tatin di carote nere e una spremuta di melograno :)
lo so lo so e lo so! il colore
nero non dona molto al cibo. una pietanza così scura può sembrare, anzi no,
direi che sembra provenire dal ricettario della "Famiglia Addams" e
in effetti quando l'ho presentata ad A. me l'ha subito detto :O ! ma prima
bisogna assaggiare e poi criticare eheheh. una tatin con carote
nere o viola suvvia cosa sarà mai! la ricetta proviene dall'ultimo numero di Sale
& Pepe di cui io ho rivoluzionato i colori degli ingredienti! dovevo
pure impiegarle in qualcosa di particolare queste carote
tanto ricercate. e quando mi sono imbattuta sulla foto della rivista è stato
amore a prima vista! è mia ho detto! ora non fermatevi alle foto, ma osate e
provate a cucinarle in questa maniera. si fa velocemente e se volete un po' di
rumorio e risate a tavola, accompagnate da occhi e facce inorridite, non avete
che da fare questa ricetta ahahhah. ma credetemi il risultato alla fine è buono
e quel gusto particolare dato dalla salsa di soia caramellata con lo zucchero e
il burro lo rende molto asiatico. farete un'ottima figura, infatti poi è stato
apprezzato. e avrete dimostrato che sapete cucinare anche qualcosa dalle note
orientali ;) se ora non vi tenta, tenetela in archivio per la festa di Hallowen
:DDD
lunedì 8 ottobre 2012
i colori autunnali degli ortaggi
il mondo degli ortaggi così vasto, così assortito, così brillante anche d'autunno! colori caldi e sapori intensi. un bel raccolto sulle tonalità del colore viola, giallo e verde. passando dai fagiolini alle melanzane lunghe striate o in tinta unita, alla melanzana slim gim e baby. l'Orto Antico è avvolto dai colori autunnali da portare in tavola gustandoli con bel sorriso :D
giovedì 4 ottobre 2012
Bubble Tea Time e le perle di tapioca
Francesca abita ad Amsterdam ma è
italiana ed è amante del tè e di tutto ciò che gli gira intorno, anzi approfitto
per dirvi che fa anche a mano dei carinissimi tea cosy! cosa sono? dei copriteiera lavorati a maglia o all’uncinetto che trovo simpaticissimi e
graziosi :) alla fine di giugno Francesca ha pubblicato questo post! mentre lo leggo mi accorgo che per
preparare il Bubble Tea occorrono "Le perle di
Tapioca"! Oh my God! ora dove le trovo ste perle?! parlando poi con lei su FB gli scrivo: “
ad avercele queste perle”! mi sembra come quando diversi anni fa, per la
precisone quattro anni fa, non trovavo dalle mie parti la vendita del tè
matcha! era introvabile! ora le perle di Tapioca :( ma Francesca mi risponde gentilmente: “te le mando io, qui ad Amsterdam
si trovano". così appena ho ricevuto a casa il pacco, con grande stupore ho visto
per la prima volta queste perline tutte bianche che poi una volta
cotte diventano trasparenti. non vedevo l'ora di assaggiarle ma quest’estate per una serie di motivi vari non ho avuto il tempo materiale per provarle. ma l’estate
ancora continua, eccome se continua! e con una percentuale di umidità così alta che
mi sta entrando in tutti i pori della pelle! sembra di essere per l'appunto in Tailandia :) siamo in tema quindi :) solo che prima di pubblicare la ricetta giusta ci
ho messo un po’ di tempo perché non riuscivo a trovare la proporzione
ideale per cucinare le perle. ma con pazienza ho provato e riprovato giungendo alla
conclusione che leggerete più sotto.
giovedì 20 settembre 2012
Il Circo delle Pulci e la sua magica ricetta
prendete un
ex garage della Renault a Milano in via Maiocchi, dategli una bella mondata e ripulita;
metteteci dentro
stand, banchetti, tappeti, una band, diversi food court e il DaWanda market;
aggiungeteci
moltissimi articoli hand-made al
centopercento: colletti in pelle e di cotone, collane e orecchini con frange,
collisciarpa double face, cappelli, cinture, fasce, scarpe, occhiali, spille,
bottoni, anelli, accessori per capelli, abiti, borsette, gilet, vestiti,
maglie, gomitoli di lana, poster, vinili e biglietti fatti da new designer e
artigiani ed infine una manciata di chicche bizzarre e vintage;
insaporite
con una bella dose di sorrisi, cinque cucchiai colmi di magia e amore quanto
basta;
unite al
composto un sorprendente intrattenimento gestito dallo staff del Circolo dellePulci. artisti, deejay, performer circensi, attori, showmen, giochi e cooking
workshop per bambini, lettura dei tarocchi, torte morbidose in faccia, un
allegro dentista ma con carie, il tiro a segno con la Barbie, le tre teste e
animazione live. mescolate energicamente tutti gli ingredienti e quando il
composto inizia a bollire aggiungere un pizzico di follia. poi cuocere per
circa 12 ore a fuoco basso. nono non vi preoccupate se arriverà sera e calerà
la notte, perché si accenderanno piccole lampadine. tutte in fila indiana
sospese in aria su lunghi fili per farvi compagnia. piccole stelle che luccicheranno sopra di
voi.
poi una
volta cotta la ricetta vi troverete in mano, ops! vi troverete nel piatto un
cibo prezioso pieno di profumi, ricordi, romanticismo e passione che vi
riporteranno indietro nel tempo con una tremenda nostalgia al passato ma che
piacerà sia ai grandi che ai piccini :)
sarete
inebriati da questa fantastica ricetta che non potrete più a farne a meno sia
per il sapore un po’ retrò che per il gusto. vi senirete di vivere una favola, dove le sagome di cartone si animano e le persone vere
sembrano dei cartoons :) realtà e fantasia si mescolano e si intrecciano facilmente. non
capirete più in quale mondo viviate. vorreste che non finisse mai questa
pietanza per restare ancorati a questa fantastica storia che è Il Circo dellePulci :)
morso dopo
morso, assaggio dopo assaggio rimarrete sorpresi ed entusiasti dal miscuglio
degli ingredienti, dal retrogusto berlinese, dal profumo speziato di creatività, dalle note di calore ed emozione.
diciamo che è la mia ricetta preferita? Si direi proprio di sì!
impossibile
non provarla!
giovedì 9 agosto 2012
una crostata dal bosco
eccomi di ritorno da un evento fatto la settimana scorsa. posto la foto fatta velocemente con il cellullare, non rende giustizia all'occhio ma posso garantirvi che al palato era deliziosa! è piaciuta moltissimo a tutti gli invitati. in particolar modo ad Annamaria una dolcissima signora di Rimini a cui mando un bacio ed a Simone (si legge Zimone perchè è un nome tedesco) che era interessata a sapere come si fa una crostata. ringrazio Cristina per l'oppurtunità che mi ha dato fidandosi di me, ringrazio i suoi invitati che sono stati di una gentilezza e cordialità unica! ringrazio anche Lisa che ha preparato dei buonissimi cocktail e Luna che mi ha tenuto l'aggiornamento degli ospiti :) e tutta la famiglia! Grazie di cuore! tornando ora alla crostata in questione diciamo che ho fatto un mix tra la pasta frolla e la farcitura. nel senso che la ricetta della pasta frolla proviene da un programma su Alice credo che sia "Dolce e Salto" quando c'era Valentina. è sempre mia madre che prende al volo le ricette in televisione, me le consiglia non ricordandosi bene il programma :) per la farcitura invece ho trovato questa gustosissima e insolita variante di crema sfogliando le pagine della rivista "Cucina Moderna" di molti anni fa, di cui ho cambiato qualche cosa: non ho messo il rum e utilizzato più frutti di bosco. non ho messo la pasta frolla surgelata. niente pasta sfoglia surgelata! ma pasta frolla fatta a mano :) quindi freschissima!
martedì 24 luglio 2012
i colori delle bietole !
quando il tempo fuori è grigio e non solo fuori,
io ho bisogno di colore, di positività e di energia per ricaricarmi e tirare
fuori i colori dell’anima che in questo momento sono solo sfumature di grigio
appunto! ho bisogno di andare oltre. al di là delle siepe, delle nuvole e del
malumori. sabato scorso giocando in anticipo sulle previsione delle condizioni
meteo che annunciavano arrivi di temporali e abbassamento delle temperature, mi
sono recata all’orto per raccoglie queste biete colorate. un bel cesto di coste
che vanno dal rosso intenso all’arancione, dal fucsia al rosa per poi arrivare
al giallo.
giovedì 19 luglio 2012
Le forme del Verdicchio
Voltiamo pagina e parliamo di
vino!
Il mese scorso ho partecipato ad
una degustazione svoltasi al
Belvedere di Agugliano
LE FORME DEL VERDICCHIO
DISCORSI DI TERRITORI, PERSONE, ANNATE
E…ASSAGGI DI LIQUIDO ODOROSO.
VECCHIE ANNATE E ANTEPRIME DI
COLONNARA
FATTORIA CORONCINO
FATTORIA SAN LORENZO
GAROFOLI
LA DISTESA
SANTA BARBARA
Il tutto presentato
da SANDRO SANGIORGI
12 assaggi di verdicchi in 2 fasi
PRIMA BATTERIA di VINI
GIOVANI
4 DEL 2010 (annata seria) e
2 DEL 2009 (annata felice)
SECONDA BATTERIA di VINI
PIU’ VECCHI dal 2009 al 1999 passando per il 2004 e 2000
venerdì 13 luglio 2012
sogno di una notte di mezza estate...
...il temporale improvviso di ieri pomeriggio non aveva tolto il mio entusiasmo nel cucinare ai fornelli le ultime cose da portare per un evento in campagna. sissà i temporali d'estate vanno e vengono e quindi non avevo dubbi che il sole poi rispuntasse all'improvviso. e così è andata. il sole è uscito tra le nuvole e l'aria si è rinfrescata portando via tutta la calura e l'afa del giorno. arrivata nel posto ho scaricato tutte le mie cosucce e mentre mi accingevo a farcire gli antipasti mi arriva una telefonata da mia figlia. con tono spaventato e affannato mi dice che è caduta dal motorino facendosi male! mi dice che ha una ferita molto brutta! ...pausa da parte mia... panico totale! telefono a mio marito e parto subito con la macchina per raggiungerla. abrasioni plurime in tutte le parti del corpo (collo, mento, spalle, mani, gambe) per fortuna sulla fronte no! almeno lì potevo baciarla. e in una coscia aveva legata una fascia bianca, messa da una signora del posto che era soccorsa ad aiutarla in quanto aveva sentito un rumore forte! in braccio aveva portato anche una bottiglia d'acqua e un bicchiere. grazie ancora signora per le accortezze donate a mia figlia. che guarda il destino, ora so pure chi è ed anche lei sa chi sono io, solo che non ci siamo mai conosciute di persona. ma sia io che mia madre e mio padre conosciamo molto bene la loro figlia Daniela !! le porterò un dolce fatto da me appena posso. poi guardo più in là e vedo il motorino! appoggiato sul ciglio della strada. la parte davanti tutta distrutta! da buttare via. mia figlia piangeva disperatamente e mi ripeteva: mi dispiace mamma. mi dispiace mamma continuando ancora a piangere. l'ho abbracciata piano piano per non fargli male dicendogli che del motorino non mi interessava un cavolo! l'importante era che Lei stava bene e che avremmo risolto il problema! mio marito era già arrivato da pochi minuti e cercava di risolvere altre cose. io tra una parola e l'altra, tra un bacio e una carezza fatta a mia figlia, la rincuoravo perchè era molto spaventata! era sotto shock ! per il resto stava bene, si muoveva e camminava da sola. allora io e mio marito decidiamo il da farsi. Lei se ne va con il padre al pronto soccorso di Ancona ed io con l'ansia nello stomaco ritorno a finire di sistemare le cose, raccomandando a mio marito che sarei partita subito se c'era qualcosa di grave! avrò chamato mille volte mentre splamavo robiola e philadelphia, mentre preparavo questi finger food di riso venere, mentre cercavo di mettere ordine nella mia mente. ecco come si può rovinare un sogno di una notte di mezza estate! ero partita con la gioia nel cuore, con il sole nelle labbra. con la voglia di fare. poi...poi tutto è svanito nel nulla. è vero il detto: "figli piccoli problemi piccoli, figli grandi problemi grandi". chiamo ancora mio marito e finalmente mi dice che i punti non servono. non ha niente di rotto. ritorna in me un po' di luce e vado fuori nel prato a fare alcune foto per distrarmi un po'. foto fatte in fretta e furia e si vede, senza un tocco di precisione nel mettere il pomodorino o la rucola al loro posto affinchè fossero in bella posa. ma posso dirvi che è piacuto molto! ad una certa ora, poco dopo aver saputo che mia figlia con mio marito erano a casa, prendo le mie cose, cesti e cestini, vassaoi, ciotole e ambaramban. saluto le persone e me ne ritorno a casa con la disperata voglia di vedere mia figlia e di baciarla. per fortuna o sfortuna, ancora questo non lo so, i punti non servono perchè la sostanza portata via nella parte della coscia è molto ampia e per intervenire (parlando questa mattina con la gentilisima e bravissima dermatologa) si dovrebbe prendere una parte di tessuto da un'altra parte e metterla nel punto dove manca. si è deciso per ora di lasciar rimarginare o far ricreare da sola la pelle con le pomate (procedimento che va più alla lunga) ma questo poco importa...si vedrà poi nei prossimi giorni in base a come reagisce la pelle e si deciderà se sia il caso di intervenire o meno chirurgicamente. Lei, mia figlia non si ricorda di come è successo il fatto. ieri inveece quando mi aveva chiamato, mi aveva detto di come erano andate le cose. oggi nulla, non si ricorda niente. non si rammenta di come è successo. e non si ricorda nemmeno di quello che ha fatto prima. sono molto preoccupata per questo ma i dottori hanno detto che è normale. queste cose accadono quando c'è un grosso spavento. anche la dottoressa questa mattina mi ha detto le stesse cose. e che se c'era qualcosa di grave ieri al pronto soccorso gli avrebbero fatto altri accertamenti come la Tac ecc...speriamo bene!
sabato 23 giugno 2012
un aperitivo cena
...buon sabato! dove siete al mare? o in qualche pineta a gustarvi il fresco? io purtroppo oggi me ne sto a casa a riposarmi sotto le pale del ventilatore. leggerò qualche libro, annaffierò abbondantemente le piante che puro loro soffrono il caldo e poi questa sera me ne andrò a cena fuori sulle colline di Jesi nel piccolo antico borgo di Castelbellino a cenare presso "Il Tamburo Battente" tipica e bizzarra osteria di cui il proprietario è un grande artista! e ammirerò il bellissimo panorama che si affaccia sulla vallle dell'Esino. speriamo che lì ci sia un po' d'aria! un giorno vi parlerò anche di questo caratteristico posto e del suo creativo oste :) ora voglio invece parlarvi brevemente di quello che ho preparato per un aperitivo cena di alcuni giorni fa :) vi faccio vedere gli scones al formaggio e quelli al Tè Matcha che adoroooooooo (vabbè questo per chi mi segue non è una novità) e la frutta. in pratica una parte dell'entrata del menù e la conclusione dello stesso...nel mezzo del cammin della sera ero troppo impegnata :)
martedì 19 giugno 2012
crema alla vaniglia del Madagacar
...in questi giorni di
caldo intenso non ci resta che rinfrescarci il palato con cibi e dolci
freschi... questa crema alla vaniglia è ideale per concludere un fine pasto
serale, da godersela lentamente in modo da sentirne tutto il suo profumo. un profumo così
avvolgente che ti porta con la mente a pensare lontano, a isole incontaminate
come quella del Madagascar da cui proviene la stecca di vaniglia che ho utilizzato chiamata appunto Vaniglia di
Mananara del Madagascar Presidio SlowFood :)
venerdì 15 giugno 2012
Voglia di gelato…d’autore !!
Chi ha partecipato alla terza edizione del Festival del Gelato Artigianale ad Agugliano la voglia di gelato finalmente l’ha tolta una volta per tutte. eh si perché in questi tre giorni di Kermesse i gusti e le varianti di gelato tradizionale ed originale sono state molteplici! sabato scorso nelle prime ore del pomeriggio quando ancora la calca della gente doveva arrivare mi son fatta due passi tra i vari stand e ho assaggiato quasi tutti i gusti compresa la focaccina calda al burro con gelato alla mandorla, ciliegia, fiordilatte e semi di cacao. una focaccina che mantiene bene il freddo dentro e il caldo al suo esterno. questa focaccia è stata presentata da Stefano Vianello di Treviso ed è stata una vera novità. quella sensazione di caldo e freddo che veniva fuori ad ogni morso aumentava la voglia di mangiarne ancora. una squisitezza! e direi ottima per sostituire una cena J I gusti che mi sono piaciuti di più? Beh ecco la lista è lunga, ma cominciamo con il gusto mascarpone e amaretto con guarnizione di fico e Oreo! avete presente il biscotto internazionale conosciutissimo? ecco proprio quello...presentato da Barbara Mozzati e Gianfranco Viscito provenienti dalle Isole Canarie, due gusti sorprendenti! un altro gusto che mi è piaciuto molto è stato “Sere d’estate” con mascarpone, pere e cioccolato di Orlando Volpini (Marche). il gusto Bardolino e Olio Extra Vergine del Garda della Famiglia Pasini - Gelateria Mattielli (Veneto) direi ottimo, sembrava di bere veramente il vino e gustare l’olio :D poi vediamo...il gusto siciliano! cassata con pistacchio mandorlato e latte di capra di Paolo Antico della gelateria Preferita di Partinico (Sicilia) una s-q-u-i-s-i-t-e-z-z-a. la crema di limoncello, profumo di Sorrento e limone con i meravigliosi e profumati limoni della costiera sorrentina di Davide Guglielmo (Campania) sono stati un incanto. il cioccolato allo zenzero e moscatella di Umberto Spada (Abruzzo). la crema del pastore e sorbetto alle visciole della Società Agricola le Cantine del Cardinale Serra dei Conti presentato da Palmiro Bruschi (Toscana) tanto simpatico quanto bravo! il cioccolato fondente al 62% e fragola (senza glutine e lattosio) del bravissimo Antonio Luzi - Gelateria Makì (Fano - Marche) il buonissimo malto d’orzo e gianduia di Marco D’Oronzo della gelateria Marchetti (Piemonte). la crema con vin santo e ciambella , ricotta di pecora e miele di castagna di Matteo Carloni (Umbria). la nocciola e cioccolato bianco variegato al fico di Luigi Lo Scalzo (Jesi - Marche) e infine ma non per importanza “Last but not least” la mandorla della Val di Noto con Casciotta d’Urbino e Sapa del grande Paolo Brunelli (Agugliano - Marche) che ha saputo accostare gusti insoliti. questo gusto con il formaggio è stato qualcosa di notevole in tutti i sensi. penserete ma il formaggio con il gelato? maddai su non ci credo che ci sta bene! invece il formaggio con il gelato ci sta bene come il cacio con le pere : ) e la sapa ? Bè la sapa detta anche “mosto cotto” avvolge il formaggio con la mandorla in maniera piacevole e armoniosa donandogli un tocco di magia.
mercoledì 6 giugno 2012
di Casciotta d’Urbino DOP, gocce di Sapa e Capinera!
...e dopo le nuvole d’olio dell’anno
scorso quest’anno il nostro maestro Paolo Brunelli ci sorprenderà con un abbinamento
salato e inedito. il gusto della mandorla della Val di Noto valorizzata con una
grattugiata di formaggio: la “Casciotta d’Urbino” DOP dell’Azienda Tre Valli
di Jesi e qualche goccia di Sapa o "mosto cotto". un gelato tradizionale
abbinato ad un gusto salato J
da non perdere! l’ho provato e devo dire
che il sapore è squisito! ci sarà la conosciutissima “Crema Brunelli” divenuta un
classico per la nostra zona e non solo! siamo così giunti alla terza edizione del
Festival del Gelato Artigianale che si svolgerà sempre per le vie del centro storico
del Paese di Agugliano ma con un appuntamento nell’ex convento di Castel d’Emilio
divenuta sede dell’Associazione che in collaborazione con l’amministrazione
comunale, la Confartigianato e la Pasticceria Internazionale, organizza l’evento.
Qui il programma nei dettagli !! nell’arco delle tre giornate ci saranno varie prelibatezze da gustare fatte da
professionisti del settore. alcuni gusti in anticipo? tanto per farvi venire l’acquolina
alla bocca? ciliegia e menta e fior di cacao proposta dal bravissimo Luigi
Tirabassi - Regione Lazio; malto d’orzo dall’altro sempre bravo maestro Alberto
Marchetti - Regione Piemonte; gelato all’olio d’oliva extravergine del Garda e
gusto al Bardolino dalla Famiglia Pasini - Regione Veneto; crema del pastore e
gelato con la visciola selvatica dal super scatenatissimo e campione italiano della gelateria Palmiro
Bruschi - Regione Toscana. ci saranno tantissimi altri gusti da assaggiare tutti fatti con ingredienti di prima qualità senza
conservanti e coloranti. spettacoli musicali e di danza - Aperigelato che si terrà ogni giorno prima della
cena e concorsi e premi come quello di Ilario Berardi
2012 per il Giornalismo Enogastronomico
o il Concorso Gelato d'Autore MIG
Longarone 2012.
Vi ho convinti? Io vi aspetto...mi
trovate presso lo stand di Paolo Brunelli ovviamente!!
arrivate nella Piazza al centro e chiedete ;)
venerdì 1 giugno 2012
My Birthday and your...
…compleanni, eventi , merende,
aperitivi cena, per una pausa dal lavoro rilassante, per un dolce tè da
condividere con le amiche, per riscoprire il piacere di una buona lettura
accompagnata da una tazza di tè e da deliziosi dolcetti o cibi salati eccomi a
vostra disposizione! ebbene si “alla venera” età dei 50 anni, cambio giostra,
mi faccio un bel giro e mi lancio in questo progetto che per me è una passione,
sperando che arrivino delle richieste. una è già arrivata e lo vedete dalle
foto. è andata benissimo e un grazie con stima e affetto va ad A. che mi ha
chiesto di organizzarle il compleanno di sua nipote, una bellissima e dolcissima
bambina di due anni. ho curato le decorazioni, i dettagli con biglietti e
nastri in modo che tutto fosse perfetto e coordinato. ho allestito la tavola con
rose rosa ed edera, vasi e vassoi e scelto i colori dell’evento che erano: rosa,
verde e marrone. poi ho cucinato tante delizie come: muffin al formaggio e semi
di zucca, muffin al formaggio ed olive con semi di papavero, focaccia al
rosmarino e al timo, ciambella alle pere e formaggio, madeleines al profumo di
limone bio e tè matcha, cookies chocolate crinkles, muffin con gocce di
cioccolato, cake al cioccolato bianco e tè matcha e la torta che purtroppo non
sono riuscita a fotografare perché presa ad accendere le candeline (non so quante volte
le ho accese per far felice la splendida bimba). ma ho preparato una crostata
con crema pasticcera e ganache al cioccolato con la scritta degli auguri al
cioccolato bianco e panna e nastro rosa a pois bianco, che girava tutto intorno alla cake
e un bel fiocco davanti. il tutto appoggiato su
una alzatina.
per finire come dono ai bambini che hanno partecipato al compleanno un sacchettino
trasparente con dentro un muffin al cioccolato con un cuoricino rosso, con etichetta annodata con un filo in tinta a righe rosa e bianco per ringraziare coloro che avevano partecipato al compleanno.
giovedì 17 maggio 2012
Salutiamoci con sugo di fava e pomodorini !!
ecco la
ricetta con la tenerissima fava raccolta all’Orto!! un bel sughetto per
accompagnare delle tagliatelle di semola di grano duro con cacao e peperoncino
(specialità umbra)! un pacco di pasta che mi ha portato mia figlia quando è stata in
gita scolastica circa un anno fa nei pressi di Castelluccio. oltre a questo
pacco di pasta al cioccolato e peperoncino mi ha portato, un altro con la
cannella, la famosa e conosciutissima lenticchia di Castelluccio di Norcia, un barattolino di miele con zafferano e dei sacchetti di riso alle fragole, sale alle rose e dell'amaranto. ha speso tutto quello che
aveva per portarmi queste prelibatezza, in quanto sa che sua madre va pazza per le cose buone e ricercate :) ed era anche ora
che lo tiravo fuori dalla dispensa questo bel pacco di pasta, altrimenti sarebbe restato
lì senza consumarlo e sarebbe stato un vero peccato! poi in rete è partitto un contest indetto dal un bel quartetto di donne: Brii, Lo, Stella e Cobrizo che ha realizzato il simpatico logo - per dare via ad una iniziativa "Salutiamoci, mangiare bene per stare bene". un modo pe rimpararre a cucinare qualcosadi buono e sano e conoscere il giusto rapporto tra cibo e salute rispettando la stagionalità. il cibo è molto importante per prevenire i tumori e alte malattie che oggigiorno sono sempre più frequenti e di cui ogni anno purtroppo l'età si abbassa di molto! quindi prevenire è meglio che curare!
mercoledì 9 maggio 2012
L'orto Antico nella Cocotte Staub !!
L’orto nel piatto! ops nella Cocotte! eggià, ho messo queste piantine di pomodoro nelle deliziose cocottine di ceramica rosso fuoco! ieri avevo bisogno di staccare e quindi me ne sono andata all’OrtoAntico. e in queste giorni c'è tanto lavoro da fare! quanto c’è da seminare! pomodori,
peperoni, peperoncini, erbe aromatiche, fagioli, patate ecc…c'è qualche volontario? :-) le varietà di
pomodori sono moltissime e questa che vedete nella cocottina rossa è la varietà
Prince of the Trial. si prende una piantina ad una, ad una per poi metterla nei vasi di
torba. qui resterà una decina di giorni, il tempo di crescere 10/15 cm e poi verrà
interrata nei solchi fatti con l’aratro. ma prima di fare questo lavoro, ho bisogno di una mezz’ora di rilassamento e il
mio rilassamento consiste nel godermi i frutti che la natura offre cioè quelli
che in realtà abbiamo piantato noi che facciamo parte di questa Associazine Culturale. in questo posto di campagna mi rigenero, sto in pace con me stessa ed è
come se ritornassi bambina. quando mi buttavo distesa sui campi di grano,
nascondendomi tra le spighe. mio padre
mi cercava. io non rispondevo e tra le spighe sbirciavo la scena. che ridere. poi
alla fine uscivo fuori e mi facevo vedere con il sorriso sulle labbra. Ah che
tempi di beatitudine e di felicità! e soprattutto di spensieratezza! si lo so che non ci si deve buttare sopra le
spighe perché il grano si rovina ma chi non ha mai provato a farlo? alzi la mano?
essere distesi su un campo di grano, con il capo all'insù e guardare il cielo blu con le scie bianche degli aerei è di una bellezza che non so esprimere in parole. ma mi riempe il cuore di gioia.
giovedì 3 maggio 2012
Spaghetti alla chitarra o troccoli pugliesi!
Questo post lo
dedico a mia madre che con tanto amore, passione e volontà ha dedicato la sua
vita alla cucina e che in questa giornata di sole si è sottoposta ad un
intervento al ginocchio! incrocio le dita! da molto tempo volevo condividere con voi questa
ricetta che mi ricorda le grandi abbuffate che facevo con i miei cugini
quando si andava a passare l’estate in Puglia. eh si perchè d'estate io con la mia famiglia si andava a San Severo dove sono ora rimasti alcuni dei miei zii...e poi tutti al mare nei meravigliosi posti del Gargano :) Vieste, Pugnochiuso, Vico Garganico, Mattinata ecc...erano le mie mete di mare e la foresta umbra era un'oasi di pace e tranquillità dopo una assolata giornata di sole :) quando si arrivava dai miei zii era tutta una festa! la tavola era imbadita con tantissimi cibi del posto. mozzarelle e formaggi divini di cui ancora ricordo il sapore e la bontà, passate di pomodoro fatte in casa accoglievano i primi piatti con una genuità insuperabile! e questo tipo di pasta fatta in casa
era uno dei must di allora e sei poi se li vogliamo condire con un bel sughetto tutto corposo che si avvinghia allo spaghetto, ne viene
fuori un primo da leccarsi i baffi ;-) in Puglia si chiamano “Troccoli” e si
differenziano da quelli abruzzesi per lo spessore in quanto sono più grossi. Così
un giorno di marzo, ci siamo messe con molta pazienza (io e mia madre) a impastare questo semolino e per fortuna
che accanto a me c’era Lei che mi aiutava a capire come fare perché, la per là sembra
una ricetta semplice, ma in effetti non lo è, se poi ci aggiungiamo il fatto che
io sono una principiante in fatto di pasta fatta in casa, capirete meglio la
mia difficoltà. ma piano piano riuscirò a fare bene e da sola anche questa
pasta…diciamo che è stata una bella impresa anche per mia madre
che è una veterana in materia, perché abbiamo avuto dei problemi con la macchina della
pasta, ma tutto poi si è risolto! ne sono
usciti dei spaghetti in perfetta forma al cubo. secondo la tradizione vengono fatti con uno strumento di
legno chiamato chitarra e da qui appunto l’origine del nome, ma se non avete
questa deliziosa chitarra, si può usare la machina della pasta, come abbiamo
fatto noi. è un piatto che mi piace assai ;-)
martedì 24 aprile 2012
...di papaveri, calendule e borragine
...domenica mattina qualche raggio di sole è comparso tra le nuvole.sparse nel cielo ed io ho approfittato per raccogliere all’Orto Antico dei
fiori da portare alla merenda cena. ho raccolto calendule e borragine a volontà. tra le erbe del campo si vedeva qualche
macchia di papavero rosso che ondeggiava a ritmo del vento e chiazze di colore arancione invece fluttuavano da un'altra parte del campo attirando la
mia attenzione. mi sono avvicinata e mi sono accorta che erano papaveri arancioni! che sorpresa è stata per me! molti
li conoscono quasi esclusivamente rossi, ma i papaveri sono anche di
altri colori come il rosa, il giallo, il bianco e il nero. sulla Terra vivono,
infatti, almeno 70 specie diverse e i loro petali coprono quasi per intero i
colori dell’arcobaleno - fatta eccezione per l’azzurro. le varietà di questa
razza hanno fiori dai petali impalpabili, con sfumature di colore tra le più
delicate e iridescenti esistenti in natura. con colori invertiti, ossia con le
macchie alla base dei petali e gli stami chiari invece che neri rispetto a
quelli rossi. sono stata talmente colpita dalla bellezza leggiadra di questo
fiore che voglio deliziarvi con le immagini del cosidetto “papavero californiano”. e poi fiori come le calendule e la borragine hanno riempito il mio cestino di
vimini per colorare e guarnire una bella insalata...
venerdì 20 aprile 2012
Biscotti formato bustina di Tè
Mentre mi accingevo a farmi delle ciocche blu ai capelli (eh si
ogni tanto noi donne abbiamo bisogno di change) ma solo alcune ciocche, davanti
al viso, per il momento, mi è capitato di leggere un servizio della giornalista
Candida Morvillo, fatto a Monica Guerritore sull’inserto Io Donna del Corriere della Sera. Il titolo
era “Il talento mi ha reso libera. Come Oriana”.
La
Fallaci secondo Monica Guerritore, autrice e protagonista di Mi chiedete di
parlare. La Guerritore spiega come ha studiato contratti e interviste,
parlando anche con il nipote per cercare Oriana. Il nipote gli raccontò un aneddoto
di sua zia. quando era piccola, Oriana pianse solo una volta nella sua vita e
questa fu quando ci furono i bombardamenti a Firenze. i morti erano ovunque e
Lei scavalcando quei morti si mise a piangere. Raggiunta dal padre, le dà uno
schiaffo per calmarla dicendogli che non si piange. da allora Oriana non ha più
pianto. in seguito la Guerritore trova un’intervista in cui Oriana spiega di
come ha iniziato a scrivere. e dice: “Una notte, ho visto sulla macchina da
scrivere che emergevano parole che restavano ferme. Tac, facevo un segno. Tac,
un’altra parola”. E aggiunge: “Gocce. Tac tac. Gocce che non scivolano via come
gocce”. ecco le lacrime che non poteva versare. Freud chiarirebbe bene cos’era la
scrittura per lei – spiega Monica Guerritore. Interessante mi dico! come scrivere
per me! cioè non scrivo perché non riesco a piangere anzi questo mi viene bene.
credo che scrivere per me, sia come liberarsi di tanti dubbi o indecisioni su
quello che penso. nel senso che scrivere mi aiuta ad esprimermi in maniera più
facile per essere capita. quando lo faccio a voce con le persone non riesco a spiegare bene
quello che sento e quello che provo. non mi vengono fuori le parole la
terminologia giusta per far capire quello che vorrei dire. mi si intrecciano le
parole e a volte dalle mille cose che vorrei dire, parlo talmente veloce che sembro
una logorroica. ed ecco che allora con le foto, con la cucina e con lo scrivere
qui sul mio blog catturo le mie emozioni e le mie sensazioni e riesco a
trasmettere quello che sento dentro nell’anima, lo faccio con calma, mi do
tempo e faccio delle pause. così mi sento libera, libera di volare, di essere
me stessa! le parole scritte su carta, sono per me come una fonte inesauribile
di energia che mi dà la carica per andare avanti in certe giornate no, in certi
momenti in cui sei giù di morale. questa mia passione riesce a colmare quel
senso di vuoto che a volte mi prende e mi fa ritornare il sorriso e la voglia
di continuare ad essere ottimista e positiva. e insieme a tutto questo, se unisco
la voglia di fare con le mani dei piccoli lavori come questi biscotti fatti con
la pasta frolla formato bustina da tè – ma solo biscotti, perché il tè vero si
beve in foglie, allora tutto rientra nella norma e mi do sicurezza e autostima!
chissà Freud cosa direbbe in merito? mah
non lo so. so soltanto che tutto ciò mi rende felice e che mi fa star bene !! scopro
e ascolto me stessa. assaporo e mi gusto cose che non sapevo di avere. ora fuori il tempo è
grigio e si sente tuonare, ma una buona tazza di tè non me la toglie nessuno. così
calda da riscaldare le mie mani e il mio cuore. mi gusto questo delizioso
biscottino immerso nel cioccolato nero, bianco e verde fatto così per
assomigliare alla bustina di tè nero, bianco e verde. Nnn credete che con
queste cose la giornata sia più apprezzabile e gioiosa?
venerdì 6 aprile 2012
Stencil augurale con le erbe nelle uova :)
L’idea
dello stencil nelle uova mi è venuto in mente leggendo
il suo blog a sua volta pervenuta da colei che ha progettato questa carinissima decorazione :) seppur di origine antica queste uova così decorate, non
fanno parte della mia tradizione pasquale, ma mi sono piaciute così tanto che ho voluto
sperimentarle. il desiderio era quello di colorarle con il tè Matcha sperando
che le uova diventassero di quel bel colore verde luminoso, ma mi sono sbagliata
e dovevo immaginarlo (testarda io sono!! lo sapete!? sii) a cottura le uova
bianche mi son diventate rosa (nonostante le avessi fatte bollire a fuoco lento
per 10 minuti e poi lasciate riposare non solo per 15 minuti come da ricetta ma
per circa un’oretta, sempre con
coperchio). devo dire che comunque l’impronta delle erbe aromatiche è venuta :P
e all’olfatto il profumo era quello del tè Matcha (almeno una nota del tè c’era)…
ma per averle del colore verde dovrò provare con gli spinaci come dice Lea - credo
che vengano meglio ;) quindi se volete fare lo
stencil con delle tinte e delle mascherine come madre natura crea nelle uova, prendete le verdure come le carote, le
barbabietole, il cavolo rosso, gli spinaci o le spezie come il curcuma, lo
zafferano, la paprika ecc. usate le uova bianche quelle dell’antica
razza livornese a piumaggio bianco (trovate al Carreful) e sbizzarritevi con le
erbe aromatiche come: menta, basilico, timo, rosmarino, salvia e prezzemolo o
quello che avete nel vostro giardino,
oppure potete usare anche dei fiorellini come le violette,
non-ti-scordar-di-me, pratoline (fiori piccini), cosa che proverò presto.
prendete delle collants elasticizzate
che non usate più e tagliatele in lunghezze o tubi di 10 cm per potere inserire le uova su cui
avrete appoggiato prima delle foglie di erbe aromatiche, per poi legare le due
estremità dietro l’uovo e metterle nei pentolini con i liquidi dove si
intingeranno del colore desiderato creando
così lo stencil. a fine lavoro togliere le uova
dalla tintura e poi sciogliere ed eliminare le collants elasticizzate e le
erbe. Place the eggs on a wire rack to
dry, with the stenciled side facing up.mettere ad asciugare per almeno 1 ora. When you are ready to serve them, dip a paper towel in
the vegetable oil and gently rub the outside of the eggs with the oil to create
a nice sheen and to bring out the vibrance of the colors.prima di
portarle a tavola strofinare delicatamente la parte esterna delle uova con un
tovagliolo di carta bagnato con dell’olio per donarle un aspetto lucente e far
emergere la vivacità dei colori. Serve
immediately, and keep any uneaten eggs refrigerated. Se non le servite subito
tenere le uova in frigorifero.
martedì 27 marzo 2012
Andar per erbe spontanee o di campo!
Sarà l’aria primaverile, sarà il
cambio dell’ora, sarà che poi la vita non va mai per il verso giusto che mi accorgo
solo ora che son qui a scrivere dopo circa un mesetto dall’ultimo post! aspettavo
con trepidazione e felicità queste giornate tiepide e assolate per fare delle belle
camminate e respirare aria buona tra le colline e il mare ma la pigrizia mi
assale. Ho giusto fatto l’altra settimana una bella raccolta di erbe spontanee
cioè quelle che la natura è pronta ad offrire senza bisogno di coltivarle dato
che marzo è il mese giusto per trovarle e raccoglierle. così io con mia madre siamo
andate nella campagna vicino all’orto. ho imparato finalmente dopo tanto tempo che lo desideravo a riconoscere queste erbe
ed anche ad apprezzarle. armate di cestino, coltellini e pazienza siamo andate
alla raccolta di queste erbe
commestibili. ora posso dire che almeno tre o quattro le so riconoscere: le famose
poppole o papavero, le sprane quelle che
hanno sulla foglia delle setole e dei spini quindi aspre al tatto, la lattuga
selvatica e il crespino o crespigne quelle che hanno le foglie appunto pungenti ma sono più
dolci rispetto alle altre. poi ce ne sono tante altre come le cime di rapa o il
dente del leone ecc ma in altre zone della campagna e della regione. e fra un
mesetto in altre zone come sulle colline ci saranno gli asparagi. abbiamo passato
una giornata rilassante, all’aria aperta, condivisa con mia madre che mentre ci
chinavamo a raccoglierle, mi raccontava di quando a casa sua se ne mangiavano
moltissime e fatte in mille modi. io ho voluto seguire la tradizione
contadina marchigiana, cioè saltate in padella con olio, aglio e rosmarino e mangiarle come contorno ma con altre ho farcito una pasta sfoglia aggiungendo lo speck e il gorgonzola dolce per dargli un sapore più appettitoso. con altre erbe ancora e aggiungendo dei pomorini rossi ho preparato un altro buon contorno sempre marchigiano :)
martedì 28 febbraio 2012
La stracciatella in versione abruzzese
Il sole splende da più di
una settimana sulle mie colline e la neve sta scomparendo. l’aria è quasi
primaverile e mite ed io mi sto rigenerando e rifiorendo come una pianta. Le
cose da sistemare sono molte ma piano piano farò tutto. Il terrazzo è stato ben
lavato e pulito e il giardino l’ho quasi sistemato. Peccato che molte piante
sono andate distrutte dalla neve. le primule però sono rimaste intatte come
pure il gelsomino ha retto bene ma altri arbusti si sono rovinati o spezzati. per nostra fortuna, le
grondaie e le tegole della mia casa hanno sopportato bene il peso della neve ma per
altri invece sono andate distrutte come certe tubature che non hanno retto alle
temperature troppo gelide. ma il sole mi sta priportando il buon umore. quando mi
affaccio al balcone o se cammino per strada sento il rumore leggero della neve
che si scioglie. le vie sono piene di piccoli ruscelli che con il loro scorrere
lento dell’acqua mi danno un senso di
calma e silenzio. le colline cominciano a riprendere il colore verde dell’erba.
i tramonti sono spettacolari, sono caldi e colorati, vanno dall’arancione al rosso
intenso per poi terminare con lo stesso colore ma più pallido e tenue e il sole con la
sua luce luminosa scende sempre dietro gli Appennini. è bello vedere di nuovo sbucare
l’erba dai campi. è bello sentire anche il cinguettio di quei poveri uccellini
che ce l’hanno fatta a sopravvivere al freddo. è bello vedere la natura
rigermogliare. rimani incredula di come si possa passare nel breve tempo (della
durata di una quindicina di giorni) da un mondo all’altro senza spostarsi. rimani
sorpresa di come il tempo possa scombinare e stravolgere la vita delle
persone e della natura che ti circonda.
ora però il paesaggio è colorato :) e il colore bianco sta
lasciando il posto ai colori brillanti e allegri della primavera. carnevale è passato inosservato
lasciando una piccolina traccia. e nel periodo polare molte minestre, zuppe e
brodi caldi hanno riscaldato i nostri corpi infreddoliti. tra i vari primi caldi preparati,
un giorno mi è venuta in mente di fare la stracciatella nel modoin cui si
prepara nelle regione dell'Abruzzo. la stracciatella...mmh...quanti ricordi mi riportano alla mente.
una volta era sempre presente nei menù delle Cresime, Comunioni o matrimoni. non c’era un
pranzo di cerimonia senza avere come primo piatto la stracciatella. poi con il
tempo è passata di moda e il suo uso non
è stato più apprezzato e richiesto. ma a me è sempre piaciuta e questa che vi presento è in versione
abruzzese. me l’ha fatta mangiare tanto tempo la suocera di mia
cugina Daniela che vive a Pescara quando ero ospite da Lei. l’ha
preparata per noi dicendomi che questo piatto si usava anticamente
nell’entroterra abruzzese. mai avrei immaginato che l’insalata nel brodo si
abbinasse così bene!
domenica 12 febbraio 2012
...andare oltre il bianco
....chiudere gli occhi e vedere altri colori.
andare al di là del bianco, del colore della neve e vedere la luce blu del
mare. la luce gialla del sole. la luce verde dei pini. la luce rossa del corbezzolo.
vorrei tendere una fune tra una collina e l’altra. avanzare passo dopo passo
come una funambola. senza cadere. vorrei essere come Soseki un anziano pittore che vive a sud del Giappone e possedere l'arte assoluta...
“Perché
in realtà per Lei la cosa più difficile non era mantenersi in equilibrio, e
nemmeno dominare la paura, e tantomeno camminare su quella fune infinita, su
quel filo di musica intervallata da vertigini abbacinanti. La cosa più
difficile, quando avanzava nella luce del mondo, era di non tramutarsi in
fiocco di neve.”
“Scrivere è avanzare passo dopo passo, pagina
dopo pagina, sul cammino del libro. il difficile non è elevarsi dal suolo e
mantenersi in equilibrio sul filo del linguaggio, aiutato dal bilanciere della
penna. Non è neppure andar dritto su una linea continua e talvolta interrotta
da vertigini effimere quanto la cascata di una virgola o l’ostacolo di un
punto. No, il difficile, per il poeta ,
è rimanere costantemente su quel filo che è la scrittura, vivere ogni ora della
vita all’altezza del proprio sogno, non scendere mai, neppure per qualche
istante, dalla corda dell’immaginazione. In verità, il difficile è diventare
funambolo della parola."
martedì 31 gennaio 2012
The Strand Bookstore NYC
Il bello di camminare per le strade di NYC è quello che ti puoi
ritrovare in posti che avresti voluto vedere ma che non avresti mai pensato di
farcela in quanto il tempo è sempre poco oppure quello di trovare luoghi o negozi sconosciuti
ma straordinariamente belli. e il caso (fato o chiamatelo come volete) ha
voluto che (nella prima giornata a NY iniziata alle 9 della mattina e conclusa
all’una di notte) trovassi sul mio cammino (mentre percorrevamo la Broadway, all’altezza
con la 12ma strada, poco prima di Union Square, dopo una breve sosta, su una panchina fuori di
un coffee shop) la libreria “Strand Bookstore” di cui
avevo tanto sentito parlare in tutte le guide e forum. E con immediata meraviglia (come se mi si
è accendesse la lampadina, quella di Archimede Pitagorico, ve la ricordate? IDEA!!) mi è ritornata alla mente la storia di questa libreria e siamo entrate immediatamente nonostante la stanchezza e tutto il resto! tanto è aperta sino alle 11.00 di sera :) Appena entri ti accorgi
dei libri che ospita e che libri! Ha la più
grande collezione della città di libri rari, usati e fuori stampa e
detiene il titolo del più grande negozio al mondo di libri usati.. Il suo principale concorrente è Powell's Books in Portland Oregon.
Qui si comprano e vendono libri nuovi e usati. Il negozio occupa tre piani e mezzo, utilizzando un mezzo piano per
uffici e un piano supplementare come spazio di magazzino. As of December 2011, the store has 2.5
million books. Una stanza con vecchi tomi è riservata per feste o
cerimonie e a partire dal dicembre 2011
il negozio ha circa 2,5 milioni di libri con conduzione ancora famigliare, bello no? qui potete leggere la sua storia.
I libri sono sistemati su scaffali, ampie navate, sopra e sotto piani in
legno. Pile di libri usati come
sgabelli, libri sparsi ovunque, un apparente disordine che, invece a ben
guardare è tutto messo in un ordine perfetto,
catalogato per materie, sotto materie, lingue e ordini alfabetici. Puoi
trovare vastissimi trattati, dall’arte alla storia,, dalla letteratura alla
filosofia, dai classici in lingua originale ai calendari cinesi, dalle
magliette con le scritte e calamite raffiguranti la città come souvenir, dai audiolibri
ai libri in braille per non vedenti
e…ancora mille e mille altre cose…da sembrare una Babele di libri - Borges!! Ed infatti una volta che sei dentro la libreria sembra che di essere
in un altro mondo, di vivere in una città antica e un po’ magica come quando
Harry Potter trapassa il muro del binario 9 ¾ della stazione
ferroviaria londinese King’s Cross situato, tra i binari 9 e 10 ("Harry
Potter e la pietra filosofale”). Chiaramente non ho potuto visitarla tutta e mi
sono soffermata sulla sezione Cook, Design e Fashion trovando un’infinità di libri
provenienti da tutte le parti del mondo.
lunedì 16 gennaio 2012
Lo stoccafisso all'Anconetana
Buon lunedì e buon inizio settimana! Le
festività son finite e meno male perché qui non se ne poteva più di mangiare
così èèèè!!! non siamo più abituati a mangiare pranzi con antipasti, diverdi primi
e secondi e contorni. Per non parlare dei dolci, panettoni, torroni
e chi più ne ha più ne metta. Quindi eccoci qua, ritornati alla quotidianità. pranzi
regolari e cene sobrie e delicate fatte di zuppe e minestroni. Però prima di postare dei piatti più soft vorrei condividere con voi questa ricetta della nostra tradizione marchigiana che si mangia alla
vigilia di Natale (oltre al brodetto di pesce). lo stoccafisso all’anconetana! Questo piatto è molto rinomato e
molto frequente sulle nostre tavole alle vigilie e quaresime e anche no. Eh si
perché questo dello stoccafisso all’anconetana è un piatto decisamente importante
qui nelle Marche. c’è anche un’Accademia e un libro “Stoccafissando” nati dall’amore
di questo merluzzo proveniente dalle isole lofoten. divenuto da molto tempo “re”
indiscusso (insieme al brodetto all’anconetana) della nostra cucina.
a mio marito, mia madre e mio padre e
parenti piace moltissimo, a me un po' di meno ma questo non vieta che non ne debba parlare. sissamai che un domani cambi idea :) e questa ricetta è stata tramandata a mia madre
da un’anziana signora (anconetana doc) che ora non c’è più. una persona squisita e molto carina
nei nostri confronti. Barbara era il suo nome come quello della
mia nonna paterna, ed era la mamma di amici di famiglia. quando i miei genitori avevano
il ristorante mia madre cucinava questa ricetta al venerdì e divenne uno dei piatti del menù più apprezzato e più richiesto dai clienti! oltre al coniglio in porchetta e al vitello arrosto. Infatti la gente che proveniva da fuori Ancona e dalle Marche, se capitava nella giornata di venerdì ordinava come secondo lo stoccafisso perché fatto in
questo modo non lo avevano mai mangiato. ed erano entusiasti perché aveva quel
sapore gustoso e appetitoso che alla fine ci con il sughetto rimasto ci facevano anche la scarpetta :)
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