Mentre mi accingevo a farmi delle ciocche blu ai capelli (eh si
ogni tanto noi donne abbiamo bisogno di change) ma solo alcune ciocche, davanti
al viso, per il momento, mi è capitato di leggere un servizio della giornalista
Candida Morvillo, fatto a Monica Guerritore sull’inserto Io Donna del Corriere della Sera. Il titolo
era “Il talento mi ha reso libera. Come Oriana”.
La
Fallaci secondo Monica Guerritore, autrice e protagonista di Mi chiedete di
parlare. La Guerritore spiega come ha studiato contratti e interviste,
parlando anche con il nipote per cercare Oriana. Il nipote gli raccontò un aneddoto
di sua zia. quando era piccola, Oriana pianse solo una volta nella sua vita e
questa fu quando ci furono i bombardamenti a Firenze. i morti erano ovunque e
Lei scavalcando quei morti si mise a piangere. Raggiunta dal padre, le dà uno
schiaffo per calmarla dicendogli che non si piange. da allora Oriana non ha più
pianto. in seguito la Guerritore trova un’intervista in cui Oriana spiega di
come ha iniziato a scrivere. e dice: “Una notte, ho visto sulla macchina da
scrivere che emergevano parole che restavano ferme. Tac, facevo un segno. Tac,
un’altra parola”. E aggiunge: “Gocce. Tac tac. Gocce che non scivolano via come
gocce”. ecco le lacrime che non poteva versare. Freud chiarirebbe bene cos’era la
scrittura per lei – spiega Monica Guerritore. Interessante mi dico! come scrivere
per me! cioè non scrivo perché non riesco a piangere anzi questo mi viene bene.
credo che scrivere per me, sia come liberarsi di tanti dubbi o indecisioni su
quello che penso. nel senso che scrivere mi aiuta ad esprimermi in maniera più
facile per essere capita. quando lo faccio a voce con le persone non riesco a spiegare bene
quello che sento e quello che provo. non mi vengono fuori le parole la
terminologia giusta per far capire quello che vorrei dire. mi si intrecciano le
parole e a volte dalle mille cose che vorrei dire, parlo talmente veloce che sembro
una logorroica. ed ecco che allora con le foto, con la cucina e con lo scrivere
qui sul mio blog catturo le mie emozioni e le mie sensazioni e riesco a
trasmettere quello che sento dentro nell’anima, lo faccio con calma, mi do
tempo e faccio delle pause. così mi sento libera, libera di volare, di essere
me stessa! le parole scritte su carta, sono per me come una fonte inesauribile
di energia che mi dà la carica per andare avanti in certe giornate no, in certi
momenti in cui sei giù di morale. questa mia passione riesce a colmare quel
senso di vuoto che a volte mi prende e mi fa ritornare il sorriso e la voglia
di continuare ad essere ottimista e positiva. e insieme a tutto questo, se unisco
la voglia di fare con le mani dei piccoli lavori come questi biscotti fatti con
la pasta frolla formato bustina da tè – ma solo biscotti, perché il tè vero si
beve in foglie, allora tutto rientra nella norma e mi do sicurezza e autostima!
chissà Freud cosa direbbe in merito? mah
non lo so. so soltanto che tutto ciò mi rende felice e che mi fa star bene !! scopro
e ascolto me stessa. assaporo e mi gusto cose che non sapevo di avere. ora fuori il tempo è
grigio e si sente tuonare, ma una buona tazza di tè non me la toglie nessuno. così
calda da riscaldare le mie mani e il mio cuore. mi gusto questo delizioso
biscottino immerso nel cioccolato nero, bianco e verde fatto così per
assomigliare alla bustina di tè nero, bianco e verde. Nnn credete che con
queste cose la giornata sia più apprezzabile e gioiosa?
- io li trovo deliziosi questi biscotti e
farli con il filo di cotone, l’etichetta e il foro con la cannuccia è stato un
passatempo rilassante, piacevole e divertente. provate con i vostri figli !! -
l’idea di questi biscotti a forma di bustina da tè viene
da Pétrin un blog francese molto carino :) solo che per la base io ho usato la frolla che faccio spesso per
le crostate cioè quella di casa mia.
Pasta frolla (secondo le dosi di mia
madre) 30 biscotti circa
300 gr di farina 00
150
gr di burro
125
gr di zucchero
1
tuorlo
1
uovo intero
una
grattata di limone
(in questo caso il lievito che di solito metto nelle crostate qui non ci va)
Amalgamare il burro freddo con lo zucchero nel robot,
aggiungere una grattata di limone, la farina e poi le uova. Girare fino a
formare una palla. impastare fino a ottenere un composto liscio. avvolgerla in un
foglio di pellicola e lasciare riposare in frigorifero per un’ora. nel frattempo riscaldare il forno a 180°,
prendere la frolla dal frigo e stenderla con il mattarello fino ad uno spessore di circa 5 mm. per la forma della
bustina nel blog di Pétrin si è usato un cartoncino come modello, io invece ho
preso una formina rotonda, l’ho aperta e gli ho dato la forma della bustina da
tè così ho fatto più velocemente per fare i biscotti. per il foro ho usato una cannuccia,
aspirato un po' e trattenuto il respiro per poi espirare il pezzetto di frolla, come quando a scuola nella materia di chimica si faceva
con la pipetta per prelevare piccole quantità di liquidi.
formati tutti i biscotti disporli in una teglia ricoperta con carta da forno e
refrigerali per 10/15 minuti. poi cuocere i biscotti per circa 15 a 18 minuti
fino a che non diventano dorati. lasciarli raffreddare 5 minuti, poi disporli su
una gratella e lasciare fino a completo raffreddamento. a questo punto viene il
bello! prendete il filo di cotone (quello per fare l’uncinetto o va bene anche
un semplice filo) passarlo attraverso il buco di ogni biscotto e stampare l’etichetta
e ritagliarla. fare un piccolo buco nell’etichetta con un ago e inserire il
filo, chiuderlo con un nodino. incollare l’etichetta e la bustina da tè è
pronta! ora basta sciogliere i vari cioccolati a bagnomaria, farli rapprendere
un po’ ed immergere i biscotti a metà per simulare la polvere di tè. Io ho
sciolto il cioccolato nero e quello bianco, poi quello bianco l’ho diviso in due
ciotoline e in una ho aggiunto un
cucchiaino di tè Matcha per rappresentare una bustina di tè verde, un’altra di
tè bianco e un’altra ancora di tè nero. una volta immersi nel cioccolato ho posto
i biscotti su un foglio di carta da forno e lasciati raffreddare.
vedrete che spariranno velocemente perché sono adorabili sia per gli occhi che per il palato!
mi piacciono moltissimo! belli e divertenti da prensentare. grazie per il suggerimento, sì
RispondiEliminaciao silvia!
RispondiEliminasono carine vero? si come presentazione direi che sono sorprendenti :)))
Un bacio
Creare, dar vita a qualcosa è uno dei modi per esprimere se stessi. Brava Carla, Freud potrebbe dire quello che vuole, non importa poi tanto.
RispondiEliminaquesti biscotti sono davvero troppo belli! e ti capisco quando dici che il blog è terapeutico, è lo stesso anche per me!
RispondiEliminali voglio fare anche io!
RispondiEliminaSono bellissimi e golosissimi....
Sono deliziosi, brava Carla!
RispondiEliminaSimpaticissimi!!! Un'idea da copiare subito!!!
RispondiEliminaCarissima Carla...e tu scrivi, che a noi fa tanto piacere leggerti!!!
RispondiEliminami mangerei subito tutto quel piattino che fa bene alla gola, alla vista e al cuore!
baci
simonetta
giustissimo francesca! ho sempre creato sin da piccola :) ritagliavo i fogli dei quotidiani che c'erano in casa per giocare a fare la modellista :) poi alle medie con la materia di tecnica mi sono fatta una borsa in jeans che va di moda tuttora :))) e disegnavo molto con la tempera e in terza media ho vinto pure un premio! sono arrivata terza ad un concorso della scuola...e...e poi tante altre cose anocra...creare mi rilassa ed esce fuori la parte più sensibile di me :)
RispondiEliminaFreud? mah si non importa quel che avrebbe detto anche se curiosa come sono mi piacerebbe saperlo :)
Baci mia bella ;)
La felicità vien cucinando ma ciao! il titolo del tuo blog è carinissimo ed è verò quando cucini (a chi piace chiaramente come a noi) ti senti meglio, ti mette adosso allegria e spensieratezza...anche se a volte (quando sei stanca) ti piacerbbe che ci fosse qualcuno che lo facesse per te :) ma non importa si va avanti! e per fortuna io ogni tanto vado da mia madre ;)
grazie Guglielmina :D un bacio!
ciao Terry! vedrai che se li fai rimarrano tutti con gli occhi e la bocca aperta ;)
RispondiEliminaScrivere e poi ricevere i vostri commnenti così belli mi aiutano moltissimo! voi mi incorraggiate, mi stimolate, mi aiutate ad andare avanti anche nei momenti no cara Simonetta :) ed ho incontrato virtualmente delle persone che spero tanto un giorno di conoscerle fisicamente, come ho già avuto modo di conoscere alcune/i di voi nei miei quattro anni di blog :)
quindi un grazie infinito ve lo meritate :)))
Con affetto carla!
simoooo provali e grazie anche a te che mi segui da ben quattro anni!
RispondiEliminaun baciotto grosso grosso te lo meriti tutto! :)
belli i biscotti, belle le tue considerazioni.
RispondiEliminachissà, magari ci provo anch'io...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiElimina