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giovedì 1 febbraio 2018

letteratura, musica e cucina numero due !



Ed eccoci alla seconda cena letteraria (che si è svolta nel mese di novembre dell’anno passato) con menù culinario abbinato come sempre al tema che si è parlato durante la serata. Questa volta come protagonista delle letture è stato il viaggio. Il viaggio non solo fisico, inteso come vacanza, lavoro o missione ma anche come espressione di ricerca interiore e desiderio. Un viaggio che ripercorre non solo le strade del mondo ma anche quelle emotive e sentimentali. Per il menù culinario, dopo vari pensamenti mi sono ispirata alle pietanze che si portano durante il viaggio.  


Una volta fatti i bagagli e pronti per partire Voi cosa vi portate?

 
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sabato 28 dicembre 2013

un insalata di carciofi, mela rosa dei Monti Sibillini e arance :-)

siete usciti integri dal Natale? nel senso avete smaltito le abbuffate della vigilia, delle cene e dei pranzi fatti con i parenti, amici o colleghi di lavoro? no perché io non sono più abituata a mangiare così tanto! e mangiare una quantità spropositata di dolci! ne usciamo malconce direi. quindi rilassiamoci e prendiamoci un po' di tempo per rimetterci in forma prima di brindare al nuovo anno che è dietro l'angolo! ecco allora che, preparare in questi giorni, delle belle insalate colorate e piene di sapori diventa piacevole e meno stressante :)
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mercoledì 20 febbraio 2013

Finocchi allo zafferano!

qualche giorno fa, direi circa una decina di giorni fa se non sbaglio, su FB si parlava e si discuteva tra noi donne appassionate di food di questo ortaggio, che alcuni adorano (come me) mentre altri diciamo che non ne sono innamorati pazzi ;-). sta di fatto però che alla maggior parte delle persone piace per la sua freschezza e leggerezza. nella mia cucina si mangiano spesso crudi con o senza pinzimonio oppure cotti al vapore con patate, carote o altre verdure fresche che ci sono durante la stagione. un bel giro di olio e.v.o sopra e vai con un contorno salutare. un'altra ricetta di finocchi che preparo invece in occasione di feste viene direttamente dalla cucina di mia mamma ed è questa qui, molto stuzziccante e appetitosa a cui io aggiungo un tocco arancione di polvere d'arancia! poi Sabrine ha proposto questa vellutata di finocchi con le pere che presto farò e che direi fantastica solo a vedere le foto. già assaporo il suo gusto! oggi, invece voglio condividere con voi questa versione con l'aggiunta dello zafferano! mi piace molto questa spezia così preziosa e buona! e trovo la sua pianta di una eleganza assoluta! dolci petali viola con all'interno dei pistilli dal colore rosso rubino che al contatto con l'acqua si traforma nel colore del giallo! una fashion/pianta/trasformista :-) 
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martedì 24 luglio 2012

i colori delle bietole !


quando il tempo fuori è grigio e non solo fuori, io ho bisogno di colore, di positività e di energia per ricaricarmi e tirare fuori i colori dell’anima che in questo momento sono solo sfumature di grigio appunto! ho bisogno di andare oltre. al di là delle siepe, delle nuvole e del malumori. sabato scorso giocando in anticipo sulle previsione delle condizioni meteo che annunciavano arrivi di temporali e abbassamento delle temperature, mi sono recata all’orto per raccoglie queste biete colorate. un bel cesto di coste che vanno dal rosso intenso all’arancione, dal fucsia al rosa per poi arrivare al giallo.
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martedì 24 aprile 2012

...di papaveri, calendule e borragine

...domenica mattina qualche raggio di sole è comparso tra le nuvole.sparse nel cielo ed io ho approfittato per raccogliere all’Orto Antico dei fiori da portare alla merenda cena. ho raccolto calendule e borragine a volontà. tra le erbe del campo si vedeva qualche macchia di papavero rosso che ondeggiava a ritmo del vento e chiazze di colore arancione invece fluttuavano da un'altra parte del campo attirando la mia attenzione. mi sono avvicinata e mi sono accorta che erano papaveri arancioni! che sorpresa è stata per me! molti li conoscono quasi esclusivamente rossi, ma i papaveri sono anche di altri colori come il rosa, il giallo, il bianco e il nero. sulla Terra vivono, infatti, almeno 70 specie diverse e i loro petali coprono quasi per intero i colori dell’arcobaleno - fatta eccezione per l’azzurro. le varietà di questa razza hanno fiori dai petali impalpabili, con sfumature di colore tra le più delicate e iridescenti esistenti in natura. con colori invertiti, ossia con le macchie alla base dei petali e gli stami chiari invece che neri rispetto a quelli rossi. sono stata talmente colpita dalla bellezza leggiadra di questo fiore che voglio deliziarvi con le immagini del cosidetto “papavero californiano”. e poi fiori come le calendule e la borragine hanno riempito il mio cestino di vimini per colorare e guarnire una bella insalata...
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martedì 27 marzo 2012

Andar per erbe spontanee o di campo!

Sarà l’aria primaverile, sarà il cambio dell’ora, sarà che poi la vita non va mai per il verso giusto che mi accorgo solo ora che son qui a scrivere dopo circa un mesetto dall’ultimo post! aspettavo con trepidazione e felicità queste giornate tiepide e assolate per fare delle belle camminate e respirare aria buona tra le colline e il mare ma la pigrizia mi assale. Ho giusto fatto l’altra settimana una bella raccolta di erbe spontanee cioè quelle che la natura è pronta ad offrire senza bisogno di coltivarle dato che marzo è il mese giusto per trovarle e raccoglierle. così io con mia madre siamo andate nella campagna vicino all’orto. ho imparato finalmente dopo tanto tempo che lo desideravo a riconoscere queste erbe ed anche ad apprezzarle. armate di cestino, coltellini e pazienza siamo andate alla raccolta  di queste erbe commestibili. ora posso dire che almeno tre o quattro le so riconoscere: le famose poppole  o papavero, le sprane quelle che hanno sulla foglia delle setole e dei spini quindi aspre al tatto, la lattuga selvatica e il crespino o crespigne quelle che hanno le foglie appunto pungenti ma sono più dolci rispetto alle altre. poi ce ne sono tante altre come le cime di rapa o il dente del leone ecc ma in altre zone della campagna e della regione. e fra un mesetto in altre zone come sulle colline ci saranno gli asparagi. abbiamo passato una giornata rilassante, all’aria aperta, condivisa con mia madre che mentre ci chinavamo a raccoglierle, mi raccontava di quando a casa sua se ne mangiavano moltissime e fatte in mille modi. io ho voluto seguire la tradizione contadina marchigiana, cioè saltate in padella con olio, aglio e rosmarino e mangiarle come contorno ma con altre ho farcito una pasta sfoglia aggiungendo lo speck e il gorgonzola dolce per dargli un sapore più appettitoso. con altre erbe ancora e aggiungendo dei pomorini rossi ho preparato un altro buon contorno sempre marchigiano :)
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lunedì 28 novembre 2011

Topinambur arraganati o reanati!

Topinambur topinambur ma cosa sarà mai questo tubero che dalle nostre parti è poco conosciuto? E non è nemmeno facile a trovarlo? Ma quest’anno all’Orto Antico ce ne sono moltissimi. Quindi topinambur a volontà! E’ anche chiamato tartufo di canna, patata selvatica o del Canada. La sua pianta assomiglia a quella del girasole solo è più piccola e dà i suoi frutti verso settembre/ottobre ma anche a novembre dato che nel nostro orto li ho raccolti l’altra settimana J Il bello è che quando sradichi questo arbusto rimani sorpresa per i tuberi che contiene sotto terra! E se scavi sotto ancora sotto ne trovi altri. La sua forma è particolare come vedete, tutta bitorzoluta con molte piccole sporgenze, la buccia è striata e di colore rosa fucsia, l’interno invece è bianchissimo! Certo che per pulirli è stata una bella impresa! La terra era ovunque e quella nascosta nelle fessure strettissime era difficile da togliere ma con una spugnetta piano piano ce l’ho fatta!
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martedì 26 luglio 2011

I friggitelli al forno nelle mini cocotte Staub


L’idea di questa ricetta mi è venuta guardando la rubrica “Eat Parade” che ogni venerdì alle 13.45 viene trasmessa all’interno del tg2 e che è per me un appuntamento fisso della giornata (se sono a casa chiaramente) vi consiglio di non perderla assolutamente se siete amanti del mangiare sano e con tutte le info e i consigli che ci dà diventa molto interessante. Una rubrica che ci fa conoscere i prodotti (molti sono Presidio Slow food) del nostro territorio con l’abbinamento di ottimi vini. In più si parla di: sagre, eventi, fiere, manifestazioni enogastronomiche in giro per la nostra bella Penisola, gite fuori porta per il WE e piatti della cucina regionale e in ultimo prima dei titoli di coda ci dà consigli gustosi da leggere e da bere. Poche settimane fa mentre seguivo questa rubrica lo chef Maurizio Bianchini ha presentato una ricetta con i frigittelli e un'altra con i peperoni “normali” e mi ero ripromessa di farla appena avessi trovato questi deliziosi peperoni dal sapore dolce.
I friggitelli li conoscete benissimo no? Sono quei peperoni dolci con la forma allungata di colore verde o rosso. Sono buonissimi già farli semplicemente fritti ma in questa versione si crea un piatto appetitoso e godibile. Ecco a voi la ricetta da me rivisitata ;-)
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giovedì 30 giugno 2011

Il fricchiò anconetano nella Cocotte Staub!


Lo conoscete questo piatto antico di verdure? E’ una ricetta contadina tipica delle mie parti e il suo nome è il “Fricchiò” ma so che in altre città d’Italia si conosce come il frecandò nel maceratese, la cianfrotta a Roma, la caponata in Sicilia, il ciambotto nell'Abruzzo e l’Iman Bavildi nella versione turca e…e.. chissà ancora quanti nomi avrà e quante versioni ci saranno non solo qui in Italia ma anche nel resto del mondo. Forse una simile ratatouille francese? Anche se questa è accompagnata da una salsa di peperoni. Ma Paese che vai nomi diversi che trovi! Una preparazione che poi ognuno a seconda delle tradizioni o no mette o toglie un po’ di quello che ha nell’orto o che trova sul mercato. Diciamo comunque che questo del cibo (come credo che lo sia anche per la musica) è un punto d’incontro con le varie culture che si percorrono lungo il mediterraneo o perché no al di là dell’oceano! Questa è la mia versione anconetana che mia nonna cucinava per mio nonno e che poi mangiavamo tutti in famiglia perché è appetitosa e stuzzicante!...son pomodorini, zucchine, melanzane, peperoni che si mettono in una cocotte con cipolla e pomodoro Ops! che si mettevano una volta in padella ora nella cocotte Staub!
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lunedì 4 aprile 2011

Dolce ritorno e sospiri...

Patate americane fritte
Buongiorno e ben ritrovati a tutti!
Dopo aver tirato un grosso sospiro di sollievo, in quanto mio padre di giorno in girono sta migliorando, voglio ringraziare tutti coloro che mi hanno confortato! Non solo quelli che commentano il mio blog ma anche tutti coloro che ci conoscono e che sono stati vicini a noi della famiglia. Ogni giorno che passa ci sono dei miglioramenti ed ora speriamo che tutto proceda nel verso giusto! Incrocio le dita! Il vostro sostegno fatto di testimonianze e parole affettuose mi ha rincuorato e commosso.
Vi devo dire GRAZIE! Siete delle persone sensibili e meravigliose.
Quindi giriamo pagina! Anche la primavera è arrivata, anzi diciamo l’estate perché qui ci sono temperature molte alte per la stagione, ma va bene così!
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domenica 21 novembre 2010

Zucca alla griglia!

Zucca grigliata
E come vi avevo promesso nell’ultimo post eccovi un’altra ricettina con la zucca. Dopo la versione agrodolce e dolce, vi presento ora la versione salata. Nel senso di zucca grigliata abbinata con degli ingredienti croccantosi per darle quel giusto tocco di amabilità. Avevo pensato all’inizio ad una pasticciata di zucca con delle patate blu al forno, guarnita con del provola affumicato, un po’ di prezzemolo e dell’aglio, del buon olio evo e via dritta dritta nel forno. Ma a cottura ultimata la cosa non è stata un granchè di buono, cioè era mangiabile ma niente di speciale e allora ho pensato di farla alla griglia con l’accostamento di ingredienti appettibili. In effetti si grigliano un po’ tutte le verdure perché non provare con la zucca? E così ho fatto! Una ricetta questa che a ben vedere non è proprio una ricetta in quanto è facilissima da fare e super veloce. Ma il risultato? Sorprendente!
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giovedì 4 novembre 2010

Voglia di zucca!

Zucca in agrodolce
È tempo di zucca! Eh che voglia di mangiarla! Seminata in primavera, maturata in agosto, la zucca ha iniziato ad animare le nostre tavole già dal mese di ottobre, festeggiando l’arrivo dell’autunno. Questa cucurbita, dalle forme e colori iù variegate porta una pennellata di colore in cucina, il che non guasta J. In più ha moltissime proprietà nutrizionali (ricca di vitamina A e di minerali come il potassio, calcio e fosforo, di fibre ed e' povera di calorie) ma questo credo che lo sappiate già e non si butta via niente! È tutta commestibile. Ma sapete quante zucche ci sono nel mondo? Vi faccio un elenco di quelle che ho trovato su di un libricino? Inizio? Andiamo: Zucca a Fungo, Zucca a Pera Bicolore, Zucca a Tromboncino o d’Albenga, Zucca Atlantic Giant, Zucca Berrettina Piacentina, Zucca Big Max, Zucca Black Futsu, Zucca Blu, Zucca Blue Ballet, Zucca Butternut, Zucca Chioggia, Zucca Cochiti Pueblo, Zucca Connecticut Fleld, Zucca Del Siam, Zucca Delica, Zucca Dolce del Berry, Zucca Gialla grossa di Parigi, Zucca Hokkaido Red Cury,  Zucca Jack O’Lantern, Zucca jack Be Little, Zucca Lady Godiva, Zucca Moscata di Provenza, Zucca Panasco Cheese, Zucca Piena di Napoli, Zucca Pink Banana Giumbo, Zucca Rotonda di Nizza, Zucca serpente di Sicilia, Zucca Spaghetti Vegetali, Zucca Turbante, Zucca Tradizionale Reggiana e Mantovana, Zucca Tri Star, Zucca Whangaparoa Crown e …e basta, ce ne sarebbero ancora altre da elencare…ma  procedo con la ricetta che questa volta è in veste un po’ insolita almeno per me.
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domenica 7 marzo 2010

Vellutata Atto Secondo e l'arte nel piatto!

Vellutata di cavolo cappuccio rosso
Ecco cosa nè ho fatto dell'altra metà del cavolo cappuccio rosso. Un'altra vellutata morbida come il velluto dal colore viola intenso. Così conquistiamo sia il palato che la vista. Anche l'occhio vuole la sua parte no? Il procedimento è sempre questo solo che ho cambiato alcuni ingredienti. Al posto della zucca ho messo il mezzo cavolo cappuccio rosso e invece del sedano rapa questa volta ho messo quattro patate. Il tutto accompagnato da qualche cialda al cuor di formaggio grattuggiato, fatto scaldare in padella e delle cime di rapa lessate, che in questo periodo se ne trovano in abbondanza. Guarnite il tutto con un filo di olio e.v.o. e il pranzo è pronto. Leggero ma nutriente :-)
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mercoledì 24 febbraio 2010

Vellutata di zucca e insalata di cavolo cappuccio rosso...

collage


























Una sera tra amici (a casa di Paola) e scoprire questa vellutata di zucca dal colore intenso e profumato, accompagnata da pezzetti di pane tostato ai sette cereali e altre cosucce tutte rigorosamente fatte da Lei. E allora perchè non incominciare una sana alimentazione (dopo tutto il fritto di Carnevale e altri dolciumi vari) con questa delicata e colorata vellutata di zucca? Un salva dieta che non ti fa rimpiangere la pasta perchè è esaltata dalle spezie che ognuno di noi può aggiungere all'occorrenza e salutare in quanto contiene molte proprietà nutrizionali benefiche. In più queste vellutate mi ricordano le vacanze fatte in Austria dove è un rito mangiarle in tutte le varietà di ortaggi possibili.
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sabato 23 gennaio 2010

Blue potato latkes e "La Magia delle Mani"

blue potato latkes
E' vero! I latkes sono buonissimi come dice Sigrid. Direi che sono cugini dei Rösti Svizzeri fatti però senza uova e cipolla, ma veramente simili e ultimamente queste tipo di frittelle stanno spopolando anche in Tv (Prova del cuoco dell'altro giorno) chiamati "Sfizi di patate" con  il prosciutto cotto e altri ingredienti che adesso non ricordo. Comunque tutto ruota intorno a questo tubero chiamato "patata"! E poi via alla fantasia perchè ho capito che si possono fare in svariati modi.  Frittelle da friggere in padella con pochissimo olio di semi.  I Latkes sono di origine ebraica e sono preparati in particolar modo per il Giorno della Memoria sono molto diffusi nei paesi dell'Est ma anche nel Nord Europa. Abbinati alla panna acida che finalmente sono riuscita a trovare anche qui ad Ancona  sono veramente gustosi. E' la prima volta che la mangio e direi che il suo sapore è simile a quello di uno yogurt, quindi un sapore acidulo con consistenza più densa della panna normale. Si può fare anche in casa mettendo un yogurt naturale (meglio se è quello greco) insieme alla panna liquida con del succo di limone per 24 ore a temperatura ambiente per farla fermentare e poi si ripone in frigo conservandola per un paio di giorni se non ricordo male. Quella che io ho trovato e di cui nè ho fatto una scorta è di questa marca e cercherò di impiegarla anche in altre pietanze. Sinceramente mi piace anche così da sola da mangiare a colazione o a merenda. Avendo ancora qualche patata blu Vitelotte di origine francese, ho voluto provare i Latkes con questo tipo di patata  e il risultato è venuto buonissimo, anche perchè non è molto diversa dalla patata che usiamo comunemente, (quella blu è più dolce tendende leggermente al gusto della castagna ) e intingerla nella panna acida è stata una meravigliosa scoperta.

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domenica 1 novembre 2009

Zucca fritta con lo zenzero!

Quenelle di zucca
Siamo in piena stagione di zucche e in clima di carnevale d'autunno dato che ieri sera era la festa di Halloween! Le case sono invase da queste Cucurbitacee dalle varie forme, colori e dimensioni. Un Week End da brivido! :-) Fatto sta, che oggigiorno questa festa importata dall'America e a sua volta arrivata dalla tradizone irlandese ha invaso da molti anni ogni città e paesino della nostra Italia con feste e spettacoli vari di musica, teatro e laboratori per tutti! E allora ho preparato questa ricetta profumatissima a base di zucca gialla. Una ricetta che mi è giunta dallo chef a domicilio Clara Zani di Mantova conosciuta al Festival delle Passioni questa estate e da allora siamo rimaste in contatto! e così ogni tanto mi invia delle ricette tra cui questa.
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martedì 9 giugno 2009

Le melanzane ripiene alla pugliese!


Avete presente i contadini che si trovano lungo i bordi delle strade, con il loro bancone pieno di cassette della frutta e verdura e un ombrellone per ripararsi dal sole? Ecco si proprio loro e dalle mie parti per fortuna ancora esistono perché il giorno che non ci saranno più non saprei dove acquistare della buona frutta e verdura di stagione. Ma buona veramente, che sa dei sapori di una volta. Ieri ho preso da uno di questi buon uomi, delle melanzane viola, oltre a pesche e albicocche e altro...e ho fatto delle melanzane ripiene al forno. Una ricetta della cucina tradizionale pugliese che mia mamma mangiava spesso da giovane nel suo paese natio, in quel di S. Severo (FG) ed essendo un piatto gustoso e pieno di sostanza si mangiava questo e basta. Un secondo piatto che può diventare un piatto unico, facile da preparare e con ingredienti tutti da crudo! Niente fritture!
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martedì 21 aprile 2009

La focaccia di Federico Torri nella Locanda Locatelli

Da quando Sigrid ha postato questa focaccia non sono riuscita mai a fotografarla, nel senso che da quando ho provato a farla nella mia cucina non ho mai e dico mai - sino a qualche giorno fà - avuto la possibilità di fare delle foto per metterle nel mio blog! e sapete perchè? Perchè finisce in un battibaleno :) Ho dovuto farne una in più (senza che i miei figli se ne accorgessero) perchè altrimenti mi avrebbereo linciato! Ed ecco allora che condivido con voi questa super e semplice focaccia. Approvo in pieno e in toto quello già detto da Sigrid "una semplicità assurda" nel farla e aggiungo : gustosa, morbida e croccante allo stesso tempo, e se la coprite con del rosmarino tagliuzzato a pezzettini diventerà pure profumatissima. Mio marito la preferisce alla pizza fatta in casa perchè la digerisce meglio {sarà la farina manitoba? Mah?} e farcita con le erbe di campo e le patate diventa un piatto unico!
Questa ricetta del cavoletto rientra nella lista delle ricette della mia famiglia che si devono fare assolutamente almeno una volta alla settimana! Quindi sapete già che dalla mia cucina si sforna ogni settimana e non sto scherzando {sono testimoni i miei vicini di casa in quanto apprezzano molto :-D} i cookies crinkle al cioccolato e la focaccia Locatelli. Riporto qui la ricetta quasi testualmente del cavoletto:
per l’impasto
250 ge di farina manitoba
250 ge di farina 00
15 gr di lievito di birra fresco
225 gr di acqua a 20°C
2 cucchiai d'olio d’oliva extravergine
10 gr di sale

per la salamoia
65 gr di acqua a 20°
65 gr d' olio d’oliva extravergine
25 gr disale

...per il sale io mi sono regolata così: un cucchiaio nell'impasto e uno nella salamoia...

Mescolare tutti gli ingredienti della salamoia con una forchetta fino a ottenere un liquido cremoso e omogeneo, di un colore verdolino. In una ciotola capiente, mescolare le farine e il sale, versare al centro l’olio e il lievito sciolto nell’acqua, mescolare bene il tutto con un cucchiaio, poi ungere la superficie dell’impasto (senza averlo impastato) con poco olio e lasciar riposare, coprendo la ciotola con un panno, per 10 minuti. Coprire una teglia con della caarta da forno e ungerla con dell'olio evo, riversarci l’impasto che rimane molto soffice, ungere di nuovo leggermente la superficie e lasciar riposare per 10 minuti (io ho provato anche a farla lieviatre di più, per circa 30 minuti e il risultato è ottimo!). Poi stendere l'impasto usando il mattarello, partendo dal centro, una volta verso il basso e una volta (sempre partendo dal centro) verso l’alto, senza premere troppo, delicatamente in modo da non rompere le bolle d’aria che si stanno formando all’interno. Lasciar riposare per altri 30 minuti. A questo punto, con la punta delle dita, formare tanti bucchetti sulla superficie dell’impasto, rimescolare la salamoia e versarla tutta sulla focaccia, riempiendo tutti i buchetti formati prima. Lasciar riposare di nuovo per 30 minuti. Infornare il tutto a forno già caldo a 220° C lasciando cuocere per 25-30 minuti o sino a che la focaccia non sia dorata. Aggiungere del rosmarino, delle olive, dei pomodorini rossi o qualsiasi altro ingrediente che più vi piace!
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giovedì 10 luglio 2008

Pastella di verdure

alle erbe aromatiche

E' estate oramai e in questo periodo le fritture vanno molto, in particolar modo quelle con le verdure. Di solito io la pastella la faccio con l'uovo, la farina e l'acqua gasata fredda, ma qualche giorno fà ho voluto fare questa pastella con sola farina, acqua gasata molto fredda e un cubetto di ghiaccio con l'aggiunta del timo tritato e della menta spezzettata messe separatamente in due ciotole di vetro e riposte poi in frigorifero per almeno un'oretta.

Certo voi potete utilizzare le erbe aromatiche che più vi piacciono per aromatizzare a piacimento sia la pastella che olii e aceti. Mia madre mi ha detto che questo tipo di pastella, ai suoi tempi si usava molto in quanto le uova venivano usate per fare la pasta perchè non ne avevano molte, quindi questi erano i piatti poveri di una volta che invece ora stanno ritornando di moda!

Ho preso tutte le erbe aromatiche che ho nel giardino di casa dal rosmarino alla salvia, dal basilico verde e rosso al prezzemolo riccio, si si riccio l'avete mai visto? E' quello della foto sotto, l'ho comprato alla COOP, e poi i fiori di zucca, i peperoni dolci, le zucchine e le melanzane, queste sempre alla COOP. E il risultato è quello che vedete nelle foto, un mixed di colori verdi e di profumi inebrianti, in particolar modo il basilico e il rosmarino! Avete mai mangiato il rosmarino fritto con pastella alla menta? Beh provatelo perchè sembra di mangiare una gomma americana alla menta, profumo rinfrescante e la pastella fatta in questo modo è molto più leggera e croccante e più digeribile.

Ingredienti:

foglie di salvia
rametti di rosmarino
foglie di basilico verde e rosso
fiori di zucca
zucchine
melanzane
peperoni dolci
rametti prezzemolo riccio
200 gr di farina bianca, qualche fogliolina di timo fresco e qualche fogliolina di menta fresca
acqua minerale gasata molto fredda
olio da frittura
un pizzico di sale

Per la quantità delle foglie ho preso dalle 6/8 foglioline e idem per i rametti.

Per la preparazione:

Prendete le foglie della salvia, del basilico, i rametti del rosmarino, del prezzemolo riccio e lavateli ed asciugateli con cura. Poi prendete i fiori di zucca togliendo all'interno il picciolo e il gambo, lavateli ed asciugateli con delicatezza. Prendete i peperoni dolci, togliete i semi, lavateli e poi asciugateli.

A parte preparare in una ciotola di vetro, una pastella stemperando l'acqua in 100 gr di farina, aggiungere un pizzico di sale e il timo triturato. In un'altra ciotola di vetro mettere gli alri 100 ge di farina, aggiungere sempre un pizzico di sale e la menta triturata.

Mescolare fino a che le pastelle diventano morbide e fluide. Lasciare riposare in frigo per almeno un'oretta. Scaldare l'olio in una padella da frittura e passate a vostro piacimento alcun foglie delle erbe aromatiche nella pastella al timo e le altre nella pastella alla menta, poi raccoglietele con un cucchiaio e friggetele.

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giovedì 5 giugno 2008

V come verdura

Verdure in agrodolce!

Finalmente SOLE! Oggi sole! e sembra che finalmente il tempo ci dia un po'di tregua, almeno qui nelle Marche! Certo i fiori e le piante in questo momento son tutto un fiorire ma basta, vogliamo andare al mare! E allora vi metto una ricetta semplice-semplice, veloce-veloce e facile da preparare, indicata per chi ha poco tempo da cucinare.

Vi occorre un peperone rosso, un peperone giallo, due zucchine. Lavare le verdure e tagliarle a fettine, nel frattempo mettete una pentola con dell'acqua senza sale a bollire. Quando l'acqua bolle versare le verdure nella pentola e toglierle quando l'acqua ricomincia a bollire, quindi diciamo che le verdure devono essere appena scottate. Metterle poi in acqua fredda per qualche secondo. Prendere una padella e mettere uno scalogno con due cucchiai di olio evo, far rosolare lo scalogno e versare le verdure, salare e pepare, mettere due cucchiai di zucchero e due di aceto. Cucinare per 5 o 10 minuti, far evaporare e aggiungere delle olive nere "le taggiasche" se le avete, altrimenti qualsiasi altro tipo di oliva.
Risultato: un contorno appettitoso, croccante, gustoso, estivo, ricco di vitamina C. e con dei colori vivaci che mettono di buon uomore :)
Certo non tutti amano questo ortaggio per la sua scarsa digeribilità però va detto che il notevole contenuto di acqua e il basso apporto calorico rende il peperone un alimento indicato nelle diete.

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