mi capita una o due volte al mese
di andare nella Vallesina presso il Caseificio Piandelmedico dell' AziendaTrionfi Honorati. ogni volta è sempre una sorpresa di gusti e
bontà. si perché in questo caseificio non si vendono solo formaggi freschi, semi
stagionati o stagionati tradizionalmente come: yogurt di bufala o di mucca (in
vasetti di vetro o in bottiglie) robioline vaccine e bufaline, primo sale, ricottine, caciotte con
il rosmarino, il tè verde ;-) il finocchietto, il pepe rosa, le spezie, il peperoncino e chi più ne ha
più ne metta! ma anche marmellate e confetture, mostarde,
gelatine di vino, salse e salumi (la
mortadella è una favola) farine di kamut e di cece nero,
da cui vengono prodotti pane e prodotti da forno come grissini, biscotti e
schiacciatine. poi ci sono i cosiddetti prodotti di nicchia come il Dadone blu,
la Piattella, il Bucarello e la Gessatina che sono veramente sublimi. e non finisce qui perché hanno anche una coltivazione di canapa per la realizzazione di articoli cosmetici, come creme e saponi, prodotti alimentari come birra, formaggi. ho assaggiato i grissini fatti con i semi di canapa, sono da urlo! in ultimo ma non perché non merita ma in quanto si raccoglie in questo periodo c’è questo piccolo cece nero. il cece nero è un legume tipico della Murgia Carsica (Presidio Slow Food). seminato sin dall'ottocento era consumato nelle famiglie rurali per darlo alle partorienti in quanto è ricco di proprietà nutrienti, in particolar modo del ferro (tre volte tanto la quantità presente in un cece comune) e sembra appunto che il colore scuro della buccia sia dovuto proprio alla quantità di ferro presente mentre il suo interno è di un color paglierino.
a differenza del comune cece
bianco, il cece nero si mette in a mollo per 24 ore. io l’ho cotto come di
solito faccio con il cece bianco: in un tegame, coperto con dell’acqua ho aggiunto
uno spicchio d’aglio, una carota, una costa di sedano, della cipolla e un
rametto di rosmarino. la cottura è molto più lunga perché ha una buccia
consistente. l’ho cucinato per circa tre ore a fuoco lento, cambiando l’acqua
anche due volte (tinge l´acqua di cottura di un intenso colore nero), poi una
volta cotto l’ho condito con pochissimo sale e pepe, perché è già saporito di suo e con un abbondante
giro d’olio d’oliva. Il risultato? Buonissimo e vellutato!
La prossima volta voglio provare
ad abbinarlo alle vongole per farne un sughetto J
P.S.: ogni volta che vado al Caseificio Piandelmedico mi ritrovo sempre con dei prodotti in più nella borsa della spesa rispetto a quelli che avevo messo nella lista! ti senti incantato nel vedere tutte queste delizie "mangerecce" che non puoi non farne a meno ;-)
a presto!
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