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venerdì 1 giugno 2012

My Birthday and your...

…compleanni, eventi , merende, aperitivi cena, per una pausa dal lavoro rilassante, per un dolce tè da condividere con le amiche, per riscoprire il piacere di una buona lettura accompagnata da una tazza di tè e da deliziosi dolcetti o cibi salati eccomi a vostra disposizione! ebbene si “alla venera” età dei 50 anni, cambio giostra, mi faccio un bel giro e mi lancio in questo progetto che per me è una passione, sperando che arrivino delle richieste. una è già arrivata e lo vedete dalle foto. è andata benissimo e un grazie con stima e affetto va ad A. che mi ha chiesto di organizzarle il compleanno di sua nipote, una bellissima e dolcissima bambina di due anni. ho curato le decorazioni, i dettagli con biglietti e nastri in modo che tutto fosse perfetto e coordinato. ho allestito la tavola con rose rosa ed edera, vasi e vassoi e scelto i colori dell’evento che erano: rosa, verde e marrone. poi ho cucinato tante delizie come: muffin al formaggio e semi di zucca, muffin al formaggio ed olive con semi di papavero, focaccia al rosmarino e al timo, ciambella alle pere e formaggio, madeleines al profumo di limone bio e tè matcha, cookies chocolate crinkles, muffin con gocce di cioccolato, cake al cioccolato bianco e tè matcha e la torta che purtroppo non sono riuscita a fotografare perché presa ad accendere le candeline (non so quante volte le ho accese per far felice la splendida bimba). ma ho preparato una crostata con crema pasticcera e ganache al cioccolato con la scritta degli auguri al cioccolato bianco e panna e nastro rosa a pois bianco, che girava tutto intorno alla cake e un bel fiocco davanti. il tutto appoggiato su una alzatina. per finire come dono ai bambini che hanno partecipato al compleanno un sacchettino trasparente con dentro un muffin al cioccolato con un cuoricino rosso, con etichetta annodata con un filo in tinta a righe rosa e bianco per ringraziare coloro che avevano partecipato al compleanno.
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domenica 21 marzo 2010

Assaggi di Tè

Tè Matcha
Finalmente riesco ad inserire in un unico post queste ricette che di solito preparo per delle feste o eventi. Più che assaggi sono delle piccole golosità di, da accompagnare non solo alle cinque del pomeriggio ma in un qualunque momento della giornata! Dolci preparati con le foglie di un Tè o con il Tè Matcha, tutti o quasi tutti con l'aggiunta di questo ingrediente che io trovo adorabile (evvabbè ognuno ha i suoi difetti :-)). Una tazza profumata si beve meglio con delle piccole dolcezze o con delle piccole golosità salate. Non è solo una moda del  momento, perchè sono ben due anni, cioè da quando ho aperto il Blog, tramite le letture fatte online che ho scoperto questa bevanda e se prima c'era la curiosità di apprendere il suo sapore, dato che impazzava in ogni dove, ora sono più che convinta che, ne sono innamorata :-) Questa famosa polvere dal colore verde brillante - tipico Tè verde giapponese solubile, utilizzato nella cerimonia tradizionale del Tè - e che, con solo un cucchiaino colora benissimo qualsiasi farina, zucchero o pasta frolla, sposandosi molto bene al sapore dolce essendo di gusto amaro e che si beve in una tazza  grande preparata con un grammo e mezzo di prodotto (o una punta di un cucchiaino) e aggiungendo dell'acqua calda a 65° gradi si mescola velocemente con un frustino di bambù :-) sino ad ottenere un infuso schiumoso, assume tutte le componenti salutari del Tè (vitamine, polifenoli, caffeina,minerali).
Il Tè Matcha è alleato della salute
... e poi un buon accompagnato da muffins, cookies e cake non fanno altro che aggiungere un qualsosa in più al sapore già buono del Tè. Dopo una passeggiata con le amiche, dopo un'ora di palestra o semplicemente così, solo perchè si ha voglia di prendere un Té in compagnia, preparate anche voi questi dolcetti e vedrete che la giornata sarà allietata da più sorrisi e compiacimenti!
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sabato 23 gennaio 2010

Blue potato latkes e "La Magia delle Mani"

blue potato latkes
E' vero! I latkes sono buonissimi come dice Sigrid. Direi che sono cugini dei Rösti Svizzeri fatti però senza uova e cipolla, ma veramente simili e ultimamente queste tipo di frittelle stanno spopolando anche in Tv (Prova del cuoco dell'altro giorno) chiamati "Sfizi di patate" con  il prosciutto cotto e altri ingredienti che adesso non ricordo. Comunque tutto ruota intorno a questo tubero chiamato "patata"! E poi via alla fantasia perchè ho capito che si possono fare in svariati modi.  Frittelle da friggere in padella con pochissimo olio di semi.  I Latkes sono di origine ebraica e sono preparati in particolar modo per il Giorno della Memoria sono molto diffusi nei paesi dell'Est ma anche nel Nord Europa. Abbinati alla panna acida che finalmente sono riuscita a trovare anche qui ad Ancona  sono veramente gustosi. E' la prima volta che la mangio e direi che il suo sapore è simile a quello di uno yogurt, quindi un sapore acidulo con consistenza più densa della panna normale. Si può fare anche in casa mettendo un yogurt naturale (meglio se è quello greco) insieme alla panna liquida con del succo di limone per 24 ore a temperatura ambiente per farla fermentare e poi si ripone in frigo conservandola per un paio di giorni se non ricordo male. Quella che io ho trovato e di cui nè ho fatto una scorta è di questa marca e cercherò di impiegarla anche in altre pietanze. Sinceramente mi piace anche così da sola da mangiare a colazione o a merenda. Avendo ancora qualche patata blu Vitelotte di origine francese, ho voluto provare i Latkes con questo tipo di patata  e il risultato è venuto buonissimo, anche perchè non è molto diversa dalla patata che usiamo comunemente, (quella blu è più dolce tendende leggermente al gusto della castagna ) e intingerla nella panna acida è stata una meravigliosa scoperta.

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venerdì 27 febbraio 2009

Un fior di sfoglia e di violette

Prima giornata di sole lievemente calda, primo raggio di sole luminoso che entra dalle finestre e ti spinge a guardar fuori e vedere che il giardino ha bisogno di cure e che son spuntate le prime violette. E ti accorgi di come il tempo passa velocemente, di come ci stiamo avvicinando alla primavera, di come le giornate si siano allungate, d'altronde senza inverno non ci sarebbe la primavera tanto attesa da me e da lei.
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mercoledì 31 dicembre 2008

Verso il 2009!

Il 2009 sta arrivando, è già iniziato il conto alla rovescia e stiamo tutti preparandoci a festeggiare il nuovo Anno! Chi è già partito per la montagna e chi per i paesi caldi, io invece lo festeggio semplicemente e tranquillamente nella mia casa con la mia famiglia e con i miei amici.
Quindi festa casalinga!

E dopo una miriade di dolci sfornati per Natale...ho preparato dei biscottini salati (sono i primi che faccio) molto friabili e invitanti, adatti per queste occasioni di festa! Da mangiare con un po' di olive e pomodorini secchi sott'olio fatti in casa o delle verdure grigliate, insomma degli stuzzichini molto versatili e buoni!

Biscotti salati con noci e provolone

Ingredienti:

-130 gr di farina;
-115 gr di burro;
-115 gr di Provolone stagionato grattugiato;
-una decina di gherigli di noci;
-un pizzico di pepe nero e uno di peperoncino.

Mettere la farina, il burro tagliato a pezzetti, il formaggio grattugiato e il pepe nel mixer, sino ad ottenere un composto abbastanza consistente. Aggiungere le noci e frullare sino ad ottenere un impasto soffice.

Prendere il composto e metterlo su un foglio di pellicola e lavorarlo dandogli la forma di un mattoncino.

Mettere il tutto in frigorifero per almeno un’ora, io l’ho tenuto tutta la notte. Poi con un coltello tagliare l’impasto a fettine sottili di circa 3 o 4 mm. Con un po' di impasto avanzato nè ho preparati altri a forma di cuore.

Disporre i biscotti su una teglia con un foglio di carta da forno e infornare a180° per circa 10 minuti o finchè i bordi si scuriscano leggermente.

Vi auguro tante cose da vivere, da lavorare, d'amare, da sognare, da creare, da gustare, da leggere, da scoprire, d'ammirare, da esplorare, da viaggiare, da scegliere, da fotografare, da imparare, da coccolare e da osare!


Un'esplosione di festa e mille scintille di auguri a tutti coloro che passano di qui!
Carla
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martedì 2 dicembre 2008

Medaglioni accompagnati da un libro!

Il sapore
Rue de Grenelle, la camera
"Quando prendevo possesso della tavola lo facevo da monarca. Eravamo i re, gli astri splendenti in quelle poche ore di banchetto che avrebbero deciso il loro futuro, che avrebbero segnato l'orizzonte lontano e radioso dell loro speranze di chef. Facevo il mio ingresso in sala come il console che entra nell'arena a ricevere le acclamazioni, e ordinavo che la festa avesse inizio. Chi non ha mai assaporato il profumo inebriante del potere non può immaginare l'improvvisa scarica di adrenalina che irradia il corpo da capo a piedi, che scatena l'armonia dei gesti, che cancella ogni fatica e ogni realtà contraria al vostro piacere, l'estasi della sfrenata potenza di chi ormai non deve più lottare, ma soltanto godere di ciò che ha conquistato, gustandosi all'infinito l'ebbrezza di incutere timore.
Così eravamo: regnavamo da sovrani e signori sulle più imortanti tavole di Francia, pasciuti dall'ecellenza delle pietanze, dalla nostra gloria e dal desiderio mai sopito, anzi sempre inebriante come l'odore della selvaggina per il segugio, decidere su quell'eccellenza.
Son il più grande critico gastronomico del mondo. Grazie a me quest'arte minore è assurta al rango delle disciplie più prestigiose. Il mio nome è noto a tutti, da Parigi a Rio, da Mosca a Brazzaville, da Saigon a Melbourne fino ad Acapulco. Ho creaato e demolito reputazioni, sono stato il capo supremo, consapevole e implacabile di tutti quei sontuosi banchetti; con la mia penna ho dispensato sale emiele ai quattro venti attraverso giornali, trasmissioni e dibattiti vari in cui ero invitato continuamente a dscutere di argomenti fino ad allora relegati nella nicchia dlle riviste specializzate nella saltuarietà delle rubriche settimanali. Ho trafitto alcune delle più autorevoli farfalle della cucinae le ho esposte nella mia teca per l'eternità. Ame, ame solo si develagloria e poi larovina della maison Partais, il crollo dellamaison Sangerre, lo splendore sempre più sfavillante della maison Marquet. Li ho fatti diventare quello che sono per l'eternità,proprio così, pe l'eternità.
Ho racchiuso l'eternità nella scorza delle mie parole, e domani morirò. Tra quarantotto ore morirò-o forse da sessantotto anni non faccio altro che morire, e mi degno di notarlo solo oggi. Comunque sia, il verdetto del mio medico e amcio Chabrot è giunto ieri:<<>>. Che ironia! Dopo decenni di abbuffate, di fiumi di vino e ogni tipo di alcol, dopo una vita passata tra burro, panna, salse, fritture ed eccessi ininterrotti, orchestrati con sapienza e curati con minuzia, i miei più fedeli luogotenenti, sua signoria il Fegato e il suo accolito lo Stomaco, sono in forma smagliante, mentre ad abbaandonarmi è il cuore. Muoio per un'insufficienza ardiaca. E che amarezza, poi! Dopo aver sempre rimproverato agli altri di non mettere abastanza cuore nella loro cucina e nella loro arte non avrei mai pensato che alla fine venisse a mancare proprio a me, che il cuore mi tradisse così brutalmente, con un'arroganza a malapena, tanto ha fatto in fretta a mandarmi al patibolo...
Morirò, ma questo non ha importanza. Da ieri, dopo le parole di Chabrt, solo una cosa mi interessa. Morirò, e non riesco a ricordare un sapore che mi frulla nel cuore. So che quel sapore è la verità prima e ultima di tutta la mia vita, e possiede la chiave di un cuore che da allora ho messo a tacere. So che è un sapore dell'infanzia o dell'adolescenza, una pietanza primordiale e sublime che precede qualsiasi vocazione critica, qualsiasi deisiderio e pretesa di parlare del mio piacere di mangiare.
Un sapore dimenticato, annidato nel più profondo di me stesso e che, alle soglie della morte, si manifesta come l'unica verità che in vita mia sia stata detta - o messa in pratica. Lo cerco, e non lo trovo."
Un percorso che si snoda attraverso sapori, odori, ricordi ed emozioni che hanno attraversato la vita di questo grande critico enogastronomico, un po' come la storia del Monsieur Ego di Ratatouille, rassomiglia molto la storia di questo libro, in particolar modo il finale. Infatti il sapore del cibo perduto nel tempo che non ricordava più ma che poi ritorva avendo avuto l'illuminazione...non è altro che un semplice bignè che si mangiava quando usciva da scuola!
Quindi in conclusione quel che conta non è la ricchezza, nè i vestiti costosi, nè la pasticceria raffinata ma quello che ti fa sentire vicino alla tua infanzia, ciò che mangiavi da bambino e che ti riempiva l'anima. In pratica la semplicità della vita.
Io ancora ricordo il sapore dei maccheroni al sugo che mangiavo all'asilo delle suore, quanto mi piacevano e saprei riconosceere quell'odore anche oggi!
Per chi in questi giorni non ha tempo di cucinare cibi succulenti, per chi invece ha voglia di mangiare qualcosa di appettitoso o per chi durante una lettura ha il desiderio di farsi uno spuntino veloce ma efficace o per chi ancora vuole accompagnare un aperitivo sfizioso, o per chi ha invece degli avanzi e non sa come utilizzarli, ecco pronto uno stuzzichino veloce veloce, facile da fare e con un risultato soddisfacente.

Prendete un rotolo di pasta sfoglia, un bicchiere per fare dei cerchi, della ricotta, degli spinaci e dei wusterl e voilà la ricetta è pronta!

Il ripieno potete farlo con tutti gli avanzi che vi rimangono, io ho usato appunto quelli sopra citati, li ho amalgamati e messi nei cerchi di pasta sfoglia, li ho chiusi a forma di medaglioni e con i rembi di una forchetta li ho punzecchiati.

Li ho disposti sopra una teglia ricoperta con carta da forno, spennellato con un po’ di latte e infornati a 180° per circa 20 minuti o fino a quando saranno leggermente dorati.


Un libro scorrevole e carino da regalare in questi giorni di festa!
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giovedì 27 novembre 2008

E' l'ora del tè!

Benvenuta carissima Twostella al mio Afternoon Tea Time! Lieta di invitarti nella mia modesta casa in questo freddo pomeriggio di novembre. Si il freddo è arrivato anche qui e le cime delle montagne sono innevate, l’aria frizzantina è alle porte e la brina alla mattina ricopre i prati e i fiori come piccole gocce di cristalli di sale.

Entra…vieni a riscaldare il corpo infreddolito con una dolce calda tazza di tè. Accomodati pure nel mio salone virtuale, la musica che senti è di Einaudi Ludovico (compositore e pianista) e s’intitola “I giorni” , non so se la conosci, le sue note sono dolci e melanconiche nello stesso tempo, la sua melodia ci accompagnerà come sottosfondo alla nostra conversazione, degustando dolci e salati preparati per sorseggiare un fiore di tè.
Non è da molto che è nata in me la passione per il tè, però mi ha sempre colpito e incuriosito guardare quei contenitori riempiti dalle piccole, grandi, strette e larghe foglie.
In Italia non è una tradizione come lo è invece per l’Inghilterra, la Francia, la Russia e il Giappone e altri paesi. Però ultimamente si sta divulgando anche qui da noi, come l’aggiunta del latte o limone tipica del tea time Inglese.

Da piccola e fino a pochi anni fa questa bevanda la prendevo come molti di voi hanno già scritto, in occasione dei mal di testa, mal di pancia e molto spesso a colazione in quanto il latte non lo digerisco bene e acquistavo il tè in bustine di carta del Sir Thomas Lipton o della famiglia Twining. Con molto zucchero e limone, ma come ho fatto a berlo così!

Ora da qualche anno a questa parte ho imparato a bere il tè in foglie, ho iniziato con quello verde, per poi giungere a conoscere i tè neri, bianchi e aromatizzati grazie a Fabiola grande amatrice del tè!

E ora non metto né il limone e né lo zucchero, solo acqua per sentire l’aroma allo stato puro, ma le zollette di zucchero le ho messe lo stesso per tè non sapendo come lo preferisci.

Questo è il menù che ho preparato per l'Afternoon Tea Award:
Fiore di tè Amore a Prima vista

Madeleines tradizionali

Cheese Crips al parmigiano e al Tè Ceylon Nuwara Eliya Op
Per questa occasione sono andata a perlustrare tra le credenze di mia madre cercando di trovare qualcosa di appropriato e meraviglia delle meraviglie ho trovato queste servizio di tazze di porcellana very English, pensa sono “By appointment toner the Mjesty Queen” , ottima intenditrice mia madre!

Poi ho preso una delle sue tovagliette, come ben vedi di puro cotone con dei piccoli fiori rosa bianchi e fucsia ricamati a mano e con annessi i suoi tovagliolini.

L’aria del Natale comincia a farsi sentire, i negozi come le vie dei paesi e delle città sono già allestite a festa, manca meno di un mese alla festa più attesa dell’anno, con l’attesa di mangiare cibi natalizi, l’euforia di preparare biscotti di pasta frolla e torte farcite con cioccolato e crema da portare ai parenti e con il desiderio che l’anno nuovo che verrà ci porti qualche novità!

Dubito molto su questa ultima cosa e tu che ne pensi?

Ma assaggia queste madeleines, sono quelle classiche, e sono la prima volta che le faccio e devo dire che mi sono venute bene, avevo paura che la famosa gobbetta non mi venisse e invece non sai che soddisfazione e che emozione avevo ieri quando le ho preparate! Guardavo il forno ogni secondo per vedere se si lievitavano e anche per non bruciarle perché bastano 10 minuti circa per cuocerle, non bisogna quindi mai allontanasi dal forno!

Quel tocco di scorza di limone grattugiata unita ai baccelli di vaniglia le fa diventare un dolcetto sublime, non trovi? E poi lo sai che non sono state per niente laboriose?
Come va, cominci a scaldarti un po'? Ho anche un plaid di lana molto morbida e colorata sul divano, dove ora sta seduto Fiocco il mio piccolo micio di tre mesi e ci guarda con quegli occhioni teneri, invece Whisky sta riposando sul suo cuscino fatto in casa.
Tutto tace quindi possiamo mangiare tranquillamente e appena l'infuso sarà pronto te ne verserò una tazza.
Poi ho preparato queste Cheese Crips al parmigiano e al Tè Ceylon Nuwara Eliya Op, un tè delicato, leggero e brillante dalle tipiche note di limone che si abbina molto bene con il parmigiano, prendine qualcuna, vedrai ti piacerà!

Il tè che ho versato nella teiera di vetro trasparente riempita con acqua calda a 95° è un fiore di tè che si chiama “Amore a prima vista”. Fra 5/6 minuti vedrai un bocciolo di giovani foglie di Yin Zhen bianco che sboccia lentamente e deliziosamente rivelando il segreto dell’amore: il rosso dell’ibisco, cioè la passione e il viola dei fiori di lavanda, simbolo dell’unione tra opposti.
Cantano piano
avvicinandosi con inquieta eleganza
queste ombre
insicure e ossessive.
foglioline di tè
ondeggiano silenziose
nella nebbia.
quando sarai finalmente pronta
a danzare con le ombre?
Tratto dal libro “E’ l’ora del tè” di Carla Massi

Le ore sono passate ed è calata la sera senza che ce ne siamo accorte, prese dal degustare queste delizie e del parlare dei nostri interessi; un altro giorno se ne va portandosi dietro il ricordo di questo incontro.

Devo dire che non è stato semplice preparare il tutto, un minimo di organizzazione ci vuole essendo un rito importante da svariati secoli nelle altri parti del mondo.
Una regola che vige è quella che “l’arte del tè vuole l’armonia dei Tre Poteri: “il cielo, la terra e l’uomo”.
Quindi non si può preparare un vero tè senza prima leggere qualcosa a riguardo. Bisogna stare attenti alla scelta della teiera, del tè, se possibile toccare le foglie e annusarlo nel barattolo del negoziante prima di comprarlo, bisogna controllare la temperatura dell’acqua, scegliere le tazze appropriate come pure lo zucchero e creare un’atmosfera accogliente e calda.

Conoscendo queste cose ci si accorge della differenza che c’è tra il tè in bustina e quello sfuso.

Il tè ci regala: seduzione, tranquillità, confidenze e segreti.

Ho cercato di fare del mio meglio, avvicinandomi in punta di piedi, sperando che tu, carissima ospite, ti sia sentita a tuo agio e possa aver avuto il piacere di condividere con me questi aromi, profumi, colori e sapori.
Volevo ringraziarti per avere avuto questa bella idea di riprodurre l’afternoon tea, perchè ho avuto così l’occasione di scambiare pensieri e notizie su una passione che sta crescendo sempre più dentro di me; di conoscere meglio questa pianta delicata ma nello stesso tempo forte e con poteri incredibili e magici.


Spero di averti riscaldato il cuore e l’anima.
Arrivederci nel tuo giardino di ciliegi!

Carla Manfredi

Preparazione delle Madeleines:
questa ricetta è stata presa da La ciliegina sulla torta


Ingredienti:
-100 g di zucchero;
-la scorza grattugiata di un limone;
-2 uova grandi a temperatura ambiente ;
-una bacca di vaniglia;
-80 g di farina 00;
-¾ di cucchiaino di lievito per dolci;
-1 pizzico di sale;
-90 g di burro fuso freddo.
Setacciare assieme la farina e il lievito e mettere da parte. In una ciotola capiente unire lo zucchero con le scorze grattugiate di un limone e lavorarli con le dita in modo da estrarre tutti i profumi del limone; aggiungere le uova assieme ai semi di vaniglia e un pizzico di sale, montare il tutto per almeno 2-3 minuti, fino ad ottenere una massa chiara e spumosa. Incorporare la farina con una spatola, facendo attenzione a non smontare le uova, e infine versare a filo il burro fuso e mescolare quanto basta per rendere omogeneo l’impasto. Coprire il recipiente con pellicola per alimenti e lasciare in frigorifero per almeno 3 ore o tutta la notte (vi consiglio di prepararla il giorno prima dell’evento). Versare l’impasto negli stampini di silicone a forma delle madeleines (non serve imburrarli) sino a coprirli completamente. Infornare a 180°C per circa 10 minuti o fino a quando risulteranno dorate. Sfornare le madeleines, lasciarle raffreddare 5 minuti e toglierle dagli stampi per farle raffreddare completamente su una griglia. Spolverare con un po' di zucchero a velo.
Preparazione Ceylon Tea Cheese CrispsIngredienti:
1 cucchiaio di pepe di cayenne;
300 gr di cheddar o parmigiano;
1 cucchiaio di foglie di Tè di Ceylon (Nuwara Elya OP).

Preriscaldare il forno a 180 gr. Mescolare tutti gli ingredienti insieme. Stendere su un foglio di carta da forno, piccoli circoli con un cucchiaio della circonferenza di un’albicocca. Mettere in forno e quando diventano arancio/marrone toglierli e lasciarli raffreddare prima di toccarli, altrimenti si rompono.

Ringrazio anche Fabiola di Cose di tè per avermi consigliato gli infusi del tè e spiegato molte cose interessanti.
Cose di tèLargo S. Allende 9G
60035 Jesi (AN) Italia
www.coseditè.it
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domenica 20 luglio 2008

Muffins for brunch!

Eccomi, arrivo, arrivo pure io a fare questo brunch estivo virtuale invitata da Grazia di cuoca per caso e Cocò di sale e pepe quanto basta.

Il brunch come penso che voi tutti sapete nasce dall'unione di breakfast (colazione) e lunch (pranzo) infatti è di origine americana, quindi diciamo che è una via di mezzo tra colazione e pranzo; un pasto da consumare in tarda mattinata o nelle prime ore del pomeriggio. Ideale per chi durante il fine settimana, e non solo fa tardi la sera e quindi la prima colazione del mattino si unisce al pranzo del mezzogiorno. E' diventata un abitudine anche qui da noi in Italia tante è vero che molti locali di ristorazione lo propongono, passando dal salato al dolce, dal caffè al tè, dai succhi di frutta al vino e ancora yogurt, biscotti, verdure, pasta ecc.

Ingredienti pe 6 muffins

-300 gr di farina;

-80 gr di ricotta (io ho usato quella di mucca);

-30 gr di pecorino;

-2 uova;

-80 gr di prosciutto cotto a dadini;

-1 dl di latte;

-120 gr di burro;

-15 gr di lievito;

-semi di papavero q.b.;

-sale e pepe q.b.

Lasciare ammorbidire il burro e una volta sciolto metterlo in una ciotola aggiungendo la farina setacciata, il lievito e il latte. Mescolare il composto molto lentamente, aggiungere poi le uova sbattute, la ricotta, una presa di sale, un po' di pepe nero e mescolare. Aggiungere poi il prosciutto a dadini e mescolare ancora. Riempire i pirottini dei muffins con il composto preparato spolverizzandoli con i semi di papavero e infornare per circa 20/25 minuti in forno a 180°.
Potete sosistuire il prosciutto cotto con pancetta affumicata, wurstel, prosciutto crudo, salame e qualsiasi altra delizia.


Buon Brunch a tutti voi!
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mercoledì 18 giugno 2008

Tortini al pomodoro, mozzarella e rosmarino

Da mangiare con gli azzurri davanti alla TV!

Con questa ricetta partecipo all'iniziativa di Dolcezza che trovo molto simpatica :) Con gli Azzurri Davanti alla Tv. In pratica si tratta di partecipare ad una cena virtuale adatta per mangiare insieme a chi volete voi mentre gioca l' I T A L I A !!!!!

EVVAI!!! Ieri abbiamo sconfitto i Francesi, era ora! e speriamo bene con La Spagna!

Questa ricetta l'ho vista su Sale & Pepe di giugno e l'ho trovata adatta per queste serate calcistiche, molto facile da fare e gustosa per il palato e poi il pomodoro, la mozzarella e il rosmarino ci rappresentano al 100% !!!

Le dosi della ricetta le ho un po' modificate.

Ingredienti per 8 pirottini:
  • 300 gr di farina
  • 25 gr di lievito di birra
  • 8 pomodorini
  • 1 mozzarella
  • un po' di rosmarino
  • un po' di orgigano
  • 1/2 cucchiano di zucchero
  • olio evo
  • sale
Sciogliere il lievito in un dl di acqua tiepida e mettere un cucchiaino di zucchero per facilitare la lievitazione e lasciare riposare per 15 minuti. Con la farina formare una fontana dove mettere mezzo cucchiaino di sale e poi versare al centro il lievito sciolto e impastare fino ad ottenere una pasta elastica, se volete aggiungere dell'acqua tiepida se è necessario. Incidere la pasta con un coltello e fare una croce e ungere con un po'd'olio evo, coprirla con un canovaccio e lasciare riposare per un'oretta. Nel frattempo lavare i pomodori, tagiarli a metà e condirli con sale e origano e tagliare la mozzarella a dadini. Prendere la pasta e lavorarla per pochi secondi, dividerla in 8 porzioni, stenderla ognuno con il palmo della mano e mettere al centro una metà del pomodoro, un pezzzetto di mozzarella e un'altra metà dell'altro pezzetto di pomodoro; richiudere e metterla in un pirottino di carta. Ungere con un filo d'olio evo e lasciare lievitare per altri 20 minuti. Mettere sopra il rosmarino tritato e infornare a 200° per 20 o 30 minuti cioè fino a che non saranno gonfi e dorati. Si possono servire tiepidi o freddi, sono sempre buoni.

FORZA AZZURRI SIAMO TUTTI CON VOI!!!

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lunedì 21 aprile 2008

Quiche lorraine all'agretto!


Buongiorno a tutti! e buon inizio settimana anche se il tempo quest'anno fa molti capricci; ieri una domenica con un sole e una temperatura sui 25 gradi e oggi nuvoloso e forse precipitazioni! Ma che rottura.....
Comunque ora riesco a postare una ricetta, dopo i vari colloqui dei miei due figli e le gite scolastiche (quindi preparare biscotti, voulevant ecc...) posso ora scrivere e mettere quache foto sul mio blog! Meno male!
Oggi vi parlo delle quiche lorraine, che sono da noi chiamate pizze rustiche e si possono fare in mille modi...si possono farcire:
  • con lo speck, il radicchio e il gorgonzola;
  • con il salame e zucchine;
  • prosciutto cotto e mozzarella;
  • con lo stracchino, noci e rucola;
insomma avete capito chi più nè ha più nè metta....io l'altro giorno l'ho fatta con gli agretti (o roscani) e zucchine e vi mostro le foto....

Per preparare le quiche lorraine basta che prendete:
  • una pasta sfoglia;
  • 200 ml di panna da cucina;
  • 4 uova;
  • due zucchine;
  • 1/2 mazzetto di verdura agretti (o roscani);
  • un pizzico di sale e pepe;
  • uno spicco d'aglio:
  • un cucchiaio di parmigiano grattato;
  • un cucchiaio di olio d'oliva extravergine.
Pulire e lavare bene gli agretti, hanno molta terra alle radici, poi mettere gli agretti a bollire per circa 10 minuti; nel frettempo tagliare le zucchine a pezzettini e farle rosolare per circa 5/10 minuti in una padella con un po' d'olio di oliva, uno spicco d'aglio e un pizzico di sale e pepe. Sbattere le uova, poi mettere un cucchiaio di parmigiano grattato e la panna da cucina nel composto e continuare ad amalgamare il tutto; una volta cotti gli agretti e le zucchine mettere le verdure nel composto. Mettere il tutto su una teglia da forno rotonda, rivestita con carta da forno e infornare per 45 minuti a 180°.
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mercoledì 16 aprile 2008

Primo Premio!

Oggi è un garnde giorno perchè mi è stato assegnato

Il MIO
PRIMO PREMIO!

"EXCELLENT BLOG AWARD"


Mamma mia che onore! e l’ho ricevuto dalla splendida e solare morettina, una ragazza che mette la sua passione nel fare dolci e altre prelibatezze, con la seguente motivazione: perché amo la sua creatività e la sua semplicità nella cucina!
Ma grazie morettina! E' stato davvero un bel regalo! ma lo sai che giorni fa vedendo tutti questi premi che girano nella blogsfera, mi chiedevo “e se un domani vincessi pure io un premio? Che farei? Cosa scriverei? ”
Beh questo: sono felice e contenta del premio che mi è stato dato, anche perché sono circa una ventina di giorni che ho aperto il mio blog e proprio non me l’aspettavo! E sono super contenta perché mi è stato dato da una ragazza che anche lei ha aperto il suo blog quasi contemporaneamente al mio, quindi siamo due neoblogger (e l’avrei donato anch’io a
te! ) e poi non mi sarei mai aspettata di conoscere tanta gente con cui condividere le mie passioni. Quindi ringrazio tutti quelli che mi leggono e che mi scrivono, anche quelli che si affacciano alla finestra del mio blog solo per un istante e vi mando un grosso abbraccio sperando di migliorare sempre di più su tutto.
In merito a questo premio vorrei fare un rinfresco virtuale, vi posto delle foto di alcuni antipastini che io chiamo "Nidi di primavera" e li faccio quando c'è una
F E S T A ! ! !

Per preparare questa ricetta basta che prendiate un pacco di pane per tramezzini, un etto di prosciutto cotto, un ceppo d'insalata scarola indivia, un po' di burrro fatto ammorbire o della maionese, un po' di wusterl e salsa alle olive bianche o nere come preferite!

Prendere un panetto e spalmare il burro o la maionese, poi mettere la salsa alle olive, una foglia d'insalata, una fetta di prosciutto cotto e se volete anche dei wusterl tagliati a fettine. Avvolgere bene il panetto nella carta d'alluminio. Finito di farcire e chiudere tutti i panetti, metterli nel frigorifero.
P.S. Sarebbe meglio farli la sera per poi servirli il giorno dopo.Ed ora dopo i festeggiamenti e i ringraziamenti, arriva la parte più difficile, quella di dare questo premio ad altri 5 food blogger sperando che non l'abbiano già ricevuto!
QUINDI THE WINNERS ARE:
Ely, perchè sa dare consigli affettuosi ed è sempre carina con tutti;Simo, perchè è una pasticciona brava e simpatica;Lo, perché nel suo pollaio ci sono sempre delle notizie interessanti da leggere e poi perché ha una personalità profonda;Brii, per le sue ricette light e per la sua creatività;
Elisabetta
,
perché mette sempre un tocco femminile e romantico nelle sue foto.

Un saluto a tutti gli altri FOOD BLOGGER che sono comunque interessantisssssiiiimi e belli!
Bye Carla
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