oggi vi parlerò del laboratorio
di gusto e analisi sensoriale delle mele che si è tenuto nell’aula consigliare
del Comune di Montedinove durante la manifestazione dei Sibillini in Rosa. erano presenti autorità
importanti come il Prefetto di Ascoli Piceno Graziella Patrizi e il Sindaco del Comune, Antodio Del Duca. Il laboratorio del gusto è stato coordinato dal Prof.
Leonardo Seghetti, dal Dott. Luca Giacomozzi (agronomo), dal tecnico dell’Assam Settimio Virgili (da poco in pensione) e dal responsabile del Presidio Slow Food (Condotta Piceno) Nelson Gentili che ci hanno fornito molte
informazioni utili e interessanti sulle mele.
è stato un momento in cui si è capito
meglio le caratteristiche della mela rosa. come dicevo nel post precedente questa mela è piccola, di forma irregolare,
leggermente schiacciata, con colori che vanno dal verde con striature rosa, al
giallo con striature rosso acceso e al verde con striature rosso vinaceo. il
suo gusto è intenso, zuccherino e croccante. si raccolgono verso settembre e si
conservano benissimo senza frigorifero fino all’arrivo della primavera. è una
varietà antica e tipica delle Marche, infatti una volta ogni famiglia aveva un
albero di mele e viene coltivata sui Monti Sibillini, tra i 450 e il 900 metri
di altitudine. purtroppo lo spopolamento delle zone agricole interne, per le
mutate condizioni socio-economiche stava determinando il rischio dell’estinzione.
era sopravvissuto solo qualche vecchissimo albero sparso, ma da qualche anno
sono tornate in coltura, grazie al lavoro della Comunità Montana dei Sibillini,
che ha reintrodotto sul territorio gli ecotipi conservati nei centri di ricerca
locali dall’Assam Regione Marche e dal 2000 è Presidio Slow Food in modo che questo patrimonio genetico non si perda nel tempo.
i produttori del Presidio sono
riuniti in una Associazione denominata "Rosa" che nasce con lo scopo di favorirne la
produzione, la raccolta, la tutela, la valorizzazione e la commercializzazione.
il Presidio ha stilato un disciplinare di produzione, che individua l’area di
produzione, garantisce la qualità dei frutti e prevede tecniche di coltivazione
ecocompatibili.
una cosa che mi ha colpito molto
è stato il fatto dell’alternanza, cioè dell’anno di “carico e di scarico” ovvero,
questi alberi di mele producono maggiormente i loro frutti solo negli anni pari,
negli anni dispari ne producono in quantità minore. quindi essendo quest’anno
un anno disparo la produzione è stata inferiore all’anno precedente. sono arrivati anche degli esperti studiosi per
capire questo fenomeno ma sembra che nessuno abbia fornito delle spiegazioni! mele
misteriose o fatate!?
ritornando all’analisi sensoriale
invece abbiamo potuto capire e scrivere su una scheda:
le sensazioni tattili quali: la
consistenza (gommosità-farinosità-spugnosità-granulosità), la croccantezza, la succosità, la
masticabilità;
le sensazioni gustative quali: la
dolcezza e l’acidità (salinità e astringenza);
l’aroma tipico della mela quale: sensazioni retro olfattive
caratteristiche della mela, tipiche del prodotto fresco. tipo erbaceo, fieno, pula di grano, legno secco,
rosa, floreale e altro.
durante il laboratorio del gusto
abbiamo ricevuto un piatto con 5 spicchi di mela appartenenti a 5 tipi di mela
diverse e un foglio su cui annotare le nostre impressioni e le nostre note
rispetto appunto ai vari tipi di mela.
se guardate il piatto dove ci
sono gli spicchi di mela e partite dallo spicchio dove è inserito lo stecchino di
legno vi posso far capire le mele proposte:
1. Golden Delicious : forma tondeggiante,
buccia colore giallo, polpa croccante e compatta, sapore dolce leggermente
acidulo, buccia sottilissima;
2. Granny Smith: buccia verde intenso e
consistente, dal sapore aspro ed erbaceo,
polpa croccante;
3. Royal Gala: buccia rosso intenso con
venature giallo chiaro, polpa soda e croccante, sapore dolce leggermente aspro,
succosità bassa e profumo floreale e un
po’ farinosa;
4. Fuji: forma tondeggiante, buccia colore
rosato, polpa croccante e succosa, sapore dolce, ricca di fruttosio;
5. Mela Rosa di Montedinove: lo spicchio
più piccolo! si ossida di più rispetto alle altre (se guardate bene lo
noterete) perché ha più flavonoidi, ha una buccia spessa, un’acidità
importante, discreta croccantezza, morbida e amabile, leggera astringenza e
aroma floreale o fieno, erbaceo o pula di grano. note che altre mele non hanno.
le mele come le banane e i kiwi sono dei frutti climaterici
cioè continuano il loro processo di maturazione anche dopo essere stati raccolti
perché hanno una grande quantità di etilene, un ormone vegetale che le porta a
maturazione e questo tempo più o meno lungo dipende anche da come respirano
perché maggiore è la velocità di respirazione, minore è la vita del vegetale
reciso. la respirazione rappresenta il metabolismo della pianta, che consuma
ossigeno per produrre energia, acqua e anidride carbonica, oltre ad altre
sostanze. la velocità di respirazione dipende da diversi fattori. i più importanti
sono la temperatura, la luce, la concentrazione di ossigeno dell'atmosfera,
l’umidità, la presenza di stress (come gli urti). la velocità di respirazione
della frutta si può rallentare agendo su questi fattori, soprattutto sulla
temperatura e sulla concentrazione di ossigeno dell'atmosfera. le mele che troviamo nei supermercati, per
continuare il loro processo di maturazione tutto l’anno vengono raccolte prima e
per conservarle l’uomo interviene abbassando la temperatura e agendo su altri
sistemi. ci perdiamo un qualcosa che ci allontana dalla natura. in più se avete visto la puntata di Report che
è andata in onda lunedì dell'altra settimana, è venuto
fuori che gran parte dei semi nel mondo appartengono a delle società
multinazionali della chimica. quindi le mele possono anche arrivare dal
trentino ma le piante non appartengono agli agricoltori. sono in affitto e
debbono rispettare un rigido disciplinare dei proprietari, quelli che le hanno
brevettate. gli agricoltori non sono padroni dei semi. è come se avessero in
prestito una pianta sul proprio terreno. è come tornare alla mezzadria e cioè
lavorare più per gli altri che per se stessi. semi con copyright!
invece la Mela Rosa di Montedinove oltre ad essere piena di
proprietà salutistiche e nutrizionale appartiene da sempre ai nonni, bisnonni e
avi dei Sibillini ed è un marchio da salvaguardare, una ricchezza del
territorio da portare avanti implementando la produzione, operando con delle
filiere in modo da aumentare la quantità da vendere e creando così nuova
occupazione!
è molto importante quindi rilanciare questi prodotti, tramandare i
saperi e i sapori antichi
questi invece sono dolci assaggiati durante la seconda degustazione
una bella e buona crostata farcita con la composta di Mela Rosa e mosto fatta dalla Signora Traini
Graziella (Presidente
dell’Associazione Produttori della Mela Rosa e proprietaria dell’Agriturismo "Il fienile") e una preziosa crostata di frolla farcita con mandorle e
cioccolato della Signora Maria di cui conserva gelosamente la ricetta. una crostata questa, caratteristica
del Periodo Natalizio ma preparata in via eccezionale per noi! e poi biscotti, ciambelle al mosto ecc...
To Be Continued !!
Non finirò mai di dire che belle foto! Eppoi ho rivisto la crostata della signora....buonissima...umilmente e a occhio vorrei provarci a farla!
RispondiEliminainfatti pure a me era venuta in mente di riprodurla :-)
Eliminabaci Carla