…cocomero, bottarga, mandorle con insalata soncino/“ostriche virtuali” nome dato dallo chef perchè il sapore rassomiglia a quello delle ostriche; alici con cavolo rosso e cetrioli marinati, fiori di lavanda, aceto di miele e olio con foglioline di menta; salmone marinato con tequila e pompelmo rosa; trancio di pesce spada con cardamomo e pomodori rossi; pesce persico su pinoli e borragine; melone e pompelmo rosa in padella caramellato con fruttosio e liquore galliano…Questo è quello che ho mangiato presso il chiosco “Spray Bar Piadineria” di Renato Matteo conosciuto a questo evento, ma dove troverete moltissime altre novità in fatto di cibo!
Infatti il suo menù è ricco di piadine innovative, tapas al bicchiere, prodotti esotici come il fritto misto di tapioca, platano e okra, carpacci di polpo, di pesce spada, di tonno, di manzo fumè, tartare di salmone con insalatina di avocado e cavolo rosso, quenelle di gorgonzola, anelli di cipolla rossa di Tropea e foglie di menta piperita, scaglie di pecorino e frutti di bosco, tacchino aromatizzato al miele con misticanza di borragine e olio aromatizzato al cardamomo, insalatina di rabarbaro e seppioline con foglie di Stevia (dolcificante naturale!) e…qui…a-r-r-i-v-a il bello, il tutto accompagnato con piadine dalle forme più stravaganti. Strani abbinamenti vero? Ma stuzzicanti e azzeccati! Adagiato sulle colline marchigiane nel piccolo parco comunale di Camerata Picena in provincia di Ancona il locale ha una vista mozzafiato che si estende dal mare Adriatico sino ai Monti degli Appennini passando per una vallata che alle luci del tramonto si anima di altre piccole luci che arrivano dalle case dei vari paesini, borghi e frazioni, dai lampioni delle strade che la attraversa. Ad ovest la linea d’orizzonte che divide la terra dal cielo sembra prendere il movimento di un pennello ondulante sino a formare una linea retta che rappresenta il picco alto del M. S. Vicino per poi ridiscendere giù e risalire dolcemente.Un piccolo chiosco con una pedana di legno sotto un pergolato e intorno un grande telo bianco che ti avvolge per farti sentire il calore nelle giornate freddolose, mentre si accartoccia su se stesso nelle giornate afose. Delle sedie colorate nelle tonalità dell’arancione, una musica che ritma la serata e la luna che con il suo chiarore illumina il panorama. Per un aperitivo alternativo, uno snack stuzzicante o una cena stravagante la serata si accende alle luci del tramonto in giù! Il tutto gestito dallo chef/creativo Renato Matteo che di giorno lavora presso l’Hotel Federico II di Jesi e di sera raggiunge il suo chiosco dove nel frattempo i suoi genitori sono già lì per dargli una mano. Un ragazzo di 30 anni, originario di Pesaro che ha voluto portare la tradizione della piadina romagnola nelle marche in una versione nuova, rivisitandola un po’ e usando l’olio extravergine d’oliva al posto dello strutto. Una trasgressione? Si! Ma ben accolta dal palato e dallo stomaco in quanto è molto più leggera e più gustosa! Un giovane con tanta voglia di lavorare e di emergere, con l’arte di creare piatti come se fossero tele di pittura, li guarnisce con piccoli fiori edibili ed erbe aromatiche che coltiva vicino al suo bar. Un’attenzione al gusto, alla genuinità e alla bellezza del piatto. La tradizione unita all’innovazione, il gusto assemblato al gioco con un tocco di romanticismo che non guasta mai!
Infatti il suo menù è ricco di piadine innovative, tapas al bicchiere, prodotti esotici come il fritto misto di tapioca, platano e okra, carpacci di polpo, di pesce spada, di tonno, di manzo fumè, tartare di salmone con insalatina di avocado e cavolo rosso, quenelle di gorgonzola, anelli di cipolla rossa di Tropea e foglie di menta piperita, scaglie di pecorino e frutti di bosco, tacchino aromatizzato al miele con misticanza di borragine e olio aromatizzato al cardamomo, insalatina di rabarbaro e seppioline con foglie di Stevia (dolcificante naturale!) e…qui…a-r-r-i-v-a il bello, il tutto accompagnato con piadine dalle forme più stravaganti. Strani abbinamenti vero? Ma stuzzicanti e azzeccati! Adagiato sulle colline marchigiane nel piccolo parco comunale di Camerata Picena in provincia di Ancona il locale ha una vista mozzafiato che si estende dal mare Adriatico sino ai Monti degli Appennini passando per una vallata che alle luci del tramonto si anima di altre piccole luci che arrivano dalle case dei vari paesini, borghi e frazioni, dai lampioni delle strade che la attraversa. Ad ovest la linea d’orizzonte che divide la terra dal cielo sembra prendere il movimento di un pennello ondulante sino a formare una linea retta che rappresenta il picco alto del M. S. Vicino per poi ridiscendere giù e risalire dolcemente.Un piccolo chiosco con una pedana di legno sotto un pergolato e intorno un grande telo bianco che ti avvolge per farti sentire il calore nelle giornate freddolose, mentre si accartoccia su se stesso nelle giornate afose. Delle sedie colorate nelle tonalità dell’arancione, una musica che ritma la serata e la luna che con il suo chiarore illumina il panorama. Per un aperitivo alternativo, uno snack stuzzicante o una cena stravagante la serata si accende alle luci del tramonto in giù! Il tutto gestito dallo chef/creativo Renato Matteo che di giorno lavora presso l’Hotel Federico II di Jesi e di sera raggiunge il suo chiosco dove nel frattempo i suoi genitori sono già lì per dargli una mano. Un ragazzo di 30 anni, originario di Pesaro che ha voluto portare la tradizione della piadina romagnola nelle marche in una versione nuova, rivisitandola un po’ e usando l’olio extravergine d’oliva al posto dello strutto. Una trasgressione? Si! Ma ben accolta dal palato e dallo stomaco in quanto è molto più leggera e più gustosa! Un giovane con tanta voglia di lavorare e di emergere, con l’arte di creare piatti come se fossero tele di pittura, li guarnisce con piccoli fiori edibili ed erbe aromatiche che coltiva vicino al suo bar. Un’attenzione al gusto, alla genuinità e alla bellezza del piatto. La tradizione unita all’innovazione, il gusto assemblato al gioco con un tocco di romanticismo che non guasta mai!
Grazie all’estro, alla fantasia e all’invenzione di Renato Matteo questi piatti riescono a diventare dei piccoli tesori gastronomici arricchendo il palato di nuovi sapori e profumi! Peccato che il sogno di questo giovane chef si stia infrangendo come l’arrivo di un’onda gigante su una barca! A settembre deve chiudere i battenti per questioni politiche! Almeno così gli hanno detto! Il nome Spray è stato messo proprio in onore della prima barca che ha fatto il giro del mondo in solitaria, una vecchia baleniera restaurata da Joshua Slocum nel 1898, da lui battezzata così augurandosi di rimanere sempre sullo ’spray’, cioè sulla cresta dell’onda…
Mi auguro che altre strade ehm altri porti possano ormeggiare la sua barca e gettare così la sua ancora per sempre riuscendo ad realizzare il suo sogno!
Mi auguro che altre strade ehm altri porti possano ormeggiare la sua barca e gettare così la sua ancora per sempre riuscendo ad realizzare il suo sogno!
Un in bocca al lupo gigante Renato!
Se passate sempre di qua…approfittatene…sino a settembre!
Se passate sempre di qua…approfittatene…sino a settembre!
Spray Bar – Piadineria
Parco Karol Wojtyla
Camerata Picena -Ancona – Uscita A14 Ancona Nord – svoltare a destra per Camerata Picena.
Per informazioni e prenotazioni contattare il numero 338/3896993 338/3896993
Camerata Picena -Ancona – Uscita A14 Ancona Nord – svoltare a destra per Camerata Picena.
Per informazioni e prenotazioni contattare il numero 338/3896993 338/3896993
Ciao Carla!
RispondiEliminaDecisamente interessante, tanto che tra la presentazione accattivante e gli abbinamenti stuzzicanti c'è l'imbarazzo della scelta :-)
:-)
RispondiEliminaciao carla!
bisognerà proprio venire dalle tue parti!
Una vergogna che un locale così innovativo, fresco e stuzzicante debba chiudere per uno stupido gioco di potere... mentre tanti posti sporchi e banali rimangono ostentatamente aperti, impedendo alla buona cucina di farsi strada e a noi di gustarla...
RispondiElimina*twostella: eh si! ti prende voglia di assaggiarli tutti ;-)
RispondiElimina*Babs: decisamente :-)
*onde99: hai perfettamente ragione, chissà cosa vorrano farci in quel parco...io la trovavo proprio una bella idea questa del chiosco/piadineria...che tra l'altro Renato Matteo ha sostenuto dei costi sia per la ristrutturazione del capanno che c'era prima che per le varie attrezzature, e ci si è buttato con anima e corpo! Era il suo sogno! Quindi immagina ora la sua faccia :(((
Ma com'è che dice quel proverbio? Togli l'interesse e il mondo gira in maniera migliore?
eh già...
RispondiEliminache bello, non pare nemmeno Italia... ma purtroppo lo è, e infatti gli tocca chiudere :-(
RispondiEliminacarla uno spray saluto grande per te!
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